8 marzo al Cieddi di Portici con 4 enologhe del Sud e tante emozioni
di Marina Alaimo
Sono state veramente tante le emozioni che si sono susseguite con velocità, forse troppa, alla serata ottomarzoduemilatredici al Cieddi, grazie allo spessore delle donne che hanno preso parte all’iniziativa. Gran parte ha avuto ovviamente anche la squisita accoglienza tutta vesuviana dello lo staff del ristorante porticese di Pietro D’Orsi, Assunta D’Orsi e Antonio Carpino. Di recente in cucina c’è stato un cambio di presenze, oggi a cucinare è lo chef Ivan Paradiso arrivato qui dopo una importante esperienza al ristorante Il Comandante dell’hotel Romeo. Con lui ci sono anche Giovanni Gentile, Giacomo Olivieri e Giampiero Paradisi.
Protagoniste della serata sono state quattro enologhe del Sud con le loro storie ed i propri vini.
Gioca in casa la giovanissima Benny Sorrentino con lo spumante Lacryma Christi del Vesuvio DoRè vinificato con uva caprettone secondo il metodo Martinotti. Lo spumante ha accompagnato il benvenuto Incrocio pericoloso: vesuviorto in tempura.
Il successo della sua azienda a Boscotrecase è dovuto alla forte unione familiare ed al profondo legame che questa nutre per il territorio.
Esplosiva e molto coinvolgente l’energia di Milena Pepe che in breve tempo è riuscita a realizzare in Irpinia, anzi in terra di Taurasi, una bellissima azienda e ottimi vini.
Il suo coda di volpe Bianco di Bellona 2011 ha accompagnato l’antipasto Incrocio pericoloso: il carciofo in tre modi.
Mentre Santo Stefano Campi Taurasini 2010 è stato servito in abbinamento al primo, Matrioska onirica: conchiglioni di pasta ripieni.
Puntualissima e carica di grande entusiasmo arriva Elena Fucci, poco più di trent’anni e già una importante esperienza come produttrice in terra di Vulture.
Il suo aglianico Titolo 2009 sa tenere alta l’attenzione come il suo racconto tinto di profonda passione e grande simpatia riuscendo a divertire non poco il pubblico.
E’ stato pensato un abbinamento ideale con l’aglianico del Vulture, la carne di agnello con tortino di patate e friarielli e gelatina di aglianico: Esso, essa, essi, esagerazioni.
L’accento fortemente bresciano di Serena Gusmeri fa pensare ad una intrusione fuori luogo tra le enologhe del Sud.
Ma ci spiega con grande simpatia che segue per i Fratelli Muratori l’azienda Giardini Arimei di Ischia e l’ultima nata nel beneventano dove si producono i bianchi del territorio. Con partecipazione sentita Serena ci racconta l’esperienza tra i vecchi alberelli di biancolella e falanghina e gli antichi palmenti nella storica cantina ischitana. Il passito secco è stato servito in abbinamento al dessert Dolceamarodidonna: bavarese al pompelmo rosa.
Nudi alla meta, ovvero i nudi di cioccolato, hanno concluso la splendida serata insieme alla presentazione del libro di poesie di Gino Oliviero, l’ostegattomatto nonché direttore del Cieddì.
Per l’occasione la poetessa Maria Cristina Orga ha anticipato l’entrata di ogni piatto con la lettura di una poesia di Gino. Essendo l’8 marzo la giornata internazionale della donna ci è sembrato opportuno ed interessante anche incontrare due donne speciali e la loro importante storia di integrazione e lavoro nata tra i fornelli.
Sono Argentina, rom della Macedonia, e Daniela, fondatrice dell’associazione di Scampia Chi Rom e chi no.
E qui l’attenzione e l’emozione sono salite alle stelle.
I temi di questa serata sono piaciuti moltissimo anche a Parfums Cartier che ha inserito nel circuito delle presentazioni nazionali in anteprima della sua ultima fragranza Goutte de Rose, previste per l’8 marzo, anche l’appuntamento al Cieddì.
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Ahime’ non conosco gli altri vini ma, fra quelli citati in questo post, ho avuto modo di portarmi fin quassu’ (Dublino) il DoRe’ di Sorrentino e sulla genovese (con cipolle ramate e candele di Gragnano !) era spettacolare !!!!! Le Maire – Dublin
wow che bello vedere un gruppo di giovani donne piene di energia e voglia di raccontare i propri vini!!
peccato non esseci stata, la serata a detta dei presenti dev’essere stata splendida.
Non sopporto quando si parla di “quote rosa”, che siamo un panda? una specie protetta da tutelare?? Questa serata dimostra quante donne (pure giovani!) carismatiche ci siano in Italia e i bei risvolti che può assumere una giornata come quella dell’8 marzo, spesso travisata e malinterpretata… grande Marina e quindi viva le donne e viva il vino! Mic
Michela grazie per aver accolto l’invito. Serena è stata molto brava a coinvolgere il pubblico e non le è mai mancato il sorriso.
Sicuramente il buon vino, la buona cucina e la compagnia hanno contribuito allo scorrere piacevole della serata. Ma credo che l’ingrediente primario di ogni ricetta CIEDDI, sia l’atmosfera di serenità e familiarità che si vive all’interno della struttura. Il suo giardino poi con i suoi profumi, il cinguettio e la sua semplicità ci dona la sensazione di pace. Tutto questo grazie al suo angelo che lo anima.