Aglianico del Vulture Basilicata Superiore docg 2012 – Azienda Agricola Ofanto Tenuta I Gelsi
di Enrico Malgi
Non si può negare che la recente istituzione della Docg che ha interessato la produzione dell’Aglianico del Vulture Superiore e Riserva abbia dato un’ulteriore spinta a tutto il comprensorio vulturino. Le basi furono gettate già all’indomani della riconosciuta Doc nel 1971 e nel corso di tutti questi anni i produttori dei quindici comuni ricadenti nel territorio implicato hanno sempre sperato di essere promossi. Il vino è sicuramente di grande qualità e le aziende che lo producono sono tutte impegnate in un’operazione di forte rilancio e di promozione. I risultati alla fine sono stati molto lusinghieri e danno ragione a chi ha sempre creduto in questa operazione.
Anche l’Azienda Agricola Ofanto – Tenuta I Gelsi è tra quelle che si sono avvalse delle nuove disposizioni. Si tratta di una piccola e giovane azienda che ha visto la luce nel 2003 per volere delle famiglie Potito e Buglione, ma che in pochi anni è riuscita ad affermarsi come una delle migliori. Siamo a 400 metri di altezza nella frazione Monticchio Bagni di Rionero in Vulture nella Valle dell’Ofanto, sul versante nord che si affaccia sulle adiacenti colline dell’Irpinia, proprio al confine con i comuni di Calitri e di Aquilonia.
In passato avevo già degustato due diverse annate dell’Aglianico aziendale, questa volta ho avuto l’occasione di assaggiare il millesimo 2012 denominato Aglianico del Vulture Superiore Docg. Vendemmia effettuata a fine ottobre. Quindici i giorni di macerazione. Maturazione in botti di rovere di Slavonia di cinquanta ettolitri per due anni ed uguale periodo di elevazione in bottiglia. Il tasso alcolico arriva a quattordici gradi. In enoteca la bottiglia si vende intorno ai 15,00. Un vero regalo.
Brillante colore rubino carico, con lampi purpurei ai bordi. Note di more e di ribes, di prugna, di amarena, di violetta, di mallo di noce, di aneto, di pepe nero, di chiodi di garofano, di menta, di cioccolato, di liquirizia, di tabacco e di mentolo. Tostatura, fumè. Al palato frutto maturo e materico; struttura affidabile; tannini morbidi, superbi e masticabili; lunghezza gustativa fitta e carnosa. Il rovere è ben calibrato. Equilibrio palatale voluminoso, ma anche gentile, morbido, minerale, asciutto, sulfureo, croccante ed acido. Rigore finale accattivante e persistente. Sulla classica cucina terragna lucana, in modo particolare capretto al forno, pecorino di Filiano e canestrato di Moliterno.
Sede a Rionero in Vulture (Pz) – Contrada Paduli – Fraz. Monticchio Bagni.
Tel. 0972 080289 – Fax 0972 080288
[email protected] – www.tenulaigelsi.com
Enologo: Giuseppe Caviola
Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte: 60.000
Vitigni: aglianico, malvasia e moscato
Aglianico del Vulture Basilicata Superiore docg 2012 – Azienda Agricola Ofanto Tenuta I Gelsi
2 Commenti
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Praticamente un vino che ama il gioco duro!Grazie non lo conoscevo .A buon rendere FM
Nel Vulture si fanno grandi vini. A parte i soliti noti, ci sono piccole aziende artigianali che stanno emergendo.