A cena con gli chef | Pepe
di Fracesca Faratro
In un’aria di particolare felicità e voglia di ripartenza, presso la storica pasticceria dei fratelli Pepe di Sant’Egidio del Monte Albino si è svolto il 2 di maggio “A cena con gli chef”, un evento che ha visto alternarsi ai fornelli diversi professionisti per un unico scopo: la solidarietà. Insieme, hanno dato vita ad una successione di portate dove ognuno ha messo in gioco il suo cavallo di battaglia componendo un menu vario e studiato, capace di accompagnare i vini della cantina Tenuta Cavalier Pepe.
L’intero ricavato ottenuto verrà devoluto per l’istituzione di una borsa di studio del corso di pasticceria della Scuola di Alta Formazione “In Cibum”.
E fra gioia e spensieratezza, gli chef che hanno condiviso fornelli e sorrisi, hanno portato in tavola l’eccellenza, promuovendo il territorio ed i suoi prodotti tipici sempre più conosciuti ed utilizzati.
Insieme a Prisco e Giuseppe Pepe, quest’ultimo fresco di nomina come Mastro presso l’ANPI si sono succeduti Antonio Fusco con “Del Pino” di Cercola, Lino Scarallo di “Palazzo Petrucci” di Napoli, Pasquale Torrente con “Al Convento” di Cetara e Peppe Aversa con “Il Buco” di Sorrento.
La proposta alla mescita è stata completamente curata dalla giovane produttrice Milena Pepe della cantina Tenuta Cavalier Pepe, la bella ed ormai affermata realtà di Sant’Angelo all’Esca.
Madrina della serata, affezionata alla famiglia Pepe ormai da anni, la bellissima conduttrice televisiva Veronica Maya.
Ad inaugurare la serata è la bollicina “Oro” che si sposa con la pizza fritta, questa completamente dedicata ai Monti Lattari e proposta da Antonio Fusco. Servita con ricotta di fuscella, pomodorino corbarino in acqua di sale di Sapori di Corbara è ultimata da scaglie di pecorino di grotta.
Trionfa poi il mare con il guanciale di seppia con piselli, cipollotto e limone dello chef Nino Scarallo. Accenni di primavera, di stagionalità, sentori di salsedine e leggerezza accentuata da una piacevole nota di acidità e freschezza dell’agrume.
La panura che ricopre le carni del pesce è pepata e realizzata con aromi che rendono piacevole e quasi inusuale il morso.
Su questo piatto viene servito “Bianco di Bellona”, il Coda di Volpe della cantina Tenuta Cavalier Pepe, capace di diventare da tutto pasto alle portate che da qui seguiranno.
Si continua con le candele spezzate di Pasquale Torrente e non possono che esser condite con la genovese di tonno.
Ricordi di Cetara e di quell’area partenopea che la pasta ama esaltarla con il condimento a lunga cottura e che vede il pesce sostituirsi alla carne, facendolo con eleganza e delicatezza.
Il trancio di spigola è di Peppe Aversa, servito con una variazione di asparagi che accompagna con raffinatezza ed esalta la perfetta cottura delle carni.
Si conclude in dolcezza con “Ritorno al passato”, il dolce al cucchiaio realizzato dai fratelli Prisco e Giuseppe Peppe.
È un tripudio di consistenze, di sapori, di sensazioni, una proposta che va scoperta cucchiaio dopo cucchiaio, morso dopo morso.
Sul fondo del piatto un goloso crumble al cioccolato bianco sul quale si adagia un disco di pan di spagna con una sottilissima crema, insieme danno vita alla morbidezza del piatto. A coprire le preparazioni, quasi volendola celare e lasciare l’effetto sorpresa, un disco di croccante alle mandorle con una crema delicatissima posta su un lato e contornata da sfere di limoncello pronte a caratterizzare il piatto, dandogli non solo una nota alcolica ed agrumata ma anche pulendo il palato e concludere così, dolcemente, l’intera cena.
Foto di F.Faratro e A.Gallo
Un commento
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Banalmente potremmo dire:a tutto PEPE.PS Cominciamo però a memorizzare:alla riapertura dopo un ben riuscito restyling non più Al convento ma Casa Torrente.Diamo a Pasquale ciò che è di Pasquale FM