Pizzerie di Caserta: la classifica dopo 13 ispezioni anonime. Trionfo dei Martucci Bros
di Andrea Docimo
Figuriamoci mentalmente il gioco del tiro alla fune; non solo, immaginiamo che da una parte vi sia Napoli e dall’altra Caserta.
Bene, il senso di tale metafora è presto esplicitato: se qualche anno fa la vittoria di Napoli sarebbe stata data per scontata, in questo momento storico non è più così. Il casertano oppone una ferma, massiccia forza resistente all’azione di tiro napoletana: evoluzione che porta allo stallo.
Così, accade che nel casertano le correnti di filosofia pizzaiuola fiocchino, fioriscano e riescano a soddisfare efficacemente molti palati. Ne riporto 13, come la scorsa volta con le pizzerie sul lungomare di Napoli: le mie considerazioni si sono basate esclusivamente su quanto successo in loco e dopo una selezione durata mesi nel corso dei quali ho avuto modo di vistare moltissime altre pizzerie casertane.
Ci tengo a specificare che, come potrete osservare in vari scontrini, in molte pizzerie sono stato con amici. In tal modo, sono riuscito a passare inosservato nella totalità delle stesse.
“Rien ne va plus, les jeux sont faits”: ecco la classifica.
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1. I Masanielli di Francesco Martucci a Caserta 30+/35
Personale di sala cortese ed attento, ma l’attesa al tavolo per le pizze (3 in tutto) è stata di un’ora esatta. Detto ciò, la pizza di Francesco Martucci è stata senza alcun dubbio la migliore: ineccepibili la texture del cornicione, l’armonia e l’eleganza della commistione materica del topping (olio delicato ed al contempo equilibratamente aromatico); la cottura da correggere appena (parte inferiore zona sud – sudovest). Il tutto realizzato a sale (interna ed esterna) gremite: la dimostrazione che anche sotto pressione si può lavorare ottimamente, pur facendo attendere un po’ di tempo in più.
Pizza: 18.5/20
Servizio: 7/10
Carta di vini e birre: 5-/5
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2. I Masanielli di Sasà Martucci a Caserta 29/35
Potenzialmente una gran bella pizza, sicuramente penalizzata da una prematura uscita dal forno. Buon equilibrio tra gli elementi del topping, ottime fragranza e leggerezza. Facilmente digeribile. C’è stato da aspettare un po’, ma una volta accomodati il tempo d’attesa è stato nella media.
Pizza: 17.5/20
Servizio: 7/10
Carta di vini e birre: 4.5/5
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3. Morsi e Rimorsi a Caserta 28+/35
Attesa per la pizza un po’ eccessiva, ma a tavoli tutti occupati sia fuori che dentro. Davvero di buon tenore l’impasto e sicuramente godibile; deficita nel topping, per il quale la distribuzione dei vari ingredienti avrebbe potuto essere migliore. Una delle migliori per quanto concerne la carta di vini e birre.
Pizza: 15.5/20
Servizio: 8/10
Carta di vini e birre: 5-/5
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4. Pizzeria Pepe in Grani di Franco Pepe a Caiazzo 27/35
Impasto molto buono, ma la cottura nel mio caso non è stata adeguata, così come non omogenea è risultata la disposizione del fior di latte e del pomodoro sul disco (si noti come, percorrendo la circonferenza della pizza, pochissime e ristrette sono le zone nelle quali il pomodoro non scavalca la “linea di confine”, andando ad infrangersi sul cornicione). Ferma restando la qualità della materia di partenza di valore assoluto, faccio una mia considerazione: quella foglia di basilico, enorme, quale utilità possiede ? Non è funzionale sotto il profilo palatale ed esteticamente non è che poi sia così gradevole.
Davvero ottimi il servizio ed il concept, i migliori in assoluto da fare invidia a tanti stellati. Inoltre,evviva, è possibile anche prenotare.
