Guida| 51 ristoranti campani tra Napoli, Pompei, Ischia, Procida, Sorrento, Amalfi, Cilento per l’ultimo ponte
30/4/2017 15.8 MILA LETTURE
Amelia Mazzola
Oltre gli stellati, ecco le grandi possibilità offerte da 200 chilometri di costa campana per un pranzo dal quale si può uscire bene di palato, di tasca e di salute:-)
Con un sorriso così invitante quanto meno a Pasqua bisogna fare visita a Giovanni della Chioccia d’oro!A tutti un sincero augurio ,per questo breve periodo di vacanze primaverili,di un completo e rigenerante stacco mentale bilanciato da un altrettanto impegno mandibolare:tanto ,e mi rivolgo sopratutto alle gentili signore,questa coda d’inverno allontana alquanto la prova costume a cui in seguito,con calma,potremmo pensare.FM.
credo che l’Abraxas sia il più sopravvalutato dei ristoranti campani
e nel Casertano non c’è niente da segnalare?
Mi spiace dissentire cn un paio di suggerimenti.sn stata a pranzo al s.pietro e…stendo un velo pietoso.od la torre e lo stuzzichino
Spettacolare cucina di mare. Mi aspetto però una panoramica per la cucina di terra e dei monti, dove ci si può arrivare, parcheggiare e stare seduti senza stress a mangiare i prodotti della nostra terra!
Non vedo il Ristorante Nonna Giulia di Lettere, lavora nel circuito della Slow Food Monti Lattari, la proprietaria si sta dedicando tantissimo alla valorizzazione dei prodotti del territorio, e alla rivalutazioni delle bellezze di questo paesino, ho partecipato a diverse serate create da lei con la Slow Food, e sono state tutte un successone, secondo me i giornalisti dovrebbero girare un pò di più e non segnalare sempre gli stessi locali, altrimenti si sente puzza di bruciato Ci sono diversi ristoranti che meritano, sicuramente questi segnalati meritano ma non tutti sono all’altezza. Questo è il parere di una semplice persona che ha piacere ad assaggiare il buon cibo e gira per i locali. Grazie
[…] Guida| 51 ristoranti campani tra Napoli, Pompei, Ischia, Procida, Sorrento, Amalfi, Cilento sembra essere il primo su Luciano Pignataro […]
perche metti solo questi?
[…] Guida| 51 ristoranti campani tra Napoli, Pompei, Ischia, Procida, Sorrento, Amalfi, Cilento per l&rs… sembra essere il primo su Luciano Pignataro […]
bah , ho mangiato nel 90% delle location menzionate e vi posso assicurare che, a parte isolate eccezioni, il conto che vi presentano supera abbondantemente le 50 euro escl. vini e in molte si mangia anche male…..
salve signor marcello credo di essere d’accordo con lei,anche se non capisco con quale criterio si definiscono queste liste…..sarei proprio curioso di conoscere i parametri…lei no?
salve, senza voler togliere nulla al signor pignataro che in tempi remoti ho avuto il piacere di conoscere,credo che ci sia forse un poco di confusione.ho avuto e grazie a dio ho ancora la fortuna di conoscere e di aver mangiato nel 80 % dei locali sopracitati e vi posso assicurare che non si và al di sotto dei 50 euro ma molto più in alto,non mi sembrano molto convenienti a meno che non vi mangiate “la carta” e pure quella costa.non discuto sulla qualità solo perchè non voglio offendere nessuno ma avrei da ridire ( ritengo di essere stato nel giorno “no” in alcuni locali).in conclusione non sono affatto convenienti ma diciamo di fascia medio alta (aggiungendo i vini). se questo viene visto da chi percepisce uno stipendo dai 2500 euro in su ,può essere conveniente.io invece conosco stipendiati da 800 ai 1300 euro mensili e quindi questa “convenienza” ci viene preclusa. un piccolo post sui locali del cilento che conosco benissimo,ci sono locali dove si mangia moooolto meglio di quelli citati,varrebbe la pena farsi un giretto in più anche se so di sicuro che il dottor pignataro già conosce,e tra parentesi sono pure ” carastusi”….hahahahahahaha. sig. pignataro ma esprimo solo quello che penso e conosco.grazie
Bah porelli coloro che prendono Pignataro per oro colato, spesso e volentieri ci rimettono le penne……
Ecco il modo in cui non si dovrebbe mai intervenire: nomi, cognomi, indirizzi please dei locali preferiti Altrimenti viene il sospetto che siano solo schizzi di fango lanciati da chi non è nella lista.
