Addio a Lucio Tasca, ambasciatore della Sicilia del vino nel mondo
di Adele Elisabetta Granieri
È morto a 82 anni il conte Lucio Tasca D’Almerita, fondatore dell’omonima azienda siciliana produttrice dei celebri vini esportati in tutto il mondo.
Nato nel 1940 a Palermo, dopo il liceo in Svizzera, a Losanna, si è laureato in Economia e commercio nell’ateneo della sua città. Un innovatore, un vero e proprio esteta, un precursore. Fu lui a intuire il potenziale delle uve straniere e a portare sul mercato il primo cabernet sauvignon e il primo chardonnay siciliano, ad utilizzare barriques di rovere francese per l’invecchiamento, presse soffici per la vinificazione, potatura corta. Fu tra i primi in Sicilia a credere nelle potenzialità del territorio per la produzione di eccellenze, tra i primi a puntare sull’enoturismo. E sulla base di queste convinzioni fu pioniere della diffusione del vino siciliano ovunque, ambasciatore del vino siciliano nel mondo. Alla tenuta madre, Regaleali – acquisita nel 1830 dai due fratelli Tasca, nell’antica Contea di Sclafani – negli anni si sono aggiunte Capofaro, a Salina, nell’arcipelago delle Eolie; Tascante sull’Etna; la storica tenuta Whitaker nell’antica isola Mozia; e Sallier de La Tour, a Monreale.
Le nostre più sentite condoglianze ai figli Giuseppe, Franca, Alberto e Alessandra.