A Sperlonga, degustazioni slow alla Ricciola Saracena


Irene Chinappi

di Franco D’Amico

E’ Sperlonga  la perla indiscutibile della costiera di Ulisse, Citta Slow per eccellenza,  che ospita nel suo centro storico un locale improntato ai piccoli assaggi di piacere, la Ricciola Saracena propone aperitivi speciali “bocconi e calici” preparati con materie prime d’eccellenza provenienti dalla piccola produzione artigianale di qualità, questa la filosofia giusta nel posto giusto, con Irene e Roberta Chinappi.

La Ricciola Saracena, la cucina, lo spazio esterno e il menu

L’APERITIVO NELLA RIVIERA DI ULISSE

La Ricciola Saracena ha una forte identità locale, anche il nome non è stato scelto a caso, dedicato ad uno dei prodotti che rappresentano al meglio Sperlonga, il pesce, in questo caso la ricciola, uno dei più prelibati del mare pontino, cui è stato affiancato un evento storico che ha segnato il borgo nel 1508,  lo sbarco dei corsari saraceni, come riporta la storia narrata in un dipinto murale a poche decine di metri dal locale. Le incursioni barbaresche sono ancora oggi ricordate dal nome della Valle dei Corsari, presso la Grotta di Tiberio.

Associata Slow Food, con apertura solo dal venerdì alla domenica sera, è una location vetusta quanto originale, situata al termine del vicoletto che dalla piazzetta va giù dritto verso Torre Truglia, nell’edificio più antico del borgo, con vista mare, anticamente usato come cantina, poi negli anni ’70 il locale iniziò ad animarsi con feste private, divenendo negli anni ‘80 e ’90 cocktail bar, un punto fermo nella provincia di Latina. Soffitte a volta, arredi in stile blu marina e le tipiche pareti bianco calce ci riportano ai colori tipici sperlongani, ai riflessi del mare e alle barche dei pescatori, un abbinamento ideale con i favolosi panorami che si scorgono dai vicoletti, guardando giù la costa, poi il tramonto lato Circeo bellissimo anche a stagione conclusa, ebbene anche quello è un capitolo romantico a parte da tenere conto visitando di sera il borgo.

La Ricciola Saracena, l’interno

Ritrovarsi quindi accolti da Irene, impegnata in sala, e Roberta nella cucina con i propri collaboratori, per degustare le loro proposte gastronomiche, dalle 18.30 alle 22.30,  create per accompagnare speciali aperitivi, con selezioni diverse per andare incontro ai gusti e alla curiosità di tutti. L’aperitivo “calici e bocconi” è una vera e propria degustazione e, in fin dei conti, quasi una cena. Dopo le 22.30, tuttavia, è possibile fermarsi anche solo per un cocktail o un bicchiere di vino proveniente dalle cantine del territorio pontino e limitrofo.

IL TERRITORIO PONTINO TRA CALICI E BOCCONI

Un credo in slow quello delle sorelle Chinappi, che utilizziamo materie provenienti per la maggior parte dalle aziende dell’area pontina e alcune zone limitrofe, prodotti genuini e del mare nostrum caratterizzati dalla vicinanza dei produttori alla cittadina, donando così alle tipicità quella identità territoriale che serve ai giorni nostri, al fine di sostenere fortemente l’economia locale, mangiar bene a chilometri niente, per cui le degustazioni proprio in ragione della loro  freschezza e reperibilità dei prodotti non sempre immediata, possono variare giornalmente, venendo adeguatamente aggiornate sulla pagina Facebook, visualizzando la lavagnetta delle disponibilità.

La Ricciola Saracena. Da sinistra in senso orario: pappardelle di seppia al pesto di rucola e mandorle, insalata di polpo e patate – polpettine di alici alla sperlongana su cous cous, panzanella al tonno dell’arcipelago pontino, ciambelline di magro al Moscato di Terracina doc

Nelle pietanze, curate egregiamente, si possono trovare ricerche della terra e del mare, dal presidio Slow Food  della marzolina, all’olio extra vergine Colline Pontine DOP, al tonno sott’olio pescato e prodotto sull’isola di Ponza, agli ortaggi dell’agro pontino, ai pomodori di Sperlonga, alle alici, il pesce azzurro tipico del nostro mare, al prosciutto di Fondi stagionato a Bassiano, alla salsiccia tipica di Monte San Biagio, alle lenticchie di Ventotene fino alle cantine biologiche di Marco Carpineti, quelle terracinesi di Sant’Andrea, una delle mie preferite con il Moscato di Terracina, e le migliori selezioni di Casale del Giglio, per dirne alcune.

La Ricciola Saracena, il Grechetto dell’azienda biologica Giangirolami e il Moscato di Terracina brut della Cantina Sant’Andrea

TIBERIA LA BIRRA CHE HA SPOSATO IL MARE

Da queste parti  di certo mette d’accordo tutti quanti, un connubio dalle terre pontine sino all’alto reatino, luogo di produzione, è la birra Tiberia del birrificio artigianale Alta Quota,  unita al sedano bianco di Sperlonga, un prodotto IGP, dal gusto fresco, croccante e dal cuore dolce. Alti sapori in fermento quindi, il sedano bianco di Sperlonga, difeso da un rigoroso disciplinare ministeriale che lo inserisce tra i prodotti di Indicazione Geografica Tipica del Lazio, si sposa con le sorgenti di alta quota e diventa birra. Perfetta come aperitivo è anche un’ottima e versatile birra da pasto e trova la sua ideale vitalità con i crudi di pesce, i formaggi freschi, la mozzarella di bufala ed i piatti della tradizione della cucina di mare italiana. Il colore di Tiberia è biondo ambrato, con sfumature verdi, le stesse del sedano. In bocca risulta fresca, gradevole, moderatamente aromatica. Un vero piacere.

Abbinamento con birra Tiberia al sedano igp di Sperlonga

Al riguardo, sabato 7 dicembre 2013, alla Ricciola Saracena il primo evento di presentazione a Sperlonga della birra al sedano bianco Igp Alta Quota Tiberia nel cuore del borgo marinaro eletto tra i più belli d’Italia.

Veduta notturna di Sperlonga