La beneficenza è l’anima del commercio? Il caso Puok e le riflessioni di Salvatore Salvo e Carmine Donzetti
di Marco Contursi
Come trasformare un gesto di normale generosità in una squallida operazione di pubblicità.
Premessa a caratteri cubitali, non me la sto prendendo con chi ha fatto il gesto di regalare i panini ma con chi ( e si deve vedere chi) l’ha trasformato in una storia di vero squallore.
I fatti. Una Associazione che assiste i piccoli pazienti del reparto di oncologia di un ospedale napoletano, decide di comprare loro dei panini da una famosa paninoteca del Vomero, Puok store. I panini vengono regalati con dedica sullo scontrino a importo 0: “Che sia un momento di gioia per voi”. La notizia pubblicata con foto dall’ associazione su facebook, rapidamente viene ripresa da testate giornalistiche importanti (Mattino, Corriere, Repubblica) e da alcuni blog di settore ma non dalla pagina di Puok. Su tripadvisor iniziano le magnificazioni del locale da parte di persone che non ci sono mai state ma ne lodano il nobile gesto, violando però il regolamento di trip che prevede si raccontino solo esperienze culinarie vissute.
- Un famoso pizzaiolo, Salvatore Salvo, riprende il post di un collega, Carmine Donzetti su facebook, in cui costui si lamentava che una serata d beneficenza organizzata da lui e da Vincenzo Esposito della pizzeria Carmnella, in cui avevano donato un pulmino e una somma considerevole ad un’altra associazione che aiuta i malati di distrofia, non aveva avuto nessuna evidenza mediatica, né dopo l’evento, mentre una donazione di panini di 100 euro aveva avuto tanto clamore. Molti lettori, criticano la inopportuna pubblicità data al gesto.
Analizziamo i fatti, sempre premettendo che il gesto in sé è nobile e non penso minimamente che Egidio, persona che ritengo davvero di cuore, abbia fatto il gesto calcolando un ritorno mediatico. Sarebbe infimo e non da lui. Di sicuro però qualcuno, addetti stampa e/o giornalisti, ha dato un risalto mediatico sopra le righe alla cosa, rendendo odioso il gesto generoso.
Riflettendo:
- Chi va a comprare i panini informa lo staff che sono per dei pazienti pediatrici e scatta foto ad hoc in cui il viso dei pazienti è coperto dal logo della paninoteca. Immagino che dire per chi sono, sia stato fatto solo per meri motivi organizzativi, cioè per avere i panini ad una tale ora, non vedendo altro motivo per la cosa, senza pensare ad una cosa organizzata. La foto ad hoc credo sia fatta per ringraziare lo staff della cortesia, anche se chi l ha fatta sa come fare una foto d’effetto.
- La notizia che poteva tranquillissimamente restare relegata alla bacheca della associazione, viene riportata un breve tempo su quotidiani autorevoli e da blog di settore con una enfasi eccessiva e con una celerità sospetta. Sospetta perché, senza qualcuno che spingesse la notizia, ci si chiede perché tutti decidano di pubblicarla, non riservando lo stesso trattamento di favore ad altre nobili iniziative.
- Un pizzaiolo, Carmine Donzetti, che ha raccolto alcune migliaia di euro si chiede perché la sua iniziativa sia stata trascurata dalla stampa e un collega di chiara fama, Salvatore Salvo appoggia questo suo sfogo precisando che “la mia stima va a tutti quelli che fanno iniziative solidali. Mostro il mio disappunto contro chi mentre esalta determinate , comunque lodevoli, iniziative ignorando poi chi arrivando fino a rimetterci di tasca sua raccoglie migliaia di euro per iniziative benefiche di utilità”. Cosa penso io? Che il gesto sia partito spontaneamente, ma poi c’è chi, ci ha speculato sopra, trasformandolo in una pubblicità a costo zero sulla pelle dei bimbi malati e questo è uno schifo.
Come sono uno schifo tutte quelle manifestazioni che speculano su disabili, malati, extracomunitari, che con la scusa di cercare fondi, in realtà si trasformano in passerelle senza che poi si dia conto di quanto si è raccolto e che fine abbiano fatto i soldi. Ce ne sono di assai serie ( festa a vico, buonissimi ecc) ma anche di assai dubbie.
