Vivere senza il tortino al cioccolato al ristorante
Scambio di mail con un collega impegnato nella Guida Ristoranti Espresso: “e per nove locali già recensiti, sono al quinto tortino al cioccolato propostomi. Non mi meraviglia di vederlo ovunque, ma mi meraviglia di vederlo (spessissimo) in locali di un certo livello. Senza sminuire il lavoro di tanti ristoratori: ma ogni tanto questi signori vanno al ristorante? Vedono un po’ cosa fanno i loro “colleghi”, oppure si limitano solo a spulciare riviste e canali TV?”
Ora se dipendesse da me, l’idea sarebbe di togliere un punto secco, o malus di cinque centesimi se parliamo di Gambero, ogni qualvolta troviamo un tortino al cioccolato in un locale.
Mi rendo conto che ci sono altri problemi in giro, ma questo bisogno di omologazione, di consenso piacione, questo livellamento verso il basso, l’accontentarsi, non sono forse alcuni degli atteggiamenti psicologici che ci hanno ridotto davvero male in Italia?
E non ci stessero a raccontare che è fatto con il più puro cioccolato ritrovato nelle tombe dei re aztechi e commercializzato in modo equo e solidale.
Il tortino al cioccolato in un ristorante denota
1-Zero fantasia in un Paese dove ogni città, ma che dico, ogni contrada ha il suo dolce
2-Zero ricerca. A parte qualcuno che lo spolvera sullo spada, ci saranno molti n al quadrato modi per lavorare di cioccolato
3-Zero aggiornamento. Ma lo vedete che i dolci nei locali che contano sono sempre meno dolci, sempre più leggeri, sempre più ricchi di ortaggi e verdure? State ancora a dare la palla zuccherina per addolcire il conto?
Ah ho capito, temete che venga Valerio Visintin e non lo trovi.
Vabbé, allora da questo discorso sono esclusi i ristoranti dei Navigli:-)
25 Commenti
I commenti sono chiusi.
Io (parere personale) mi occuperei di bandire il lemongrass, come prima cosa.
Per il resto hai ragionissima.
Tutto vero. Ma esistono cose ormai detestabili anche se le fa un solo cuoco: lo spunti’ di mortadella di francescana memoria, per esempio.
D’accordissimo!!!! anche perchè hanno tutto lo stesso sapore, di cioccolato!
Concordo pienamente sull’aver sottolineato che ogni città e contrada hanno il proprio dolce.Riesumiamo questi,valorizziamoli e manteniamoli vivi nella memoria delle persone.
Forse chi tiene in carta un piatto come il tortino di cioccolato lo fa perchè qualcuno glielo chiede. Forse alla clientela dei Ristoranti che hanno il tortino caldo di cioccolato piace trovarlo, piace mangiarlo, magari accompagnato da una palla di buon gelato. Possiamo pensare ai Clienti, a quello che vogliono o dobbiamo piacere solo ai Gourmets delle Guide? Che poi abbiano tutti lo stesso sapore…beh….
Bene, bravo, bis……vogliamo il tortino al cioccolato dopo pranzo…..caldo!!!
Come hai ragione! Nove! E non tutti sono buoni. Molti sono surgelati. :(
Condivido molto…bisognerebbe provarlo con rucola e aceto balsamico , altri alimenti cancellati ( con la rucola sono più permissivo) e la lista potrebbe proseguire..
E’ un dolce facilissimo da preparare, costa pochissimo di materia prima (a meno che non si usino super cru du cacao), piace al 99 per cento dei clienti. Perché dovrebbero toglierlo? Commercialmente è una killer application
Comunque devo dire che negli ultimi due anni lo vedo molto di meno in giro
Adoravo questo sito e lo adoro ancor di più adesso! Sono almeno due anni che ho bandito tutti i ristoranti che propongono in carta il famigerato tortino. Una volta, a Roma, sono andato via dopo essermi seduto………………………..è vero, ci sono altri problemi ma lasciateci almeno i nostri “pregiudizi”!
io questa estate ho provato a farlo con cioccolata bianca e anice stellato e devo dire che a riscontrato un ottimo successo, effettivamente e stancante il tortino ma come ha detto il cliente lo chiede e bisogna accontentare il cliente
Lo assaggiai per la prima volta una decina d’anni fa nel ristorante di proprietà di una nota conduttrice televisiva e probabilmente allora si trattava di una novità anche piacevole..da allora lo si trova dovunque anche nelle peggiori bettole ed ha preso il posto dell’affogato al caffè.
Si, insomma…..insomma mi fa molto ” anni 80/90″ della Milano da bere….
Il mio primo tortino (come lo si vede in questi tempi) lo ho adocchiato nel 1998, credo in un ristorante in provincia di Mantova.
Per qualche annetto li ho anche graditi, ma poi… hanno invaso le tavole italiche come una sorta di melassa.