Pizza: 13.5/20
Servizio: 9/10
Carta di vini e birre: 4.5/5
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5. Casa Vitiello di Ciccio Vitiello a Tuoro 26.5/35
La base era buona, tuttavia stesa non proprio a dovere. L’opulenza è cosa bella, ma qui il topping era davvero troppo abbondante. Qualche difetto di cottura, ma nel complesso godibile. I camerieri molto ricettivi e la simpatia della signora ad attendere valgono un buon 8 alla voce “Servizio”.
Pizza: 15/20
Servizio: 8/10
Carta di vini e birre: 3.5/5
Buono il servizio: personale molto cordiale. Cottura non propriamente ineccepibile della pizza, oltretutto gommosa (il cornicione non rispondeva elasticamente alla compressione). Fior di latte e pomodoro non erano cotti a dovere. Un vero peccato, sia per la qualità delle materie prime che per quella dell’impasto.
Pizza: 13.5/20
Servizio: 8.5/10
Carta di vini e birre: 4.5/5
C’ero stato qualche tempo fa: questa volta il disco di pasta era caratterizzato da una notevole gommosità e, in generale, la cottura non è stata delle migliori (aspetto già evidenziato la scorsa volta). Il fior di latte, ad esempio, in molti punti non si era cotto. Molte le potenzialità, poca l’attenzione.
Pizza: 12.5/20
Servizio: 7/10
Carta di vini e birre: 4/5
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8. Pizzeria 2.0 Carlo Sammarco ad Aversa 23+/35
Credo Sammarco possa fare meglio di così. Ho fatto fatica a digerire la pizza, arrivata al tavolo già gommosa, ed il cornicione in alcuni punti all’interno era crudo. Il pomodoro aveva una acidità leggermente troppo pronunciata. Nulla da dire su fior di latte ed olio: buoni.
Pizza: 12.5/20
Servizio: 7/10
Carta di vini e birre: 4-/5
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9. Colorito con Valerio Vuolo a Caserta 23/35
Impasto ben lievitato, discreta la sua stesura. Il fior di latte avrebbe potuto essere distribuito in maniera migliore, così come la cottura in forno avrebbe dovuto essere maggiormente prolungata. Buoni il servizio di sala e le scelte tra vino e birra.
Pizza: 11.5/20
Servizio: 7.5/10
Carta di vini e birre: 4/5
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10. Antica Osteria Pepe a Caiazzo 22.5/35
Discreti l’accoglienza ed il servizio in toto. Sulla pizza, evidenti sono sia l’eccesso d’olio, che la freschezza del latticino. Cottura perfettibile: il biscottato era lì in agguato e si è, difatti, palesato anche al morso. Pomodoro troppo acido.
Pizza: 11.5/20
Servizio: 7/10
Carta di vini e birre: 4/5
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11. Il Boccon Divino a Dragoni 22.5/35
La pizza parla chiaro: i quattro elementi del topping erano distribuiti irregolarmente, l’impasto è migliorabile in termini di fragranza e resa palatale, ferma restando una discreta cottura. Sottolineo la cortesia del servizio, davvero buono.
Pizza: 11/20
Servizio: 8/20
Carta di vini e birre: 3.5/5
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12. Capatosta a Recale 19.5/35
I problemi di maturazione dell’impasto sono purtroppo palesi, ed a questo si aggiunga il fatto che la pizza risultava cruda in molti punti e che il topping non si era cotto a dovere. Nei pressi della “linea di confine”, vi era anche un eccesso d’olio.
Pizza: 9.5/20
Servizio: 7/10
Carta di vini e birre: 3/5
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13. Libro’s di Valentino Libro ad Aversa 14.5/35
All’entrata non c’era nessuno ad accogliermi. Ero solo. Chiedo al cameriere di farmi accomodare: mi dice di aspettare, ma il minuto successivo fa sedere una coppia all’esterno. Poco dopo, tornando alla cassa, un’altra coppia gli chiede di sedersi e, mentre lui sta già per indicare loro dove, prorompo facendogli notare la poca serietà del suo comportamento Pizza comunque poco lievitata e, per quanto mi riguarda, poco digeribile.
