Agnone (IS). Locanda Mammì, la cucina molisana di Stefania Di Pasquo
di Franco D’Amico
Nell’Alto Molise, terra di gente antica che comunica con la montagna da sempre, pastori ancestrali che sin dai Sanniti percorrevano i tratturi delle Terre d’Abruzzo fino alle Puglie, qui poco fuori la strada che da Agnone si dirige verso Capracotta nasce Locanda Mammì, un luogo incantato, dove un’aquila Reale volteggia sopra il Colle Marino e porta in alto i profumi e i sapori molisani. Ecco, il coraggio di una giovane chef come Stefania De Pasquo che accoglie nel salotto buono della propria Locanda i girovaghi del piacere e non solo.
Sguardo fiero, Stefania è una giovane che ama il suo territorio, sembra che tutto sia iniziato per caso ma non è andata proprio così. Tanti sacrifici che si possono racchiudere tutti nel coraggio e nella tenacia profusi per realizzare il suo sogno, in poco meno di 5 anni molte tappe importanti raggiunte, così l’idea dopo la laurea in Economia e Management nel 2006 di realizzare un B&B nello splendido casale di famiglia del ‘700 a Colle Marino, grazie all’aiuto del papà che ho conosciuto nell’occasione, e siamo a circa 3 km da Agnone, la sua terra di origine, che altro desiderare. Il colpo di fulmine definitivo arriva nel 2012, ricevuti i finanziamenti necessari e avviati i lavori di restauro conclusivi, nasce l’ipotesi di abbinare anche la ristorazione alla Locanda, oltre alle camere, con il salto di qualità avvenuto con la partecipazione alla scuola di formazione presso Casadonna Reale di Niko Romito, in Castel Di Sangro, lo chef di alto livello segnalato con tre stelle sulla Guida Michelin e riconosciuto in tutto il mondo. La primavera del 2013 segna quindi l’inizio dell’attività di Locanda Mammì, con tanto entusiasmo, per comunicare emozioni attraverso la cucina tradizionale del territorio con pietanze eccelse e materie prime di alta qualità.
Ad Agnone, quindi, non solo campane dell’antica fonderia Marinelli, ma anche la possibilità di scoprire luoghi storici e di cultura importanti del territorio. Nell’area circostante si notano innanzitutto panorami naturali mozzafiato e località per gli appassionati di montagna tutte da scoprire, nonché apprezzare i correlati prodotti della grande tradizione casearia provenienti dalla pastorizia e da allevamenti rurali ad alta quota di bovini e suini.
L’insieme di materie prime dell’orto e degli alberi da frutto a vista, nonché la raccolta degli elementi stagionali presenti in quei luoghi montani, quali erbe, ed ora funghi e tartufi d’autunno, le paste realizzate in cucina insieme al pane servito ai tavoli tratto da farine e semola locali, è quanto di meglio viene proposto nelle pietanze di casa Mammì, una Locanda accogliente e tranquilla ai 900 metri di altitudine, con possibilità di camere in formula B&B di qualità al piano superiore, arredata con stile sobrio ma allo stesso tempo fine, facendo largo uso di legno e pietra che donano un calore particolare agli ambienti.
Si viene accolti nella sala, unica ma suddivisa da un inserto centrale che “nasconde” in parte due corrispondenti tavoli singoli. Sono stato colpito particolarmente dall’angolo camino, con un bel salotto di fianco dove è possibile sedersi per consumare le vivande, in un’atmosfera accogliente, tra arredi di qualità riconducibili allo stile francese d’antan.
La chef Stefania Di Pasquo è sempre presente in tutte le fasi, si distingue tra il contatto con gli ospiti e la preparazione in sala, per poi recarsi in cucina ed approntare quanto richiesto ai tavoli dai commensali, unitamente al suo staff tutto al femminile, che collabora con molta attenzione tra i fornelli e nel locale. Denoto inoltre che il servizio è accorto, sia nella descrizione delle vivande da parte delle collaboratrici che nella celerità di esecuzione, tempi permettendo nella preparazione dei variegati piatti di pregevole fattura, consegnati poi ai tavoli con premura anche dalla chef di casa che coordina il tutto personalmente, l’attesa poi è ripagata.
