Pendino 2009 Fiano Campania igt Colli di Castelfranci
Quando si gira per i locali nati negli anni ‘90 ci sono sempre belle sorprese perché a quell’epoca si poteva investire bene in cantina e questo patrimonio si è poi potuto mantenere anno dopo anno. Così accade al Buco di Sorrento, il locale di Peppe Aversa che ha dato una buona e decisiva accelerata verso la modernizzazione della cucina sorrentina, ecco spuntare improvvisa un vecchio Fiano, parliamo del Pendino 2009, il base dei Colli di Castelfranci che difficilmente poteva, e può, costare più di otto euro franco cantina.
Ecco, il divertimento sarebbe mettere alla cieca in degustazione questo vino popolare tra blasonati e costosi bianchi italiani e d’Oltralpe della stessa annata e poter poi godere del suo piazzamento.
Perché, ve lo assicuriamo, è stata incredibile l’evoluzione del Fiano di Avellino coltivato in queste colline irpine, tra le più alte dell’areale, da una azienda che si è sempre distinta sin dalla prima vendemmia per la produzione di bianchi di alta qualità e che non hanno mai deluso con il passare degli anni.
Anche questo 2009, con le sue note sulfuree e fumé, di cedro, di zafferano, macchia mediterraneo, si presenta come tanti suoi coetanei giovane e pimpante all’appuntamento dello stappo. Una scelta che, a conti fatti, avrebbe potuto essere rimandante ancora per un bel po’ vista la freschezza al palato, l’acidità pimpante, la capacità di trasmettere energia e benessere durante il pranzo. Un vino da abbinamento, senza dubbio, ma anche da godere in assoluto, centellinando il bicchiere senza fretta. Una delle tante magie del Fiano di Avellino regalate agli appassionati che, come noi, adorano i vini bianchi. Il mio consiglio è sempre lo stesso: comprate, conservate e stappate dopo dieci anni.
Sede a Castelfranci. www. collidicastelfranci.com Contrada Braudano. Tel. 0827 72392