ATHENE CAPACCIO GRANDE LO STAFF MA PURE IL LOCALE E IL MANGIARE
Mi stupisce l’assenza di ristoranti eccellenti della Costiera Amalfitana, come la Paranza, ad Atrani ed il Giardiniello, a Minori. Per quel che riguarda le colline Agerolesi segnalo La Selva (pizza superlativa) e Le Rocce.
Ristoranti tra Napoli e Pompei non esistono. Grazie sono di Torre del Greco e vivo da anni a Carpi (Mo) ma torno ogni anno a Torre e mi sarei felice di conoscere qualche buon ristorente a Torre e dintorni , Grazie ancora
Nel cilento ne manca sicuramente 1 (a mio modesto parere il migliore) locato a Pioppi per il resto mi trovo molto d’accordo. Mitico Luciano. Con affetto Giuseppe
beh ognuno ha il suo luogo del cuore, non si tratta certo di esempi inimitabili ma di eccellenze, ciascuno per la sua categoria. Mi spiace tanto dirvi che la Grande Donna Clelia Cuoca del Petit Restaurant sulla spiaggia di Praiano ci ha lasciati nel 2015, il figlio Salvatore va avanti con le ricette di sua madre e il pescato e l’orto ancora compito del padre. Questo è un mio luogo del cuore, insieme con le Sorelle Rispoli a Pogerola, dove l’atto del mangiare non è solo gusto pazzesco di genovese, alici fritte, parmigiana di melanzane etc, ma il gioioso divertimento di assistere ai continui battibecchi tra cucina e sala delle due sorelle ultrasettantenni Marina e Enza. Conosco la maggior parte di questi luoghi del cibo fatti da sapori ma soprattutto da persone fantastiche, che dire di Maria Rina del Ghiottone a Policastro, della famiglia Marangio dell’Osteria La Mattonella e l’Osteria La Chitarra di Peppe Maiorano e Carmnella nel cuore di Napoli o la Trattoria di Teresa al Vomero dalla fine dell”800? queste ultime sono per me persone che fanno parte della grande famiglia allargata che si è formata durante la scrittura della Guida alle Trattorie di Napoli: persone che se non ci vado da un pò, mi richiamano all’ordine o mi invitano per comunicarmi piatti nuovi o altre novità, mostrandomi orgogliosi, la copia del libro completamente sgualcita perchè la mostrano a tutti i clienti. E ancora il Convento di Pasquale Torrente che ormai è testimonial internazionale delle alici e della colatura di Cetara. Nella parte alta della costa d’Amalfi, Gigino Reale, grande produttore di vino e oste nel pieno senso del termine con suo fratello. il mio rifugio nei campi Flegrei, Abraxas di Nando Salemme e sua moglie Vanna Ambrosino. Nando incarna la perfetta fusione dei diversi ruoli di Oste, Ristoratore, gran conoscitore di prodotti non solo locali, oltre all’orto di famiglia e ai fornitori di fiducia, Nando e Vanna posseggono un camper con il quale girano l’Italia in lungo e in largo alla scoperta di nuovi formaggi, vini, legumi etc.e dulcis in fundo, finalmente rientrata a Ischia, dopo la chiusura del suo Il Melograno, oggi ai fornelli delle Cantine Pietratorcia dove, sprizzando gioia, che si riflette nei suoi piatti, è tornata alla sua inconfondibile interpretazione della cucina dell’isola verde, tra orto e mare, perchè, Ischia non tutti lo sanno, vanta storicamente una forte tradizione di piccola agricoltura. Non ho dimenticato gli altri dei quali conosco la cucina e il grande valore umano, ma non essendo stata nei loro locali non posso pronunciarmi. Prometto di colmare presto questa lacuna: ). quanto al rapporto prezzo qualità lo stesso va valutato in base alla tipologia di locale, trattoria, ristorante, stellati: il cibo e il vino non sono i soli elementi che rientrano nell’analisi di questo parametro; bisogna considerare il diverso livello di spese, il servizio, la carta dei vini, le materie prime etc. in conclusione prima di attaccare sul livello di prezzo o qualità dei locali, bisogna essere in grado di sape fare questo tipo di valutazioni, inoltre un articolo pubblicato su un blog non può superare la soglia di attenzione da parte del lettore, qui sono citati 51 locali, mi sembrano più che sufficienti per offrire una panoramica dei diversi tipi di offerta tra Napoli, le isole, la costiera e il Cilento. Per descrivere i numerosissimi locali della Campania ci sono gli articoli monografici dei tanti scout in giro per la regione che scrivono su questo sito, che non sarà di certo come qualcuno ha detto la bibbia dell’enogastronomia, ma senz’altro si trova ai primi posti nei siti di settore.