Pizza: 11/20
Servizio: 0/10
Carta di vini e birre: 3.5/5
46 Commenti
I commenti sono chiusi.
La Locanda dei Borboni a San Leucio ? Provata ? Speravo di trovarla qui tra le tue ispezioni :)
Fossi stato un pizzaiolo mi sarei vergognato di far uscire la 7 e la 12…..ma tanto basta un buon addetto stampa, un consulente di non so cosa e un simpatico copricapo a far dimenticare il resto.Poi non ho ragione io che il mondo pizza sta pigliando una brutta tangente.Su 12 pizze piu della metà erano mediocri, con evidenti problemi di cottura e condimento, compresa quella di mostri sacri…..Mi compiaccio invece per Andrea, sempre più bravo nello scrivere, seppur a rischio pancia con tutte ste pizze.Aumenta il moto……capisci a me ;-)
Mi permetto di suggerire una visita anche da Nonsoke a San Felice a Cancello. Non è male e merita di crescere! :-)
Sono un lettore molto scettico dei food blog, nel senso che, con il tempo, mi fido sempre meno dei post che vi leggo. Ma, dopo la prima recensione anonima sul lungomare di Napoli, trovo interessante questa seconda. E, con tutti i limiti che derivano da una sola lettura, seppure attenta, la “sento” sincera e onesta.
In un post si parlò di credibilità come valore fondamentale per chi scrive rivolgendosi non a uno qualunque ma al pubblico.
L’anonimato, per chi recensisce, è una delle condizione che contribuisce alla costruzione della credibilità. Ma, attenzione, non è che mettendosi una maschera si fa, automaticamente, una buona recensione. C’è da dire che, con il tempo, è difficile rimanere anonimi e allora anche gli accorgimenti accennati dal post possono essere utili. Penso che il metodo vada esteso ai ristoranti ed alla recensione dei vini, prediligendo delle degustazioni alla cieca nel caso dei vini.
La credibilità si accresce quando si sta dalla parte dei clienti, dei consumatori. E’ una rivoluzione copernicana per i food blog ma mi sembra che il metodo delle recensioni anonime per le pizzerie sia la strada giusta.
Per niente d’accordo con la classifica delle pizzerie. Le migliori stanno quasi tutte sotto. Sta cosa mi puzza un po. In ogni caso mettere delle pizze praticamente bruciate( guardare foto) e “crude” ai primi posti e per giunta veramente condite malissimo, mi fa pensare che o non abbiamo le capacità per giudicare o sono giudizi pilotati, come spesso accade.
Caro Roberto, le pizzerie da ispezionare sono state scelte in base a segnalazioni passate e recenti. Grazie per la tua di segnalazione!
Marco, ti voglio davvero bene e sono felice che il mio lavoro ti sia piaciuto. Sono anche d’accordo con le tue considerazioni: meno live su Facebook, più live dietro il bancone. P.S. Sarà fatto :P
Alessandro, grazie anche qui per la segnalazione!
Luca, sei davvero gentilissimo: non ti nascondo che, in alcuni casi, passare inosservato non è stato per nulla semplice. Per farlo, ho adottato vari accorgimenti che, tuttavia, non posso qui rivelare. :P
Buona giornata a tutti! :)
Salve, da come ho letto siete andati da pizzerie con nomi molto ma molto conosciuti nulla di nuovo,credo che veramente ci sono pizzerie che dovreste scoprire. Tipo a Calvi risorta c’è una pizzeria di nome Olio Basilico che fanno un lavoro spettacolare, poi un’altra a Capua che non ricordo il nome,comunque vale la pena andarci …grazie mille
quindi leggete ciò che vi commentiamo? o avete un “orecchio” sul territorio? io ne dubito perché ciò che nello scorso post vi è stato suggerito non è stato preso in considerazione.
Il porticato?
consiglio una visita alla pizzeria “la vigna” sita in san potito sannitico. Ottime materie prime e pizza che a mio parere può entrare in questa classifica.
