Il Repertorio 2000 Aglianico del Vulture doc
CANTINA DEL NOTAIO
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: nd
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Tema: facile dire che Il Repertorio è più intellegibile della Firma nei primi anni. Ma, dopo un decennio cambiano i fattori?
Non è facile dare risposte a queste domande senza aver prima provato. Certo, negli assaggi Il Repertorio, secondo vino di Gerardo Giuratrabocchetti, ha sempre fatto la sua porca figura: dinamico, non eccessivamente concentrato, legno quanto basta.
Il paragone con la Firma non è certo giusto, ma viene spontaneo. Il Top wine di Gerardo ha l’esigenza di dover piacere a tutti i costi, ha tutti gli attributi spinti fino al massimo possibile.
Il Repertorio nasce invece molto più tranquillo, però sui tempi lunghi regala davvero belle soddisfazioni, come nel caso del 2002 e del 2006, due rossi smagriti dalle rispettive annate e in assoluta controtendenza con l’esibizione muscolare e marmellatosa di molti produttori dell’areale.
Il 2002, bevuto alla Taverna del capitano nell’ambito di una bella schiarita di Aglianico, non ci ha stupito per la tenuta perché ormai la diamo per scontata, e neanche per la bella spinta fresca che lo caratterizza. Ci è invece piaciuto per la dinamicità della beva di un annata tutto sommato abbasta compatta per via del primo caldo e sempre restia ad aprirsi con faciltà.
Qui, sarà la barrique di secondo passaggio o la non eccessiva concentrazione delle uve, tutto fila alla perfezione e alla grande. Certo, vogliamo dirlo con chiarezza, non siamo in presenza di un vino dalla grande profondità, però di un rosso capace di dare buona soddisfazione a tavola e gratificare per l’acidità, i toni fumé e il finale amarogno tipico dei vini dei vulcani.
Insomma, chi ha comprato un po’ di casse all’epoca, sicuramente ha fatto un buon affare. Ancheper il Repertorio 2000 non ha alcuna voglia di uscire dalla scena.
Un vino proprio nelle nostre corde.
Sede a Rionero in Vulture, via Roma, 159
Tel. 0972.723689, fax 0972.725435
www.cantinedelnotaio.com
Enologo: Luigi Moio
Bottiglie prodotte: 200.000
Ettari: 30 di proprietà
Vitigni: aglianico, moscato, malvasia
Un commento
I commenti sono chiusi.
La visita a questa azienda è stata per me una delle più memorabili: tanti gli insegnamenti preziosi di Gerardo che mi hanno chiarito diversi dubbi, divertente il giro tra i vigneti, grande il suoimpegno nel lavoro. Mi è rimasta solo una grande curiosità, quella di conoscere il Notaio, visto che è presente in qualsiasi cosa Gerardo dica o faccia.