Salerno, pizzeria Divina Regina: pizze e fritture da incorniciare
Divina Regina è una nuova pizzeria che ha aperto a Salerno questa estate, arricchendo così l’offerta cittadina che con il trasferimento in centro di Resilienza, l’ampliamento del locale di Carolina Sorbillo e la verace napoletana di PizzaMania nel quartiere del Carmine, si è fatta (finalmente!) davvero interessante.
Con Divina Regina siamo in una zona completamente diversa e tradizionalmente non coperta da una ristorazione di qualità: quella dell’area industriale e commerciale che si avvicina a Pontecagnano e alla piana del Sele. La scommessa dei proprietari è stata proprio portare la pizza napoletana in uno degli snodi economicamente più vivaci della provincia di Salerno, ben collegati e senza problemi di parcheggio; ma dove evidentemente si sentiva la necessità di un punto di riferimento gastronomico.
Il locale è molto ampio, arredato in maniera semplice e pulita, senza fronzoli. Circa 300 coperti, sedie in legno bianco, pareti colorate con le gigantografie dei prodotti di eccellenza della Campania: dalla mozzarella di bufala ai pomodori, dall’olio extravergine di oliva all’origano di montagna. Un’iconografia elementare ma efficace, a ricordare gli ingredienti di una cultura alimentare che da secoli ci rappresenta ovunque nel mondo. Ma anche a sottolineare l’attenzione e la cura quasi maniacale che i proprietari hanno per la selezione dei prodotti, a partire dalle farine e dall’olio.
Il menu sintetizza molto bene la tradizione partenopea, sia per quanto concerne la scelta delle pizze classiche, sia sul fronte del paradiso dei fritti: dai crocche’ di patate agli arancini, dai fiori di zucca ripieni di ricotta e acciughe agli ‘scagliozzi’ (triangoli di polenta, una volta il vero cibo povero di strada a Napoli), fino alle mitiche frittatine di pasta. La frittura – tanto più godibile perché fatta rigorosamente al momento – è davvero ben eseguita, leggera, non eccessivamente unta, fragrante. Un piatto di misti da solo vale la cena, quindi il consiglio è di non esagerare e lasciare un po’ di spazio alla degustazione delle pizze.
Mai come in questo caso, infatti, degustazione è la parola chiave: di ogni pizza viene descritta la provenienza degli ingredienti, selezionati e provati personalmente dai proprietari, che considerano la ricerca dei prodotti di territorio parte integrante del lavoro, oltre che una vera e propria passione. Il fiordilatte di Agerola, il pomodoro San Marzano, i bucatini di Gragnano, i salumi del Cilento, e così via: leggendo il menu si ha modo di fare un felice ripasso di quante cose speciali si producono nella nostra regione.
Ma veniamo alla pizza. La tipologia è quella napoletana, cornicione importante con il condimento che l’ammorbidisce al centro, pasta elastica e ben lievitata con la «prova del nove» perfettamente riuscita: alta digeribilità (sentirete subito di aver mangiato una pizza ‘leggera’) e notte senza bisogno di bere.
Buone sia la margherita che la marinara, veri e propri test anche per provare la salsa di pomodoro; sfiziosa quella con mortadella, ricotta e pistacchi; ricca e golosa la pizza con pancetta e zucchini alla scapece; valide e gustose anche le varianti vegetariane, dalla fiori di zucca all’ortolana con verdure di stagione. Molto buono il ripieno con le scarole crude.
Il tutto con un servizio che gira alla perfezione: veloce ma non frettoloso, personale informato, attento, di grande cortesia e disponibilità. A completare, birra artigianale e una piccola – ma pensata – lista di vini e bollicine.
Per chiudere in dolcezza, angioletti di pasta fritta guarniti di cioccolata e (come poteva mancare?) la mitica graffa (zeppola) napoletana. Ovviamente preparata al momento e servita caldissima. Imperdibile.
DIVINA REGINA Pizza Verace
Via Tiberio Claudio Felice, 16 (Zona industriale)
Tel. 089 984 9709
Aperto tutti i giorni, a pranzo e a cena.
7 Commenti
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Sembra l’Eden della Pizza questo articolo.Nella realta’,nonostante la bonta’ dei prodotti,io ho riscontrato una scarsa digeribilita’,legata all’abuso di olio di oliva che e’ molto intenso e pesante.Non e’ affatto una pizza leggera;al contrario “spossa” la macchia di olio che scorre su una superficie quasi cruda.Sinceramente apprezzo l’onesta’ dei Proprietari,ma la pizza non e’ assolutamente digeribile e leggera.Gustosa sicuramente ma cotta in modo non proprio ottimale:Sotto e’ nera e sopra e’ cruda.
Questo blog è per me una vera guida e ogni posto recensito ha rispecchiato l’esperienza fatta.non in questo caso.pizza per niente leggera e lontana dall’eccellenza che tanto decantano.mi sa che questo articolo è pura pubblicità
Gentile Luciano, in effetti ho cenato da Sorbillo (Carolina) che non ha nulla della famosa stirpe di pizzaioli con la sola qualità di essere una parente di Gino, ma non ho potuto ne apprezzare la pizza ne godere dei fritti (assolutamente immangiabili, duri e lontani anni luce dai famosi fritti della scuola napoletana. Proverò comunque Pizza Divina.
Ho trovato la pizza davvero molto buona saporita e digeribile.Ottima anche l’accoglienza ed il personale molto cortese e disponibile.Il locale ampio e possibilità di parcheggio che nn è poco.E per finire abbiamo apprezzato molto gli angioletti di pasta fritta.
Senza glutine no? E importantissimo
D’accordissimo per i fritti, gustosi e perfetti, ma ben due volte ho trovato la pizza col fondo crudo e altrettanto cruda, tanto da sembrare aggiunta all’ultimo secondo, la salsa di pomodoro.
Sono andato 5 volte in questa pizzeria, la prima e l’ultima volta ho trovato la pizza (margherita con mozzarella di bufala) a livelli straordinari. Non sono un espertone di pizze veraci napoletane (anche se l’adoro prima ancora di tutte le altre ‘tipologie’), ma sono andato diverse volte nelle famose pizzerie (e nel maggiore equilibrio in tutto preferisco quella di 50Kalo). Ebbene in questo paio di volte ho trovato la pizza a livelli veramente alti… mentre nella seconda, terza e quarta volta ho trovato la pizza ‘solamente’ buona/buonissima.
Bisogna quindi provare più volte (ho notato che il sabato sembra migliore, forse perché i forni raggiungono temperature più alte che aiutano la pizza) a dargli un’occasione.
Io ho trovato la pizza anche piuttosto digeribile, solo l’ultima fetta mi ha iniziato a riempire, e l’equilibrio la danno i giusti sapori come l’olio, la mozzarella ed il pomodoro… ovviamente dipende da persona a persona, a Salerno solitamente siamo abituati a pizze meno condite e più asciutte.
I fritti sono eccellenti, ma non ancora ai livelli incredibili di alcuni top pizzerie/friggitorie di Napoli :)