Mi scusi Andrea, con quale metodo, dovendo rimanere Lei anonimo, ha verificato la qualità dei prodotti che, poi, ha dovuto mangiare ?
E, quando farà un altro tour, fotografi anche il piatto dopo aver mangiato, così vediamo anche altre cose
bellissima recensione, lei è un portento, soprattutto perchè riesce ad essere nello stesso giorno alle ore 19:35 a caiazzo, alle 2:23alla cassa di un’altra pizzeria a Caiazzo ed alle 21.33 alla cassa di un’altra pizzeria ad Alvignano! ma non le faranno male tutte queste pizze????!!! PUAHHAUHAUHAUAUAHA…
Gentile Luca, l’anonimato è sicuramente una precondizione ma ribadisco quello che è un mio convincimento sempre più profondo. Nei ristoranti di alto profilo non c’è differenza tra un cliente normale e quelli conosciuti, basta prenotare sotto falso nome e presentarsi senza preavviso per creare le stesse condizioni dei clienti.
Paradossalmente, lo stesso vale anche per le trattorie dove alla fine il menu è sempre quello.
C’è molta differenza invece nella fascia di mezzo dei ristoranti e , soprattutto, nei post pop come le pizzerie e le paninoteche. Qui conta molto ad esempio la diversità di trattamento e l’occhio di riguardo al momento in cui si sforna la pizza che è un prodotto artigianale, una sempre diversa dall’altra. Queste classifiche non hanno valore assoluto per questo, pensiamo che siano solo degli indicatori e un monito per chi deve scrivere. Stare sempre dalla parte del lettore e non del ristoratore e del pizzaiolo, perché è vero che i giornalisti non riempono le sale, ma è anche vero che pizzaioli e ristoratori non fanno numeri appetibili a un media di una certa dimensione:-)
Quanto ai vini la degustazione alla cieca è fondamentale per la valutazione finale.
Per questo articolo come per il precedente, che parlava di pizza a Caserta, ci tengo a sottolineare da Casertano DOC mangiatore e tifoso della pizza che manca la miglior pizzeria della zona (Il Solito Posto). il Mastro pizzaiolo di codesta pizzeria ha insegnato il lavoro a parecchi dei citati. Credendo poco in queste classifiche ed egoisticamente ragionando forse e meglio perché per la fila che si trova in questa pizzeria, che ha parecchie volte dovuto ampliare, se se ne scrive la stessa aumenta e quindi quando vado mi tocca aspettare :) . Scherzo ma comunque come mi è capitato più volte dire per il vino mettete il naso nel bicchiere qui mettete la lingua nel piatto usatela per degustare e non solo per parlare di argomenti che meriterebbero altre attenzioni (con coltello e forchetta). Dimenticavo complimenti a Ciccio e Francesco che mi pregio di avere come Amici!
Mi associo a questo commento, comincio a pensare che Luciano Pignataro abbia qualche problema personale con questa pizzeria. Non prenderò sul serio nessuna di queste classifiche se continueranno ad escludere “il solito posto”.
Che delusione..su alcuni nomi ci contavo proprio.
