Montebello 2011 l’ultimo nato a Badia a Coltibuono- Nove i vitigni del chiantigiano che lo compongono
di Marina Alaimo
Parto dal vino, dall’ultimo nato a Badia a Coltibuono in terra di Chianti, per raccontare i due giorni incantevoli vissuti qui tra vigneti, buon vino, corsi di cucina e l’abbazia. Il vino è Montebello 2011, prima etichetta in commercio che riassume il progetto di raccontare il territorio del Chianti con tutti i suoi vitigni storici. Sono nove ed insieme sanno fare squadra e stare in armonia.
Questa prima uscita riassume un lungo lavoro di ricerca mirato a recuperare e reimpiantare le nove varietà perché a Badia a Coltibuono viene dato il giusto valore alla storia, del resto l’ abbazia ha più di mille anni e la familgia De Medici – Stucchi Prinetti, a sua volta, ha scritto molte pagine di racconti importanti. Mammolo partecipa principalmente ai profumi; Ciliegiolo oltre ad essere noto per l’apporto di colore aggiunge anche piacevoli note aromatiche e acidità; Pugnitello , una spiccata personalità con buona struttura e colore; Colorino, apporta colore e contribuisce a tenere a bada il grado alcolico; Sanforte il nome sta per Sangiovese forte, vigoroso, offre struttura e acidità; Malvasia Nera, più restio nella produzione contribuisce quindi alla struttura e al colore; Canaiolo aggiunge freschezza e corpo; Fogliatonda sostiene il vino con la sua bella nota acida , quindi contribuisce alla spina dorsale ideale per il lungo invecchiamento; il Sangioveto partecipa al contrario e diventa un complementare offrendosi come supporto alle altre varietà, e lo fa ben volentieri senza manìe da protagonista.
Insieme si comportano più da componenti di un gruppo musicale che da squadra di sportivi. Hanno tempi slow nel condurre la piena intesa che si compie con discrezione, afferrando il senso intimo di essere voce, canto della terra articolato tra i diversi toni, colori e vibrazioni.
Il vino è stato sorseggiato durante il pranzo preparato dai partecipanti al corso di cucina condotto dalla bravissima Benedetta Vitali, fondatrice del ristorante Il Cibreo insieme a Fabio Picchi e poi dello Zibibbo. Benedetta raccoglie una eredità di grande spessore in quanto i corsi di cucina sono stati avviati tempo fa Lorenza De Medici, la padrona di casa, divenuta negli anni 80 una star della cucina italiana negli Stati Uniti ed in Australia dove è ancora molto celebre.
Chi viene qui rimane folgorato dalla fascino del luogo, dalla calda accoglienza che si consolida nella bellissima cucina tra chiacchiere ed insegnamenti di Benedetta sulle ricette toscane. Si scherza, si parla tanto, si ride spesso e nello stesso tempo si impara a fare la pasta all’uovo, gli gnocchi, la polenta, il peposo, l’anatra in cassuola e dal suo sugo si condiscono le tagliatelle fatte a mano e accompagnate sapientemente a tavola dal Montebello 2011.
L’antico acquaio del 1.100, il lavabo monolitico appartenuto e utilizzato dai monaci dell’abbazia, ci ricorda il privilegio dell’essere in un posto come questo. Le lunghe passeggiate nel bosco aiutano poi a smaltire le calorie accumulate a tavola. Basta mettere il piede fuori dal grande portone del cortile per immergersi nella natura che circonda Badia a Coltibuono, l’elemento che domina il paesaggio rendendolo unico e preservandone la ricca biodiversità che, ovviamente, caratterizza in maniera decisa i vini. I vigneti sono a Monti, dove i monaci hanno sempre scelto di praticare la viticoltura ritenendo questa la zona più vocata. Oggi è qui la grande cantina di trasformazione del vino progettata secondo principi e tecniche attualissime al fine di raggiungere un’alta qualità del vino, custodendone la capacità di raccontare il territorio. Montebello 2011 non è solo un progetto fatto di buone intenzioni, ma anche un grande vino che si fa sorseggiare ripetutamente, incuriosisce il palato, e non solo. Ha ancora temperamento giovane, non esuberante come i vini dove è il sangiovese a condurre il gioco. Pieno nei profumi che cambiano di continuo, tra frutto croccante di ciliegia, piccole spezie, rabarbaro, grafite e la complessità dei profumi si conferma nel corpo, sostenuta dalla freschezza che spinge con energia e da un ritmo ben cadenzato. Insomma sono tantissimi gli stimoli che si ricevono venendo a Badia a Coltibuono, la bellezza e la convivialità sono i temi portanti intorno ai quali orbita tutto il resto. Anche il silenzio diventa uno spazio temporale nel quale ritrovare con piacere se stessi e meditare il meno possibile.
Badia a Coltibuono
Gaiole in Chianti (SI) tel (+39) 0577 74481
Un commento
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Sempre brava ed originale,ma questa volta con una notevole valenza in più regalandoci un momento di rara eleganza fatto troppo spesso tenuto in second’ordine quando si parla o si scrive di cibo e di vino.Ad maiora FM.