Solagna 2004 Aglianico del Vulture doc
REGIO CANTINA
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Paolo Zamparelli è imprenditore poliedrico, alberghi, distribuzione di giornali, concessionarie, ma il suo chiodo fisso sembra essere Venosa. Strano per un sannita, vero? Strano ma molto bello: la storia del vino al Sud ha anche questi percorsi, la rottura con la Giv, Paolo infatti si affacciò su quello straordinario terroir in avanscoperta e la voglia di fare qualcosa di assolutamente eccezionale. C’è poco da fare, la mentalità imprenditoriale ha sempre una marcia in più, c’è la velocità e la voglia di realizzare gli obiettivi che ciascuno di loro ha dentro di se. Gli dà una mano Giovanni Montrone e in pochi anni questa bella coppia ha messo in piedi una struttura modello proprio all’ingresso del paese bianco dove nacque Orazio: cantina, sala degustazione, foresteria e, intorno, le viti di aglianico piantate nel terreno nero come la pece. Nasce qui uno dei vini che abbiamo coronato nella Guida del Touring Club, il Solagna 2004, riprovato in occasione della serata di presentazione alla Botte di Casagiove: come spesso succede, non è stato il Donpà, considerato il vino di punta, a piacere di più ma il secondo vino, un po’ come è successo all’inizio fra il Repertorio e la Firma di Marcella e Gerardo Giuratrabocchetti. Questo perché i vini più concentrati hanno anche bisogno di più tempo per manifestare tutta la loro potenza e complessità di aromi mentre il vino di ricaduta spesso è già al suo posto, capace di regalare grandi soddisfazioni anche se rapportato al prezzo, davvero conveniente. Il Solagna 2004, di prima botta, non è affatto un rosso su cui si passa sopra e via, anzi, ti trattiene e ti costringe ad un impegnativo confornto concettuale: il naso è intenso e persistente, con uno spettro aromatico che ben presto passa dalla frutta al legno, in bocca ha la solita eleganza dell’Aglianico del Vulture, un po’ meno irruente del Taurasi, forse per certi versi anche più monocorde, ma comunque molto interessante perchè i suoi parametri sono davvero tutti ad alta quota. Lo stile è un tradizionale rivisitato se possibile, nel senso che c’è attenzione alla morbidezza del primo impatto in bocca. Un piccolo capolavoro, insomma, risultato sicuramente di una buona annata per tutti i rossi da uva aglianico, che consiglio di iniziare a bere adesso prima del primo caldo primaverile, per poi tornarci il prossimo Natale, e poi ancora, per molti anni, sino a quando le scorte saranno esaurite.
Sede a Venosa, Località Piano Regio. Tel. e fax 0824.45970. www.regiocantina.it [email protected] Responsabile di produzione: Giovanni Montrone. Ettari: 20 di proprietà. Bottiglie prodotte: 50.000. Vitigni: aglianico, moscato, malvasia