Grazie Salvatore, grazie Renando. Diciamo che in queste classifiche, loro non mi vogliono ed io non ci voglio entrare. Già nella classifica precedente 3 persone contestavano la mia assenza e considerando il numero dei commenti (quasi tutti in disaccordo con la classifica) è una bella percentuale. Non me ne voglia il sig. Docimo, sicuramente qualcuno merita di stare nella classifica, (anche grazie a me) ma ce ne sono alcuni che non meritano di stare nemmeno nelle ultime 13 pizzerie della provincia di Caserta, mentre ce ne sono altre che meriterebbero di starci (e non parlo di me). Sig. Docimo, le garantisco che il mio parere è totalmente disinteressato, (preferisco la voce del popolo alle classifiche o ai “riflettori”) penso di essere titolato almeno quanto lei a giudicare una pizza ben fatta. Alcuni suoi giudizi sono delle vere e proprie bocciature (cruda, pesante, pomodoro acre, ecc.) e meno male che sono le migliori 13 pizzerie della provincia di Caserta, e quelle che sono fuori classifica, secondo lei, farebbero bene chiudere? Le potrò sembrare polemico, ma ho 55 anni, e per citare una frase frequente nei film “sono troppo vecchio per queste str….te”. Il mondo della pizza è diventato un palcoscenico, dove regna il divismo, l’egocentrismo, l’arroganza, la presunzione e tanta prosopopea. La mia vera soddisfazione non sono le classifiche o l’essere citato da giornalisti o blogger ma è quando un cliente mangiando una pizza con i gamberi, riconosce i gamberi rossi di Mazara del vallo, (da vero intenditore) senza essere condizionato da un romanzato e interminabile menù, quando un cliente intollerante al lievito o che soffre di reflusso gastrico va a dormire senza problemi. Ne avrei ancora tanti di argomenti ma sarei troppo lungo
Grazie a Mario, Giacomo e Salvatore per le segnalazioni. E grazie anche a Fortuna: sì, quella sera avevo lo stomaco di kryptonite. :P A parte gli scherzi, un amico mi ha dato una mano. :)
Bruno, il suo commento non mi è del tutto chiaro. Lei, per capire se un pomodoro è buono, deve per forza conoscerne l’azienda che lo produce? Il piatto, dopo aver mangiato, è sempre vuoto! :)
Ottimo Ottimo Ottimo Lavoro. Ci Vuole Coraggio Nel Fare Quello Che Ha Fatto Andrea E L’Approccio Asetticamente Scientifico Dimostra Serietà E Passione, Chi Non Capisce La Competenza Di Andrea Docimo Davvero Merita Di Leggere Ben Altro.
KeepItUp
Grazie mille, Ugo :-) Sei davvero gentilissimo!
Per avere un quadro più completo dovreste andare ad assaggiare la pizza di spezzapizza a parete secondo me la migliore di tutte
@ fortuna
“19:35 a caiazzo, alle 2:23alla cassa di un’altra pizzeria a Caiazzo ed alle 21.33 alla cassa di un’altra pizzeria ad Alvignano!”
A Caiazzo paga alle 19,35 poi si reca dalla seconda di Caiazzo e paga alle 20:23(non alle 2:23), dopo quasi un’ora. Poi fa 15 minuti di auto e va ad Alvignano dove paga alle 21:33. E’ possibile con i tempi. Pensando, poi, che si tratta di degustazione, e non di una pizzata tra amici, è probabile che non abbia mangiato interamente le pizze: basta uno spicchio per degustarle e senza trattenersi molto in pizzeria.
@ Bruno Mercurio
“Mi scusi Andrea, con quale metodo, dovendo rimanere Lei anonimo, ha verificato la qualità dei prodotti che, poi, ha dovuto mangiare ?”
Bruno, non è chiaro il commento: in che senso l’anonimato può essere di ostacolo alla valutazione della qualità degli ingredienti?
“E, quando farà un altro tour, fotografi anche il piatto dopo aver mangiato, così vediamo anche altre cose”
Non ho capito bene ma mi aggancio al tuo commento per dire che altre foto, della sezione del cornicione e del fondo del disco, sarebbero utili per valutare meglio. Ma su 13 pizze diventa, forse, difficoltoso.
@ Salvatore, Giacomo e Robero
chiedono che vengano visitate altre pizzerie meno conosciute, meno famose. Io penso che la richiesta sia legittima perché si parla sempre delle solite pizzerie mentre sono molto di più quelle che fanno delle buone o ottime pizze tra le migliaia delle province campane. Ma, in questa prima fase delle recensioni anonime, è stato interessante partire proprio dalle più recensite per fare un confronto.
Per concludere condivido le valutazioni di Marco Contursi e Paola. E’ chiaro che questa iniziativa del blog possa creare qualche malcontento ma è pur vero che può accrescere la credibilità.