Ritornando all’episodio in questione, sembra che qualcuno si sia attivato per divulgare la notizia e comunque anche se fosse un caso, è sicuramente esagerato il risalto mediatico dato dai quotidiani e dai blog, che invece ignorano altre iniziative simili, soprattutto quando i mass media ricevono comunicazione precedente un evento e il darne notizia, aumenterebbe i partecipanti e quindi le cifre raccolte. Anche nel fare i giornalisti ci vuole una maggiore etica e maggiore attenzione alle conseguenze della pubblicazione di una notizia e del modo in cui la si racconta.
Comprendo l’amarezza di chi fa raccolte benefiche e non se ne da notizia, ma pensate che lo fate per persone sfortunate e non per voi e il vostro è un nobile gesto anche se un risalto mediatico vi avrebbe fatto raccogliere di più.
La religione cristiana ci dice che non conta la somma ma quanto ognuno può dare in base alle proprie possibilità (“in verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri”), come pure che la beneficenza si fa senza darne notizia (“la tua sinistra non sappia cosa fa la tua destra”)
Ultime due tirate di orecchie….e stavolta a Puok direttamente, che ribadisco, non reputo colpevole in questo frangente:
1) Già in un tuo recente video, hai usato un finto disabile per simulare una entrata negli studi di una emittente nazionale, la prossima volta evitalo che persone che disabili lo sono davvero, non hanno gradito che si scherzi su quello che per loro è un dramma quotidiano. Fai degli ottimi panini, e sei molto seguito, evita queste trovate di marketing volgare, che, credo, non siano farina del tuo sacco (sei un ragazzo semplice e di cuore) ma di qualche “esperto di marketing illuminato”. Meglio fare da sé la propria autopromozione. Lo fai già benissimo.
2) Parlando il linguaggio dei cartoni animati, ricordi Naoto Date, alias Uomo Tigre? Girava in incognito gli orfanotrofi e aiutava generosamente i bimbi senza dire chi era e questo episodio di Uomo Tigre, riportato da youtube, riassume benissimo nelle parole del gigante Baba come dovrebbero andare le cose:
Vedetelo con attenzione. A me emoziona sempre.
La prossima volta che fai beneficenza, specifica bene che non gradisci pubblicità alla cosa, così non si creano fraintendimenti!
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Marco Contursi non le manda a dire e in questo blog si da spazio alle idee senza censure da sempre perché è soprattutto un luogo di dibattito. Aggiungo uno dei pochi rimasti perché non abbiamo paura delle idee.
Quindi niente retropensieri come è stato fatto in una chat di pizzaioli nella quale alcuni sostenevano che io fossi ventriloquo sulla storia della biga e che parlavo attraverso i pezzi di Marco Lungo. Finche non si offende c’è spazio per tutti, oltre che per le repliche, si intende. Anche se la parola confronto è ormai quasi sparita dal comportamento comune.
Aggiungo che da sempre, se ho qualcosa da dire, non lo mando a dire ma firmo in prima persona. Da sempre.
Una risposta ce l’ho per Marco, anche se è amara per tutti, me compreso. La notizia ormai viaggia non per quello che in se rappresenta, ma per effetto palla di neve: soprattutto quando si tratta di personaggi mediatici come nel caso di Egidio Cerrone, che ritengo troppo intelligente per non aver previsto che questa cosa poteva avere un effetto boomerang di questi tempi. Ecco perché anche io credo che sia estraneo al meccanismo che poi l’ha portata a diffonderla. Ed è per questo che noi abbiamo preferito non darla, per non far parte del circo.
Se tutti quanti noi ci concentrassimo sui contenuti e non sulla risonanza di un gesto le cose andrebbero meglio.
Luciano Pignataro
10 Commenti
I commenti sono chiusi.
Vabbè diciamo che Egidio Cerrone da buon Napoletano ha fregato tutti…50€ per l’operazione di marketing più economica mai esistita. ?
Sicuramente il gesto di Cerrone è stato lodevole.
Ma c’è gente che ha fatto molto di più e non è stata considerato di striscio.
Scomodare testate come corriere e repubblica (nelle loro versioni online) mi sembra eccessivo.
Sembra tutto così irreale.
Cliccate sulla scritta blu al penultimo rigo “Vedetelo con attenzione”….si apre il video dell uomo tigre che è mitico!!!!!!!! Ascoltate bene le sue parole, riassume meglio di me come dovrebbero andare le cose……mitico Tigre.