La tentazione del mezzo punto in meno, comunque mi è venuta…
Lo propongono dappertutto…nel 99% dei casi surgelato…sono daccordissimo!!!
Avete dimenticato la Panna Cotta (con tutti i topping del mondo!)…
E la Torta della Nonna?
E mettiamoci pure il cioccolatino Amedei 70% col caffè! :-)
Alla fine credo che come tutti i dolci “di moda” poi passano, il guaio (forte) è per tutti coloro – certamente tanti – che hanno o si accontentano solo di quello o poco altro in carta.
Ci pensate mai al babà nei menù della tradizione nei ristoranti gourmet? Ce l’hanno tutti in regione, ma quanti sono VERAMENTE all’altezza…
E poi Luciano, tu dici bene, però sai quanti desserts (dolci-non dolci) spesso vanno col finire di essere “ricercati”, ma tanto belli da vedere quanto “insipidi” o, peggio, assolutamente impossibili da metterci su un vino qualunque esso sia. Non tutti possono vantare una certa sensibilità di costruzione ed esecuzione…
Io cancellerei dalla faccia della Terra il limoncello, ma non toglietemi il tortino al cioccolato dopo pranzo che sto male…….lo ammetto sono un drogato di cioccolato
Tolto dalla carta da piu’ di due anni:-)
Se tanto mi da tanto, credo anche di sapere dove il Dottor Pignataro ha mangiato o solo trovato il tortino dello scandalo…..nello stesso dove io ho trovato il mio secodo della settimana.
Di quello che un ristoratore propone bisognerebbe soprattutto giudicare la qualità e la bontà. Demonizzare un tortino al cioccolato (non perché fatto male, ma solo per la sua presenza) al punto da togliere dei punti o cancellare un ristorante è come giudicare la qualità di un vino dalla bellezza dell’etichetta sulla bottiglia. A proposito, il pane viene servito in tutti i ristoranti ed ha sempre lo stesso sapore di… pane, che facciamo aboliamo anche il pane?
Beh, il pane non è un esempio calzante. Anzi proprio il tipo di pane messo a tavola è uno dei segnali più importanti per capire cosa verrà dopo, non a caso c’è sempre più attenzione anche nell’alta ristorazione a questo aspetto.
Il punto che voglio sottolineare è altro: che questi benedetti tortini ci siano e si moltiplicano non uccide nessuno, ma la sua presenza in un menu di ristorante che abbia la voglia di crescere oltre che mostrare volontà di aggiornamento è chiaramente un segnale negativo, di stasi culturale. Come la bonanima di prosciutto e melone un tempo tra gli antipasti.
se l’attenzione è un segno, mi permetto allora di sollecitare coerenza : a che servono dieci meravigliosi tipi di pane serviti inopinatamente a tutti gli ospiti senza tener conto di quanto hanno scelto di mangiare ? …servono a ben predisporre il Pignataro di turno, servono a piacere, a non deludere il cliente che, legittimamente, se li aspetta, esattamente come altri clienti, in altri ristoranti, si aspettano di trovare il tortino al cioccolato, e lo scelgono, e lo mangiano. Attenzione a non fare del proprio metro una regola, i ristoranti sono per il pubblico e non per i critici, tantomeno per le loro scimmie, incapaci di informare e ostinatamente aggrappate al contatore di un blog.
Gentile Luca M, alias Vecchio Amico, alias Sada Francesco, alias Gennaro Esposito: è da un annetto che interviene con commentini acidi di buon mattino che, più che argomentare, servono ad attaccare ad personam con argomenti sinceramente molto più stupidi del suo italiano. Anche perché nei ristoranti di alta gastronomia i pani sono soprattutto abbinati a quel che si mangia, appunto.
Cosa le avrò mai fatto? Quale trauma provocato da noi riempe il suo italiano liceale di stupidità da asilo? Su, si riprenda, magari rilegga il suo Platone, si mangi pure i suoi tortini e si addolcisca: è così intossicato a prima mattina che mi chiedo come mai arriverà alla fine della giornata.
Su, la vita è bella. Soprattutto se si vive a viso aperto.
Il problema del tortino è che è al cioccolato e che quindi ha un ampio pubblico, credo sia nato nei grandi ristoranti vedi il tortino al cioccolato con gelato al te verde che proponeva il ristorante di armani a Milano, poi nei gandi ristoranti ha assunto forme e nomi diversi perchè è giusto cercare di distinguersi quando c è una diffusione su larga scala.
Non credo sparirà come non sparirà la panna cotta,però concordo che non è ,oggi, indice di alta ristorazione!
A me manco mi piace. Comunque concordo:
1) non è indice di alta ristorazione
2) alla media piace, quindi nei ristoranti medi ci sta tutto
più che abolirlo, proporrei di non ordinarlo e di farsi discepoli del messaggio.
Se non lo vendono non lo fanno.