Grazie Luciano, utile e molto comoda !!
Con un sorriso così invitante quanto meno a Pasqua bisogna fare visita a Giovanni della Chioccia d’oro!A tutti un sincero augurio ,per questo breve periodo di vacanze primaverili,di un completo e rigenerante stacco mentale bilanciato da un altrettanto impegno mandibolare:tanto ,e mi rivolgo sopratutto alle gentili signore,questa coda d’inverno allontana alquanto la prova costume a cui in seguito,con calma,potremmo pensare.FM.
credo che l’Abraxas sia il più sopravvalutato dei ristoranti campani
e nel Casertano non c’è niente da segnalare?
Mi spiace dissentire cn un paio di suggerimenti.sn stata a pranzo al s.pietro e…stendo un velo pietoso.od la torre e lo stuzzichino
Spettacolare cucina di mare. Mi aspetto però una panoramica per la cucina di terra e dei monti, dove ci si può arrivare, parcheggiare e stare seduti senza stress a mangiare i prodotti della nostra terra!
Non vedo il Ristorante Nonna Giulia di Lettere, lavora nel circuito della Slow Food Monti Lattari, la proprietaria si sta dedicando tantissimo alla valorizzazione dei prodotti del territorio, e alla rivalutazioni delle bellezze di questo paesino, ho partecipato a diverse serate create da lei con la Slow Food, e sono state tutte un successone, secondo me i giornalisti dovrebbero girare un pò di più e non segnalare sempre gli stessi locali, altrimenti si sente puzza di bruciato Ci sono diversi ristoranti che meritano, sicuramente questi segnalati meritano ma non tutti sono all’altezza. Questo è il parere di una semplice persona che ha piacere ad assaggiare il buon cibo e gira per i locali. Grazie
[…] Guida| 51 ristoranti campani tra Napoli, Pompei, Ischia, Procida, Sorrento, Amalfi, Cilento sembra essere il primo su Luciano Pignataro […]
perche metti solo questi?
[…] Guida| 51 ristoranti campani tra Napoli, Pompei, Ischia, Procida, Sorrento, Amalfi, Cilento per l&rs… sembra essere il primo su Luciano Pignataro […]
bah , ho mangiato nel 90% delle location menzionate e vi posso assicurare che, a parte isolate eccezioni, il conto che vi presentano supera abbondantemente le 50 euro escl. vini e in molte si mangia anche male…..
salve signor marcello credo di essere d’accordo con lei,anche se non capisco con quale criterio si definiscono queste liste…..sarei proprio curioso di conoscere i parametri…lei no?
salve, senza voler togliere nulla al signor pignataro che in tempi remoti ho avuto il piacere di conoscere,credo che ci sia forse un poco di confusione.ho avuto e grazie a dio ho ancora la fortuna di conoscere e di aver mangiato nel 80 % dei locali sopracitati e vi posso assicurare che non si và al di sotto dei 50 euro ma molto più in alto,non mi sembrano molto convenienti a meno che non vi mangiate “la carta” e pure quella costa.non discuto sulla qualità solo perchè non voglio offendere nessuno ma avrei da ridire ( ritengo di essere stato nel giorno “no” in alcuni locali).in conclusione non sono affatto convenienti ma diciamo di fascia medio alta (aggiungendo i vini). se questo viene visto da chi percepisce uno stipendo dai 2500 euro in su ,può essere conveniente.io invece conosco stipendiati da 800 ai 1300 euro mensili e quindi questa “convenienza” ci viene preclusa. un piccolo post sui locali del cilento che conosco benissimo,ci sono locali dove si mangia moooolto meglio di quelli citati,varrebbe la pena farsi un giretto in più anche se so di sicuro che il dottor pignataro già conosce,e tra parentesi sono pure ” carastusi”….hahahahahahaha. sig. pignataro ma esprimo solo quello che penso e conosco.grazie
Bah porelli coloro che prendono Pignataro per oro colato, spesso e volentieri ci rimettono le penne……
Ecco il modo in cui non si dovrebbe mai intervenire: nomi, cognomi, indirizzi please dei locali preferiti
Altrimenti viene il sospetto che siano solo schizzi di fango lanciati da chi non è nella lista.