Le attività svolte nel tempo dalla Locanda Mammì sono state oggetto di attenzione da parte di alcune tra le più importanti personalità e guide del settore gastronomico, come la presenza anche per il 2016 nella Guida di Identità Golose – format di Paolo Marchi, come unica realtà segnalata per il Molise, poi il Gambero Rosso, Eataly l’Expo a Milano su imput di Niko Romito per rappresentare la cucina dell’Abruzzo-Molise e la partecipazione a vari programmi televisivi per la RAI.
Nel menù, che spazia utilizzando le migliori produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane ed estere, in particolare Molise e Abruzzo, con splendide carni ovino/caprine, qui si ritrova lo spirito e l’estro creativo di Stefania, con rivisitazioni di alcuni piatti inseriti nel contesto territoriale ma senza stravolgimenti, equilibrati nell’insieme dei componenti. Tra gli antipasti il tagliere particolare con formaggi e salumi del territorio ed incursione di alcuni presidi Slow Food tra cui il Pecorino di Farindola.
L’ingresso con l’accoglienza è speciale, brindisi di spumante brut della Cantina Bellussi sita nell’areale di Conegliano in Veneto, patria del Prosecco, ma con un blend Grand Cuvee vitigni glera, chardonnay e altri, collegato ad una “Pallotta cacio e uova” su fondo di pomodoro, tipicità areale di pregevole fattura assemblata con formaggi di alta qualità (pecorini e caciocavalli stagionati), poi la grande attenzione nei primi piatti tra cui fettucce con zenzero e parmigiano, gnocchi con caciocavallo, menta e limone, seconde pietanze con la cicoria a contorno elaborata in giusta maniera, abbinata sia al suino con riduzione di Tintilia che al baccalà, ed altro ancora.
Nel calice Feudo Antico, una realtà in terra d’Abruzzo nel comune di Tollo (CH), un’areale di forte interesse vitivinicolo sin dai tempi dell’antica Roma, con la DOP Tullum per questa etichetta “Tullum Pecorino” annata 2015 a fermentazione spontanea, segnalata anche su Slow Wine, che ha ben rappresentato con la tipicità del vitigno il suo territorio e la corrispondenza degli abbinamenti proposti dalla chef nelle varie degustazioni.
Nel complesso la Locanda Mammì e la cucina espressa da Stefania Di Pasquo è stata di eccellente livello, ambienti adeguati con eleganza, piatti realizzati con cura e sincerità degli elementi, ben amalgamati tra di loro, totale sincronia dello staff per accontentare una sala gremita nel pranzo di domenica, altro che trippe scotte decantate sui social di locali gestiti con improvvisazione e costi esagerati, il reset nel senso è d’obbligo, laddove solo il mangiare a quantità è diventato oramai l’obiettivo primario, ma l’arte culinaria e l’accoglienza egregia di Locanda Mammì e di altre realtà analoghe che rappresentano la buona tavola è ben altra cosa, qui le stelle stanno in cucina, con merito.
Il plauso ad un rapporto ottimo tra qualità e costi, per un menù variegato siamo dai circa 35 euro in su comprensivi di un buon calice e del benvenuto iniziale, poi con le etichette diverse e pietanze aggiuntive si incrementa la spesa. Sicuramente da approfondire anche con il discorso B&B nel prossimo autunno/inverno.
Locanda Mammì di Stefania Di Pasquo
B&B Colle Marino – C.da Castelnuovo n.86 Agnone (IS)
Tel. 0865 77379 – 320 0716023
Chiusura il lunedì.
www.locandamammi.it – Facebook Locanda Mammì
Un commento
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sempre siano benvenute queste belle notizie dal Molise :)