Minestra di verza, Menesta ‘e virzo stufato
di Tommaso Esposito
E’ questa parte dell’inverno che mi offre le verze più belle e saporite.
Vierno, così come è quest’anno: un po’ di sole, un po’di pioggia e un po’ di nebbia.
Una mattina ll’usca e quella dopo l’acquazza.
L’usca brina non fa bene alle piante.
L’acquazza rugiada a volte si, a volte no.
Dipende.
Questo virzo appena raccolto luccica per le gocce di acquazza odorosa.
Perciò oggi sarà stufato!
Ingredienti per 4 persone
Verza 1 bella grossa
Olio extravergine d’oliva 80 gr
Prosciutto crudo da fetta spessa 50 gr
Aglio 2 spicchi
Sale, parmigiano grattugiato, pepe q.b.
Procedimento
Mondare la verza delle foglie più esterne e dure e del torsolo e tagliarle grossolanamente.
(Ah, non c’è nulla di più saporito del bianco cuore del torsolo crudo).
Lasciare andare l’aglio con l’olio e con il prosciutto tagliato a dadini in una casseruola.
Levare l’aglio imbiondito e aggiungere ‘o virzo.
Coprire e tenere in cottura per 45 minuti circa a calore moderato.
L’acquazza e gli umori della verza dovrebbero bastare, se no aggiungere qualche mestolo d’acqua.
Aggiustare infine di sale.
Servire la minestra un po’ brodosa.
Una spolverata di parmigiano, di pepe.
E il pane.
7 Commenti
I commenti sono chiusi.
…una volta, come ben sai caro Tommaso, si usava l’osso… del prosciutto!!! ;-))
Condivido….l’osso di prosciutto ci vuole, caro Tom!
Non è facile reperire un osso di prosciutto oggidì ragazzi.
Ok Tommasi’ , appena ci vediamo, verza stufata…con osso di prosciutto!!! ;-))
Ma vicino all’osso dev’esserci attaccato anche un pò di prosciutto sennò sembra che l’hai sfilato di bocca al cane.
…non al cane, siamo…lupi!!! ;-))
[…] questo caso ho preso una ricetta della tradizione napoletana (e dove, se non da Luciano Pignataro?), l’ho rifatta esattamente uguale, *epperò* (c’è sempre un “epperò”) […]