A “Vino Vip al Forte” Vermentino sulla cresta dell’onda
di Monica Bianciardi
Nel parco di Villa Bertelli a Forte dei Marmi si è svolta la seconda edizione di VinoVip al Forte. Molte le aziende vinicole italiane coinvolte con degustazioni ed incontri nei vari momenti della manifestazione. Particolarmente apprezzata la conferenza stampa sul “fenomeno Vermentino” a cui ha fatto seguito un walk-around tasting con alcuni tra i migliori Vermentino d’Italia nella giornata di lunedì. Il meeting è stato moderato dal giornalista e critico enogastronomico Aldo Fiordelli. Un argomento attuale ed in piena crescita considerando i numeri di vendita del Vermentino che negli ultimi anni ha visto incrementare in modo esponenziale le vendite. Iniziata con escursione storica sulle origini del Vermentino raccontata con maestria da Attilio Scienza, la conferenza ha poi proseguito tracciando un ritratto della varietà considerando vari aspetti altrettanto interessanti e più tecnici descritti all’agronomo Luigi Bavaresco, da Yuri Zambon di Vcr (Vivai Cooperativi Rauscedo) e dell’enologa Graziana Grassini che ne ha illustrato anche le potenzialità evolutive.
Un report storico partito da lontano il Vermentino ha prima viaggiato per mezza Europa risalendo dalla Spagna ed espandendosi in Francia, Ungheria attraversando un’area geografica molto vasta prima di approdare ed insediarsi sulle coste della Corsica nel 1888 e finendo in un secondo momento sulle coste liguri. Un’indagine genetica a 360 gradi che ha permesso di individuare zone e territori diversi in cui adattandosi al territorio ha finito per sviluppare caratteristiche uniche a seconda delle zone in cui cresce. Pigato, Furmint, Favorita,sono alcuni dei nomi con il quale è conosciuto il Vermentino; uva ricca di polifenoli e molecole aromatiche che contribuiscono alla sua conservazione anche per lunghi periodi, ulteriori sviluppi sono dati dal diverso modo di gestione in vigna i risultati differenti sono accentuati a seconda dei metodi di coltivazione vinificazione e affinamento. Attualmente in Italia ci sono 8250 ettari coltivati a Vermentino di cui la Sardegna detiene il primato per estensione. Un percorso che ha messo in risalto le peculiarità ed un’ attitudine gastronomica che ne ha decretato il successo, con una conseguente espansione sui mercati nazionali ed internazionali.
VinoVip al Forte è stata organizzata da Civiltà del bere dall’editore e direttore della rivista Alessandro Torcoli, con la collaborazione del PR Gianni Mercatali.
Walk around tasting notes
Vinificazione solo acciaio con frequenti bâtonnage, il bouquet ha succo di lime, salvia, resina, menta, lo svolgimento di palato è teso e fresco, finale asciutto con scia sapida.
Cobalto Val delle Rose 2020 Vermentino Maremma Toscana DOC
50% fermentato in legno, il 34% in anfora ed il 16% in acciaio. legno. Intensi richiami marini di sale ed erbe aromatiche, salvia, rosmarino, citronella, macchia mediterranea, ha ingresso morbido rimandi speziati, fumè e finale sapido.
Tenute Gregu Rías Vermentino di Gallura Superiore 2022 DOCG
Vermentino di Gallura coltivato ai piedi del Monte Limbara, vinificato in contenitori d’acciaio a temperatura controllata. Paglierino brillante con riflessi verdognoli, ha profumi intensi tropicali con albicocca, lime, pesca gialla, ginestra e molte erbe mediterranee. Saporito e incalzante ha accattivanti pieghe di morbidezza spinte da buona freschezza, sapido e persistente.
Surrau Sciala Vermentino di Gallura 2022 Superiore DOCG
Selezione di uve dei vigneti aziendali più vocati. Dopo un breve contatto delle bucce con il mosto, la fermentazione alcolica avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata intorno ai 16-18°C, dove evolverà per alcuni mesi a contatto con le bucce. Giallo paglierino ha profumi freschi di mandarino e limone che si intrecciano a di note iodate con mandorle, menta e macchia mediterranea. Agrumato ed elegante il palato ha freschezza e tensione con morbide volute di succo, lungamente persistente.
Spèra Siddura Vermentino di Gallura DOCG 2021
Fermentazione solo acciaio proviene da vigneti posizionati in una zona fresca e ventilata. Brillante paglierino ha intensità di colore e profumi con note di mandorla fresca e agrume giallo, salvia, resina di pino. Palato ricco, energizzato da acidità e sale, nel finale ha richiami freschi di menta.