Leggo su fb che molti sostengono che dietro questo pezzo ci siano attacchi ad egidio per il successo raggiunto, come si può evincere facilmente da quello che è scritto, e come ho spiegato a lui, non era un articolo ad personam ma per combattere una cosa squallida che il suo gesto ha visto accadere, pure se non causata da lui direttamente, ossia pubblicità al suo locale sulle spalle dei bambini malati,
La foto del volto del bimbo coperta dal suo logo è indicibilmente squallida, e chi non se ne rende conto è squallido pure lui. Chiunque abbia pensato di farla per renderglii un favore, l ha fatto sulle spalle di quel bimbo. Ho attaccato chi ha pubblicizzato la cosa ma Egidio deve essere consapevole che ha un grande potere (mediatico) e quindi una grande responsabilità, quella di pesare bene le tue azioni, poichè se io dico che non mi piace un vino non succede nulla, se lo dice Parker l azienda ha un danno enorme…..se una azienda famosa fa beneficenza deve stare attentissimo a farla in silenzio e pretendendo silenzio sennò si presta sempre a molteplici interpretazioni……Egidio ha fatto un gesto generoso, chi l ha trasformato in una pubblicità invece ha fatto una cosa squallida. Punto. E la riprova di ciò sono le persone che scrivono che andranno da Egidio a mangiare il panino per il gesto fatto……le persone devo andare perchè fa un ottimo panino, non per altro, sennò dalla beneficenza che deve essere sempre disinteressata, si ricava un utile e si perde la caratteristica peculiare di fare del bene per puro altruismo. Non è difficile da capire.
non mi capita spesso,ma questa volta condivido tutto quanto scritto da Luciano Pugnataro.
mai come questa volta….MARCO SONO PIENAMENTE DACCORDO CON TE!!!!!
1
“In questo blog si da spazio alle idee senza censure da sempre perché è soprattutto un luogo di dibattito.
Aggiungo uno dei pochi rimasti perché non abbiamo paura delle idee.
Finche non si offende c’è spazio per tutti, oltre che per le repliche, si intende.
Anche se la parola confronto è ormai quasi sparita dal comportamento comune” (Luciano Pignataro)
Su queste questioni fondamentali esprimo brevemente la mia opinione.
Le condivido.
Ma, l’ho già detto, ormai il DIBATTITO sui food blog è quasi spento.
Il CONFRONTO(senza insulti) tra “opinioni diverse” non esiste quasi più.
E, per questo, privi di dibattito, i food blog sono diventati soltanto vetrinette sfavillanti di prodotti da pubblicizzare.
2
Ogni tanto il livello si alza come in questo caso con le parole di Marco Contursi.
Anche senza dibattito sono parole interessanti da leggere.
Ringraziando i commentatori di cui sopra, una cosa la voglio dire a conclusione della querelle su fb generata dal mio pezzo. Ed è una triste considerazione: moltissimi lettori non hanno capito una cippa di quello che avevo scritto e cosa grave tra questi anche alcuni colleghi giornalisti. Il mio non era un attacco ad Egidio ed al suo gesto, cosa che ho scritto chiaramente e più volte ma a quello che era diventato il suo generoso gesto, lui incolpevole, ossia una occasione di pubblicità per il suo locale, complice una foto fatta ad arte che inquadrava il bimbo malato sostituendo il suo viso, come legge impone con il marchio del locale, e una diffusione massiva sui maggiori quotidiani online e blog della cosa, senza che alcuno si chiedesse, se fosse normale trasformare un gesto nobile e silenzioso in una occasione di guadagno. E’ un concetto semplice e incontestabile, come è incontestabile che Egidio ha fatto un bel gesto, cosa che ovviamente io non ho mai messo in dubbio, . Commentare “Uno fa beneficenza e viene attaccato, lo fate per invidia” dimostra soltanto che non si è capito nulla del pezzo.Ma se non capisci nulla di ciò che leggi, come fai a scrivere? Mi auguro solo che a molti dopo la querelle, sia venuto voglia di fare qualcosa per i fratelli meno fortunati, cosa che dovremmo fare tutti, spesso e in silenzio.
Vi stupite che ci siano persone che aprono la bocca (o muovono le dita sulla tastiera) senza nemmeno darsi pensiero di leggere ciò a cui stanno rispondendo? Gli idioti del villaggio sono sempre esistiti, gli speculatori idem, la gentaglia pure, ciò che è cambiata è solo la loro sovraesposizione mediatica data dalla rete, in passato sarebbero rimasti sulle seggiole del bar a farsi perculare soltanto dai propri concittadini.
Umberto Eco docet.E quanta ragione nelle sue parole…