Luca, è proprio come dici: Pepe in Grani e Antica Osteria Pepe sono vicinissime; ho parcheggiato l’auto e sono andato a piedi in entrambe. Nelle pizzerie Antica Osteria Pepe e Élite (raggiunta con l’auto) ho diviso la margherita con il mio amico: metà pizza è già più che indicativa. Le foto con i particolari delle pizze le ho, ma sarebbe stato difficile inserirle.
gentile sig. Luca, voglio immaginare che lei stia facendo dello spirito e che i Lettori non si sentano offesi…
per cui (a parte il typing mistake) scritto 2:23 invece di 20:23, mi perdonino i Lettori intelligenti e sagaci, vuole dire che il “degustologo” si reca nella prima pizzeria per recensire “prezzo, forma e qualità” un ora dopo sta già pagando nell’altra ed ancora un ora dopo sta pagando nell’altra a 10 km di distanza…ma ci può stare che???? in alcune pizzerie ci sono magari stati “solo i suoi amici”, hanno mangiato “tutta” la pizza poi si sono riuniti nella loro cameretta e mentre giocavano a ps3, hanno ben pensato di dettare le leggi del mangiarbenepizzanellaprovinciadicaserta, punto. Inoltre l’articolo dichiarava esplicitamente che era in quei posti in forma “anonima”: “Ci tengo a specificare che, come potrete osservare in vari scontrini, in molte pizzerie sono stato con amici. In tal modo, sono riuscito a passare inosservato nella totalità delle stesse”.
desunto: nonsonopernientedaccordoullevostreclassifichediqualsiasigenereetipo.
cordialità
Cara Fortuna, il “degustologo” non ha mai giocato alla PS3. Mentre le persone come lei ci giocavano, il qui presente impiegava il proprio tempo studiando, leggendo e facendo i fatti suoi. Si palesi su Facebook, invece di parlare qui nell’anonimato più totale. Se vuole chiamo a testimoniare l’amico che con me è arrivato esausto a fine serata. Per quanto concerne le modalità di visita: in alcune i pizzaioli mi conoscevano e, per non destare il benché minimo, ho chiesto ad alcuni amici di accompagnarmi. Meglio andare da solo ed essere poi tacciato di favoritismi di sorta? No, e sfido qualunque pizzaiolo a dire di avermi visto. Non ci trovo nulla di male, anzi.
Concludo: mi dispiace tanto per lei, davvero, ma fa parte della categoria di persone che aprono la bocca solo per darle fiato, senza collegare il cervello. Quella che gioca alla Playstation, tra noi, mi sa che è proprio lei. Saluti
Ahahahahahah…..mi chiedo dove siano le vostre competenze in campo culinario e chi possa riconoscerLa tanta è la sua fama!
Io non ho bisogno di dirle chi sono e come passo il mio tempo libero (di solito mi gratto l’ombelico) piuttosto Voi dovete dimostrare ai vostri lettori chi siete, cosa fate e soprattutto come vi mantenete!
Sì, vabbè, cara Fortuna, le sue affermazioni sono zeppe di risentimento e fatte tanto per farle. Come diciamo a Napoli, a lavare l’asino, si perdono acqua e sapone. :) Buona grattata serale, allora, donna misteriosa. C U soon!
@ Fortuna, avevo capito che si trattava di un banale errore di battitura ma l’ho corretto non per denigrarti ma perché gli orari sono importanti per capire se, in questo post, si sono raccontate balle. Valutiamo, semplicemente, in modo diverso, dei fatti oggettivi. Io penso che sia possibile.
Detto questo, voglio riprendere il discorso dello scetticismo e della credibilità fatto nei miei commenti per dire: quanto durerà questa nuova iniziativa? Immaginate le lamentele dei pizzaioli?
Caro Luca, ovviamente la cosa perdurerà anche in futuro. I pizzaioli dovrebbero semplicemente accettare che a volte si può sbagliare: la comprensione dell’errore è il primo passo per migliorare. Qui nessuno scrive per cattiveria, ma anzi lo si fa per passione e per informare i lettori.
