Aglianico 2007 Irpinia doc Cantina del Barone
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Di recente ho visitato la piccolissima azienda Cantina del Barone, dove con semplicità austera il giovane enologo Luigi Sarno si occupa dei pochi ettari di famiglia, dai 2 ha allevati a fiano si ricavano due ottime espressioni di questo vitigno, un vino base ed il cru Particella 929, dal mezzo ettaro allevato ad aglianico si ottiene un Irpinia Aglianico.
I vigneti sono posti proprio davanti alla casa di famiglia , sotto la quale c'è la vecchia cantina utilizzata negli anni addietro per fare il vino da consumare in proprio, come è di uso nella stragrande maggioranza delle famiglie irpine, dove il legame con la viticoltura è viscerale.
Luigi è anche enologo della Cantina dell'Angelo ed in totale sintonia con il produttore Angelo Muto produce un ottimo greco di Tufo che sta facendo parlare molto di se tra gli appassionati di vini autentici e di grande personalità. Questo giovane enologo vive il proprio ruolo con grande modestia, è abituato a lavorare sodo ed a perseguire l'obiettivo con determinazione. Ama profondamente il lavoro tra i vigneti dai quali riesce a ricavare vini che sanno esprimere con sincerità il territorio, puntando ad un'alta qualità delle uve ed a basse rese.
Questo aglianico dell'Irpinia 2007 sa mantenere con frugale piacevolezza le caratteristiche austere ed un po' rustiche di questo vitigno, che dà il meglio di se solo con il lungo trascorrere del tempo. E' un vino che può essere utilizzato soprattutto nell'uso quotidiano con piatti di carne rosse come manzo, maiale, ottimo con l'agnello, ma anche e soprattutto con i tagli poveri, i 5/4 che oggi poco si utilizzano in famiglia, ma che fa molto tendenza andare a mangiare in buone trattorie legate alla cucina tradizionale.
Ha un colore rosso rubino intenso, ma mantiene una certa trasparenza, ha bisogno di una buona ossigenazione nel bicchiere per poter godere dei suoi profumi che esordiscono con note speziate di pepe verde, sottili i sentori balsamici e mediterranei, il frutto è croccante e polposo su note di mora e ciliegia. In bocca è austero, come ci si aspetta da un aglianico, è snello, ma deciso nella carica tannica, compatta e non invadente, ha buona freschezza. Ottimo con un piatti previsti per la Pasqua, specie con i secondi dove è tradizionalmente protagonista la carne di agnello od il capretto, ma anche con il soffritto o con i mugliatielli al sugo o alla brace, deliziosi involtini di interiora di agnello. Musicalmente lo abbino ad un brano senza tempo, estremamente semplice, pilastro della storia della musica italiana, proprio come un vino di questo tipo: Mi ritorni in mente di Lucio Battisti.
Questa scheda è di Marina Alaimo
Cantina del Barone via Nocelleto 21 Cesinali AV. Tel. 0825 666751 www.cantinadelbarone.it [email protected]
4 Commenti
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Che belle persone Angelo e Luigi e i loro vini sono sinceri e legati al territorio. Mi ritorni in mente mi piace proprio perchè i vini evocano i ricordi delle terre irpine da cui provengono. Brava.
Che bello, il tuo stile di scrittura, Marina! Sempre misurata, eppure colpisci nel segno!
Il vino come la musica evoca ricordi…ottimo abbinamento …brava, ambasciatrice di bacco!!!!
Marina sorprende i suoi lettori tutte le volte che scrive, è capace di racchiudere in poche righe una vita fatta di passioni e sacrifici . Non è da tutti! Amo il grande Lucio, per cui l’abbinamento è impeccabile. Che dire… Grazie infinite!!!