Natì 2010 Coda di Volpe Pompeiano igt |Voto 86/100
Uva: coda di volpe
Fascia di Prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5. Naso 23/30. Palato 26/30. Non Omologazione 32/30
Non finiremo mai di spingere questo vitigno, il cugino bianco del Piedirosso. Il primo motivo è nel fatto che si tratta di un bianco non conosciuto a livello di massa e dunque privo di forzature e speculazioni che invece possiamo trovare in vitigni di maggiore successo. In poche parole, chi propone Coda di Volpe è sempre un produttore intimamente legato al territorio e per questo motivo un indirizzo sicuro per il consumatore.
L’interpretazione del Coda di Sorrentino ci è piaciuta moltissimo. Meno nervosa e scattante di quella di Vadiaperti ma anche meno fruttata della versione di Fattoria la rivolta, giusto per citare le nostre preferite. Il Natì si colloca al centro tra le due, esprime sicuramente buoni sentori di frutta al naso , ma in bocca disvela il territorio nero sabbioso vulcanico con l’assoluta secchezza, la sapidità e persino una gradevole nota amara ripulente.
Il sorso è lungo, pieno, al palato sicuramente molto più entusiasmante che al naso come sempre succede per questo bel vitigno. Un bianco operaio, da usare per sgrassare fritture, minestre con i legumi, preparazioni di pesce non troppo elaborate.
Un bianco da agricoltura biologica certificata nella spettacolare area del Vesuvio: da non perdere per i vostri tempi di Quaresima.
BOSCOTRECASE Via Casciello, 5 Tel.081.8584963 www.sorrentinovini.com Enologa Benny Sorrentino Ettari: 25 di proprietà. Bottiglie prodotte: 230.000. Vitigni:aglianico, piedirosso, coda di volpe, falanghina
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Molto molto molto d’accordo
cosa centra questo vino con il coda di volpe vadiaperti o con il coda di volpe di fattoria la rivolta ,o con tutti i coda di volpe della campania ,questo vino è stato ottenuto in purezza dal vitigno autoctono denominato caprettone
Leggo dalla controetichetta del Natì Coda di Volpe Igt Pompeiano 2010:
Vino bianco ottenuto da uve vinificate in purezza del vitigno coda di volpe localmente denominato caprettone.
Ecco cosa c’entra