Beh. Una cosa ci accomuna: l anonimato, ed anche io come voi lo faccio per non essere di parte… Il mio monito va a voi che dissertate seduti dietro la vostra scrivania eburnea senza rispetto per chi la mattina alza una saracinesca, organizza una cucina, il personale combatte con clienti saccenti, personale svogliato, contro le tasse e lo stato. Sgomitando in questa terra arida per portare la pagnotta a casa, ovviamente sempre col sorriso sulle labbra (avessa veni’ qualche giornalista e ti vede con lo sguardo incupito…) perche non fate un articolo dopo aver passato una settimana assieme ad un pizzaiolo davanti al forno a 100 gradi..d’ estate.. Forse i vostri punti di vista cambierebbero diametralmente…oppure no…sapete che vi dico: e tenite due dadi? E faciteve nu poc e bror…Cit.
Cordialità.
andate ad assaggiare la pizza da mammà a maddaloni e mi direte ca va it pers ciao a tutti in particolare pignataro.
No tesoro, non ci accomuna l’anonimato. Noi ci mettiamo la faccia quando scriviamo mentre tu no. Ma siamo in grado di farti esprimere anche le tue opinioni in questo modo anche se sappiamo chi sei grazie all’Ip che registra WordPress.
Baci
Ne deve fare di strada il mondo dei pizzaioli su cui sono stati accesi riflettori mediatici fin troppo acceccanti….
Andrea Docimo non è uno specializzato ma ha sicuramente la competenza di quanti vanno alle inaugurazioni invitati e scrivono quanto è bella Madama la marchesa. Ma fosse pure l’ultimo dei clienti, esprime una opinione ed è compito di chi ha un esercizio di non condividerla, di criticarla, ma di rispettarla.
Di competenza ne ha molta di più della media dei commentatori di TripdAdvisor
Chi lo attacca con motivi pretestuosi o, peggio ancora, lo insulta apostrofandolo in mille modi solo perché non è primo in classica, mi riferisco a incredibili reazioni infantili e volgari a cui abbiamo assistito, insulta se stesso ed esprime la propria debolezza culturale e psicologica.
Non ci sono tutte le pizzerie? Bene, ce ne saranno altre la prossima volta.
Queste reazioni, non di lettori che hanno apprezzato ma di pizzaioli scontenti, la dicono lunga anche su un altro aspetto: che le recensioni anonime sono molto più scomode di quelle pilotate da uffici stampa e consulenti media e social media. Vero?
A voi lettori e clienti non vi rassicura di più una recensione fatta da uno come voi, che fa la fila, non ha occhi di riguardo e paga? Penso proprio di si. Ed è per voi che mettiamo a disposizione questo sito.
Ma vi immaginate un ristorante come Cracco che sbrocca perché non è primo nella 50Best?
Eh si, ce n’è di strada da fare. Ma proprio questa consapevolezza ci spinge ad andare avanti. E il problema non sarà Andrea Docimo, perché sono pronti a scendere in campo altri cinque, dieci, venti persone come lui, competenti, che pagano e scrivono. E siccome non siamo contro o a favore di nessuno, chi lavora bene ha solo da guadagnare da una critica indipendente.
Alè
Personalmente sia questo blog che tripadvisor hanno la stessa valenza sono da prendere come “remember” (personalmente in entrambi ho trovato quasi la stessa percentuale, non molto alta, di consigli azzeccati) ma il naso nel bicchiere e la testa nel piatto bisogna sempre metterla, e soprattutto bisogna pagare, come ha fatto il nostro amico Andrea, nel rispetto di chi lavora e dopo si ha diritto anche di commentare.
Prova la casa dei pazzi… Servizio e sala forse lasciano a desiderare…ma la pizza è davvero saporita… Ti consiglio anche la loggetta in via Colombo…
Mi permetto di suggerirti Antonio Ferraiuolo a San Marco
mi voglio orientare con le foto e voglio trovare un difetto ad ogni pizza della classifica:
1.cottura anomala con mozzarella troppo bruciata
2.foglie di basilico troppo grandi.una delle più invitanti.
