Locanda Severino di Vitantonio Lombardo
Locanda Severino di Vitantonio Lombardo: seguiamo sempre con passione l’evoluzione di questo giovane chef lucano di buona scuola e con tanta ansia di aggiornamento.
Siamo lungo l’autostrada Salerno Reggio, l’uscita e Polla e per raggiungere la Locanda Severino, che Vitantonio ha preso in gestione lanciando una sfida difficile, ci vogliono quindici minuti di auto.
Le sale sono state rifatte, massimo venti posti in tutto, al piano terra un tavolo imperiale con un pianoforte, le stanze un po’ spartane ma confortevoli.
Insomma, un fuoriporta se abitate nell’area salernitana o a Potenza, una tappa se siete in viaggio verso Sud.
Abbiamo definito la cucina dell’entusiasmo lo stile di Vitantonio. Non mancano alcune ingenuità, ma prendendo spunto dalla tradizione rurale e soprattutto dall’inesauribile quantità di biodiversità e materie prime, a tavola arrivano buona proposte, sapori solidi, non piacione e soprattutto tanto divertimento grazie ad una buona padronanza tecnica.
Burro e ciliegie ricorda per esempio il mitico pane burro e marmellata che è stata la merenda classica dei babyboomers prima dell’avvento delle merendine imbustate.
Grande attenzione ai pani, ma vebiamo ai piatti.
Anche la scrpetta d’estate gioca con la memoria del pane e pomodoro e mozzarella. Bella l’idea, manca un po’ l’elemento croccante e, servita come antipasto, forse è troppo abbondante.
In equilibrio la caprese tra toni dolci non stucchevoli grazie all’acidità.
Divertente anche la sacher fish.
Golosi i tre primi, con un buon risotto la cui tecnica è stata messa a punto con Scabin, uno dei maestri di Vitantonio e che proprio di recente è stato in Locanda per una serata molto bella.
Ma sono stati tre piatti di carne a colpirci in modo significativo, forse la materia prima che Vitantonio sente più sua, a cominciare dal galletto immerso in una salsetta di toni amari che lo rendono buonissimo.
Anche il maialino esce dalla banalità grazie al gioco delle temperature e soprattutto alla qualità della carne.
Memorabile poi e di buona scuola il piatto dell’agnello, dal sapore straordinario e con l’idea del cervello presentato dentro una peschiola di Rotondella e aggiustato con delle nocciole di Giffoni. Una vera delizia.
Nel piatto trovertee scuola e divertimento, comprese le interiora dentro il peperoncino verde fritto.
Buoni e non stucchevoli i dolci finali.
CONCLUSIONI
I continui viaggi hanno arricchito la già solida tecnica di Vitantonio regalandogli idee, divertimento e un modo non scontato di guardare alla materia. La sosta alla Locanda è un vero piacere, c’è un servizio al bicchiere molto ampio, la colazione se restate a dormire è memorabile. Una cucina che può ancora crescere grazie al continuo impegno e a belle idee, come quelle del Truck in giro per le piazze.
Insomma: Locanda Severino di Vitantonio Lombardo è imperdibile!
Locanda Severino
Largo Re Galantuomo, 11
84030 Caggiano (Salerno)
telefono e fax 0975 393905
www.locandaseverino.it