A cena sotto un cielo di limoni, da Paolino a Capri
di Tonia Credendino e Ornella Buzzone
“I wonder how I wonder why, Yesterday you told me ‘bout the blue blue sky …And all that I can see is just another lemon-tree”.
Chi non ha canticchiato almeno per una volta questa simpatica canzone dei Fool’s Garden, noi alla vista del Lemon trees di Paolino non siamo riuscite a trattenerci.
Abbiamo anche scoperto che per rafforzare la loro identità nel mondo, hanno registrato due marchi, sia “da Paolino” che “Lemon Trees”, il ristorante dove i limoni non sono solo un ingrediente ma un’esperienza.
Succede spesso che all’estero, quando si menziona il fatto di essere italiani, ci si senta dire frasi come: “Oh Italy! Pizza, pasta, Capri!”, questo luogo infatti costituisce uno dei simboli dell’italianità per eccellenza.
La buona notizia è che Capri non deluderà mai le aspettative, e noi vi portiamo nel ristorante più famoso dell’isola di Capri, da Paolino, uno dei nomi più conosciuti dagli habitué dell’isola perché qui si mangia bene e si cena in un giardino di limoni dall’atmosfera incantata!
Il ristorante è gestito da Lino, figlio dal capostipite Paolino De Martino, insieme alle nipoti Arianna e Michela, la loro è un trionfo di cucina isolana, tramandata di padre in figlio, che riesce a stupire i palati più esigenti.
Tra i più richiesti la bombetta fritta, il crudo di gamberi e frutti di mare, il grande tavolo degli antipasti, i piatti di pasta e pesce fresco, i grandi vini della tradizione locale ma non solo: questo è solo un piccolo assaggio di una cena da Paolino!
È da due anni che spopola il crudo di pesce con materia prima sempre rigorosamente locale o proveniente dalla Sicilia, mai dall’estero, a cui vi si dedica totalmente lo chef Carlo Avino, conosciuto per sua creatività e maestria, trasforma ogni pasto in un’avventura sensoriale. Noi abbiamo provato il Crudo Mediterraneo di pesci e crostacei con variazione di frutta e vegetali, tartare di tonno e salmone, gamberi e scampi siciliani crudi, una proposta che lascia esterrefatti per la freschezza e la bontà, un’esperienza gourmet unica.
Al calice, Capri Bianco di Scala Fenicia, un vino bianco di Capri, composto da un assemblaggio di uve greco, Falanghina e Biancolella, di un colore giallo paglierino delicato e luminoso che sprigiona all’olfatto note di frutta fresca come mela, susina e pesca con intensi rimandi di fiori e salsedine. Un bianco solare, mediterraneo e marino, espressione delle magiche atmosfere di questa perla del Tirreno.
Di recente ristrutturazione la cucina a vista, un vero tempio del gusto, una scelta consapevole di trasparenza e apertura agli ospiti, con maioliche dipinte a mano che ritraggono la storia del ristorante.
Impossibile trattenere la curiosità di scorgere il lavoro della brigata guidata dallo chef Vincenzo Maresca, 40 anni, originario di Massa Lubrense, dodici anni dedicati alla cucina da Paolino e la gestione dei pop-up a Riyadh nel 2021 e Roma all’hotel Eden nel 2023, appassionato cultore e custode delle antiche ricette capresi, la cucina è il suo campo da gioco, la sua seconda casa.
Abbiamo provato la bomba Paolino, con impasto di latte e zucchero, sale e lievito, una gustosa pasta di pizza fritta ripiena con prosciutto cotto e ricotta, con “Chiummenzana” un sugo al pomodoro con gli aromi tipici della cucina mediterranea, la parmigiana di melanzane e la mozzarella grigliata su foglia di limoni di Paolino.
Come primo abbiamo apprezzato la semplicità e la bontà del tipico raviolo capresi con sugo di pomodorini, e menzione speciale per le indimenticabili fettuccine al limone su carpaccio di gambero siciliano, golosissime, dal gusto delicato e dall’inconfondibile profumo agrumato.
Impossibile elencare tutti i personaggi famosi che hanno gustato i ravioli capresi da «Paolino», a partire da Luca Cordero di Montezemolo e Edwige Fenech che hanno aiutato Lino a lanciare il ristorante sin dall’inizio e di tutti conserva una dedica sull’albo d’oro che, dal 1978, custodisce i ricordi dei suoi ospiti.
Per concludere scopriamo un’altra tipicità di Capri, totani e patate, che mescola sapientemente mare e terra in un piatto completo, dal sapore ben equilibrato e dall’ottimo gusto, tipico di Ischia e Capri, il totano è storicamente molto presente nella cucina delle isole e vanta origini antiche e profondamente legate alle tradizioni locali.
Negli anni il ristorante da Paolino ha saputo creare una nutrita cantina con circa 500 etichette, prevalentemente di vini rossi e con un’esposizione di vini bianchi e il bar, novità degli ultimi anni e recentemente ampliato, ad oggi rappresenta un luogo di relax e piacere per i clienti, l’anima artistica si percepisce appena entrati e la lista dei cocktails saprà stupire anche i più esigenti.
Ma in assoluto quello che sorprende e incuriosisce di più è la stanza dei dolci, uno dei loro fiori all’occhiello, un’attrazione per gli ospiti del ristorante.
All’interno abbiamo trovato un’esplosione di colori e profumi rassicuranti, diverse tipologie di dolci, dalla caprese, alla caprese a limone, il babà, la delizia al limone, il tiramisù al limoncello, la tartelletta ai limoni di Paolino e una vasta varietà di frutta fresca e frutti di bosco.
Un’altra loro chicca è il carrettino dei gelati, con gelati artigianali preparati ogni giorno dallo chef.