3.ingredienti ammucchiati
4.foglia di basilico che sembra un ventaglio.una delle più invitanti.
5.troppo cotta
6.impasto anemico
7.orrenda.da ultimo posto.
8.bolle di cornicione crude
9.impasto secco
10.troppo sugo
11.disomogeneità ingredienti
12.fiumi di olio
13.sugo essiccato
Mi dispiace essere apparso criptico e mi dispiacerebbe apparire polemico. Chiarisco, quindi, di non aver fatto accenno alcuno alle marche o ai produttori; ho solo pensato che un occhio alla qualità dei prodotti andrebbe dedicato ed escludo che quest’ultima possa essere riconosciuta al gusto. Per intenderci (a titolo di esempio), sarebbe interessante sapere anche se i prodotti usati abbiamo o meno conservanti. Quanto alla fotografia del piatto dopo aver mangiato, è quella che faccio agli altri avventori, con i miei occhi, quando entro in pizzeria; ho creduto che fosse una buona abitudine, ma è evidente come essa non sia condivisa, pur raccontando, un piatto vuoto, semivuoto o quasi pieno, molto di più della foto della pizza che aveva alloggiato lì in precedenza.
Scusa ma al “Solito Posto” nn sei passato? Peccato!!!!!! Mi spiace x gli altri :D ma è Lui il migliore! (I Masaniello nasce lì dentro…) Provare x credere! :)
Quasi 30.000 click in solo 3 giorni. Che interpretazione dare del grande interesse dei lettori?
Se proprio si volesse fare un confronto con Napoli … occorrerebbe eliminare quell’articolo sul lungomare ….e rifarne un’altro sulle pizzerie A Napoli …. e non al lungomare ..che …a mio parere non è proprio un esempio di “eccellenze” ….
Complimenti ai pizzaioli di Caserta ,alcuni.
Però.. prima di poter partecipare a qualche gioco ….secondo me … occorrerebbe “formare” un bel po di altri giocatori mi sà..
Bhe che dire un plauso a “Colorito” un giovane pizzaoiolo e un ottima scuola di provenienza sicuramente l’anno prossimo avra’ scalato molte posizioni
Luciano come ti dissi l’altra volta solo tu puoi fermare tutto questo …le foto che pubblicano sembrano perfette si direbbe quasi ritoccate al computer …poi li vai a sondare ed esce questo …un poco come Valeria Marini al Grande Fratello! …senza trucco sembra un’altra.
Meditate gente …meditate.
Invito a provare la pizza da La Luna Rossa di Bellona,provare per credere…
Mi congratulo con Luciano Pignataro. E ho sorriso nel constatare che le mie personali recensioni rilasciate su Tripadvisor abbiano premiato le pizzerie che occupano le prime 5 posizioni secondo Big Luciano !! Vuol dire che, da sommelier e da buon napoletano, sto iniziando a capirci qualcosa anche di pizza !! Sono assolutamente d’accordo sul fatto che Ciccio Vitiello occupi solo la quinta posizione poiché, a mio avviso, dovrebbe imparare ancora qualcosina non solo su come gestire gli impasti ottenuti da farine diverse (a mio modesto parere non tutte le farine sono gestibili egregiamente per ottenere una pastella di qualità !!) ma anche su come gestire le prenotazioni e i coperti (considerando la mole di clienti sarebbe meglio non permettere la prenotazione nel week end come del resto fanno tutte le grandi pizzerie di Napoli e non solo; inoltre ti mettono troppo fretta nel mandarti via). L’unica cosa su cui non la penso uguale a Luciano è il posizionamento di Pepe in Grani: meriterebbe almeno il secondo posto se non addirittura la cima !! Però, come sempre affermo, le classifiche trovano riscontro solo ed unicamente su valori soggettivi (gusti ed aspettative personali). Un caro saluto a Luciano Pignataro !!
Ne ho provate tante, per Napoli e dintorni ,ma la pizza come la fà i Masanielli di Francesco Martucci per me è la migliore sotto tutti i punti di vista dalla cottura alla digeribilità.Top