Un Negroamaro intramontabile: il Cappello di Prete 2013 è tornato… dell’azienda Candido
![Alessandro Candido](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/Alessandro-Candido.jpg)
Alessandro Candido
Decido di riunire un gruppo di appassionati come me per sentirci alcune etichette e porle al loro giudizio. Fra cui l’annata 2013 di Cappello di Prete. Beh… nasconderlo sarebbe da stupidi, ormai sono andato oltre i cinquanta di età e quando giravo fra i tavoli come cameriere erano pochi i vini di qualità che si potevano proporre e, il Cappello di Prete era una di quelle, quindi mi è rimasta nel cuore… e poi ero sommelier di primo pelo (primi anni ottanta) con la voglia di mettere in atto le nozioni acquisite.
![Candido - Prospetto Cantina San Donaci](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/Candido-Prospetto-Cantina-San-Donaci.jpg)
Candido – Prospetto Cantina San Donaci
Questo vino, ha sempre avuto e mantenuto negli anni un cliché di vino legato alla tradizione, dove il vitigno Negroamaro si esprimeva sempre alla grande. E poi è sempre stato un vino sincero e schietto che non voleva stupire ma accompagnare sommessamente tutto un pasto con la sua veste di salentino verace.
![Candido - Ingresso Cantina San Donaci](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/Candido-Ingresso-Cantina-San-Donaci.jpg)
Candido – Ingresso Cantina San Donaci
Poi, la lettura del bicchiere di annate precedenti, mi davano altre indicazione contrarie alle precedenti, ma, con la 2013 mi sembra che siamo tornati al passato.
![Candido - barrique room](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/Candido-barrique-room.jpg)
Candido – barrique room
![Old barrique room](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/Old-barrique-room.jpg)
Old barrique room
Il vino è prodotto da Candido, una famiglia storica salentina, che non ha bisogno di molte presentazioni: produce vino dai primi del novecento, e da sempre orientati a fare qualità.
![Cappello di Prete 2013](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/Cappello-di-Prete-2013.jpg)
Cappello di Prete 2013
La degustazione:
Nel bicchiere il Negroamaro è netto e si mostra subito con le note resinose e piccoli frutti rossi come il ribes poco maturo e bacche selvatiche, il tutto su fondo di leggerissima tostatura di caffè. E poi i profumi sono molto intesi e riescono ad allungarsi con le classiche nuance di cuoio dolce, balsami, macchia mediterranea e sbuffi di incenso. Mi stupisce soprattutto la nota floreale netta dove si riconosce una rosa rossa: ma sono ancora aggrovigliate fra di loro. Sicuramente hanno bisogno di ancora un pò di tempo per dare il meglio.
Al palato la nota balsamica sostiene e mitiga la notevole spalla acida e dei tannini setosi ma vivi, con un frutto ancora integro che lo rende succoso e piacevolmente morbido. Buona la sapidità e il finale succulento ed elegante.
Tutta la cucina fra primi e secondi ne godrebbe di questo vino a partire da un succulento piatto di Ciceri e Tria o il ragu di pezzetti di cavallo con il sugo.
Punteggio: 85/100
![Ragu cavallo](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/Ragu-cavallo-stecche-copia.jpg)
Ragu cavallo
![Candido vigneto](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/09/Candido-vigneto-1.jpg)
Candido vigneto
Cappello di Prete Rosso Salento Igp 2013
Fermentazione: Inox
Affinamento: Barrique
Costo in enoteca da 12 a 14 euro
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
Bravo Andrea, come sempre. Anche per me il Cappello del Prete è uno dei migliori Negroamaro in assoluto. E poi se andiamo a scorrere il palmarés aziendale troviamo una gamma insuperabile.
Io un punteggio di 85/100….solitamente lo do ad un Pinot Grigio Igt delle Venezie…prodotto a decine di migliaia di bottiglie…
Grazie Andrea…