Anima di questa “temptation room” è Gianmario Lionetti, 28 anni, primo pasticciere dal 2014 da Paolino, un professionista dolce e gentile come le sue creazioni: “Il mio segreto? Dedizione, passione, amore, cura, ma soprattutto felicità”, così si racconta, “Non credo di avere un dolce che mi rappresenti in particolare , credo che il nostro super buffet sia ciò che mi rappresenti di più, tra i nostri due dolci più iconici sicuramente troviamo la delizia al limone, il nostro “best seller”, ogni sera ne consumiamo almeno 100, mentre in chiave moderna abbiamo la Tartelletta Paolino , frolla al limone , croccante al limone, una crema leggera con il succo dei nostri limoni, e meringa, entrambi sono i più gettonati.”
Giunte a fine pasto, onorate, aggiungiamo un posto al tavolo per il Signor Lino, un personaggio iconico, una celebrità, un uomo buono e sincero, innamorato dell’amore e della sua Isola, ci offre il tradizionale limoncello, che anni fa veniva servito caldo e poi ci racconta che per accontentare le preferenze dei turisti che lo richiedevano con ghiaccio la tradizione è cambiata.
“Dietro le quinte, ci sono sempre io e le mie dolci nipoti: siamo qui tutto il giorno, da quando apriamo fino alla chiusura. Cerchiamo di mantenere sempre lo stesso staff: i nostri dipendenti in sala e cucina sono capresi e la maggior parte di loro lavora con noi da tantissimo tempo, Pietro, Carmine e il maître Luca Cioffi sono la vita della sala che può ospitare 350 coperti, lavorano tutti come in una famiglia, per un obiettivo comune, regalare al cliente un’esperienza indimenticabile”.
Lino ci abbraccia tutte in un racconto dettagliato e appassionato delle sue origini: “Paolino e Michelina negli anni ’60 non avrebbero mai immaginato che il loro giardino, lontano dalla “Capri Glamour” sarebbe divenuto poi il luogo più ambito dalla dolce vita”.
Il ristorante Da Paolino brilla di luce propria: basta alzare la testa per assaggiare il sapore degli anni Sessanta, tra dive, star e astri del firmamento e Lino li ricorda tutti con la stessa emozione e commozione.
La semplice trattoria con orto, vigna e campo da bocce, cassette da frutta come sedie, assi dei muratori come tavoli, panini con tonno e pesce fresco è oggi un’autentica gemma sull’isola di Capri, dove l’atmosfera e l’ambientazione svolgono un ruolo fondamentale nell’esperienza culinaria, un incantevole limoneto che trasmette un senso di pace e tranquillità.
Da Paolino
Aperto tutti i giorni 19:30 – 23:30
+39 081 837 6102
Via Palazzo a Mare, 11 – 80076 Capri NA
[email protected]
Scheda del 17 aprile 2024
di Marco Milano
Sull’isola azzurra con l’arrivo della primavera torna la “Colazione da Paolino”. La storica limonaia di Palazzo a Mare, meta del jet set internazionale, di “commensali” come Leonardo di Capri, Thomas Jacob (Tommy) Hilfiger, Paulo Dybala, Montezemolo, Samuel Jackson, Eddie Murphy, e della clientela che ama i sapori della tradizione made in Capri, presenta di nuovo l’iniziativa del brunch domenicale.
Una tradizione che è stata ripresa lo scorso anno e, visti gli ottimi risultati, i patron Michaela, Arianna, Lino e l’intero staff del locale intendono continuare. Il ristorante green, colorato dai suoi tipici e iconici limoni sarà aperto, poi, dal 19 aprile a pranzo e cena e dal 3 giugno “solo la sera per tirare fino all’alba e mantenere alta la vocazione dell’ospitalità caprese e della buona tavola”.
I menù del brunch “da Paolino” che hanno riscosso grande successo la scorsa edizione avevano tra le varie proposte, tutte ispirate alla tradizione, prelibatezze come salsiccia secca, provolone del Monaco, caciotte irpine e caciottine di pecora ma anche “le conserve di Paolino” a base di olive nere, carciofini e melanzane in olio di oliva.
Menzione speciale, poi, per una burrata affumicata in tempura con zuppetta di pomodoro ma anche per “la magia delle mozzarelle appena fatte”, il peperone imbottito. E ancora, la parmigiana di melanzane, le melanzane impanate, la pizza di scarola, la pizza rustica e, last but not least il simbolo del ristorante, la “Bomba Paolino” con la chiummenzana. Tra i primi piatti dei brunch domenicali, gli ziti spezzati al ragù napoletano e la “Mesca Francesca” con patate e provola affumicata.
Tra i secondi in menù per la prima edizione dei brunch by Da Paolino, lonza di maialino nero casertano con salsa di mele annurche e, tra le proposte di mare, calamari scottati, misticanza, mandorle tostate e arance e impepata di cozze. Inoltre, calamaro ripieno, alici e salmone marinati. Dall’orto del ristorante “da Paolino” anche cetrioli e pomodori datterini. Il carrello dei dolci con torta caprese, delizia al limone, pastiera, babà napoletano, struffoli, sfogliatelle, graffe calde, cannoli siciliani, palline di cocco, crostata di cioccolato e fichi e tiramisù.
La notizia del ritorno dei brunch è stata accolta con grande piacere e insieme ai primi clienti della stagione 2024, sono incominciate ad arrivare anche le prenotazioni dei frequentatori del ristorante “da Paolino”, che, quindi, dopo la chiusura invernale dell’intera isola, inaugurano, di fatto, la stagione turistica 2024 e anche quella eno-gastronomica, che sicuramente bisserà il successo dopo quello della scorsa estate.
Ristorante da Paolino
Via Palazzo a Mare 11 – Capri