ATHENE CAPACCIO GRANDE LO STAFF MA PURE IL LOCALE E IL MANGIARE
Mi stupisce l’assenza di ristoranti eccellenti della Costiera Amalfitana, come la Paranza, ad Atrani ed il Giardiniello, a Minori. Per quel che riguarda le colline Agerolesi segnalo La Selva (pizza superlativa) e Le Rocce.
Ristoranti tra Napoli e Pompei non esistono.
Grazie sono di Torre del Greco e vivo da anni a Carpi (Mo) ma torno ogni anno a Torre e mi sarei felice di conoscere qualche buon ristorente a Torre e dintorni ,
Grazie ancora
Nel cilento ne manca sicuramente 1 (a mio modesto parere il migliore) locato a Pioppi per il resto mi trovo molto d’accordo. Mitico Luciano. Con affetto Giuseppe
beh ognuno ha il suo luogo del cuore, non si tratta certo di esempi inimitabili ma di eccellenze, ciascuno per la sua categoria. Mi spiace tanto dirvi che la Grande Donna Clelia Cuoca del Petit Restaurant sulla spiaggia di Praiano ci ha lasciati nel 2015, il figlio Salvatore va avanti con le ricette di sua madre e il pescato e l’orto ancora compito del padre. Questo è un mio luogo del cuore, insieme con le Sorelle Rispoli a Pogerola, dove l’atto del mangiare non è solo gusto pazzesco di genovese, alici fritte, parmigiana di melanzane etc, ma il gioioso divertimento di assistere ai continui battibecchi tra cucina e sala delle due sorelle ultrasettantenni Marina e Enza. Conosco la maggior parte di questi luoghi del cibo fatti da sapori ma soprattutto da persone fantastiche, che dire di Maria Rina del Ghiottone a Policastro, della famiglia Marangio dell’Osteria La Mattonella e l’Osteria La Chitarra di Peppe Maiorano e Carmnella nel cuore di Napoli o la Trattoria di Teresa al Vomero dalla fine dell”800? queste ultime sono per me persone che fanno parte della grande famiglia allargata che si è formata durante la scrittura della Guida alle Trattorie di Napoli: persone che se non ci vado da un pò, mi richiamano all’ordine o mi invitano per comunicarmi piatti nuovi o altre novità, mostrandomi orgogliosi, la copia del libro completamente sgualcita perchè la mostrano a tutti i clienti. E ancora il Convento di Pasquale Torrente che ormai è testimonial internazionale delle alici e della colatura di Cetara. Nella parte alta della costa d’Amalfi, Gigino Reale, grande produttore di vino e oste nel pieno senso del termine con suo fratello. il mio rifugio nei campi Flegrei, Abraxas di Nando Salemme e sua moglie Vanna Ambrosino. Nando incarna la perfetta fusione dei diversi ruoli di Oste, Ristoratore, gran conoscitore di prodotti non solo locali, oltre all’orto di famiglia e ai fornitori di fiducia, Nando e Vanna posseggono un camper con il quale girano l’Italia in lungo e in largo alla scoperta di nuovi formaggi, vini, legumi etc.e dulcis in fundo, finalmente rientrata a Ischia, dopo la chiusura del suo Il Melograno, oggi ai fornelli delle Cantine Pietratorcia dove, sprizzando gioia, che si riflette nei suoi piatti, è tornata alla sua inconfondibile interpretazione della cucina dell’isola verde, tra orto e mare, perchè, Ischia non tutti lo sanno, vanta storicamente una forte tradizione di piccola agricoltura. Non ho dimenticato gli altri dei quali conosco la cucina e il grande valore umano, ma non essendo stata nei loro locali non posso pronunciarmi. Prometto di colmare presto questa lacuna: ). quanto al rapporto prezzo qualità lo stesso va valutato in base alla tipologia di locale, trattoria, ristorante, stellati: il cibo e il vino non sono i soli elementi che rientrano nell’analisi di questo parametro; bisogna considerare il diverso livello di spese, il servizio, la carta dei vini, le materie prime etc. in conclusione prima di attaccare sul livello di prezzo o qualità dei locali, bisogna essere in grado di sape fare questo tipo di valutazioni, inoltre un articolo pubblicato su un blog non può superare la soglia di attenzione da parte del lettore, qui sono citati 51 locali, mi sembrano più che sufficienti per offrire una panoramica dei diversi tipi di offerta tra Napoli, le isole, la costiera e il Cilento. Per descrivere i numerosissimi locali della Campania ci sono gli articoli monografici dei tanti scout in giro per la regione che scrivono su questo sito, che non sarà di certo come qualcuno ha detto la bibbia dell’enogastronomia, ma senz’altro si trova ai primi posti nei siti di settore.