Le degustazioni di Assoenologi Campania: lo Chardonnay
di Roberto Di Meo*
Ancora un altro importante momento di approfondimento e confronto professionale per Assoenologi Campania, che giovedì 19 febbraio si è riunita presso il ristorante Casa del Nonno 13 a Mercato San Severino.
Le antiche sale del ristorante, sono state scelte per organizzare la prima di diverse degustazioni a tema, che si svolgeranno durante tutto l’anno, per approfondire la conoscenza di alcuni vitigni, autoctoni ed internazionali, attraverso la valutazioni di vini selezionati nelle aree di produzione più rappresentative.
Lo Chardonnay è stato il primo protagonista di questa serata sensoriale. E’ sicuramente il vitigno più coltivato nel mondo e pertanto appartiene a quel ristretto gruppo degli “ubiquitari”, così definiti perché capaci di esprimere caratteristiche qualitative e produttive costanti.
Sono stati degustati alla cieca 11 vini.
Sei le etichette dei vini stranieri e cinque quelle italiane.
Yarden Galilee-Galiläa Chardonnay 2012 Golan Heiights Winery Israele
Domaine Des Malandes Chablis 2012
Domaine Laroche Chablis 2013
Domaine Servin Chablis Grand Cru Les Preused 2011
Domaine Jean-Marc Brocard Chablis Grand Cru Les Clos 2007
Cloud Bay Marlborough Chardonnay 2012
Alois Lageder Lowengang Chardonnay 2011
Elena Walch Chardonnay 2013
Gaja&Rey 2012
Antinori Tormaresca Pietrabianca Chardonnay 2012
Donnfugata Contessa Entellina Chardonnay La Fuga 2013
Dalla degustazione è emerso come il fattore climatico e territoriale sia preponderante nel determinare le caratteristiche organolettiche del vino Chardonnay. Nelle aree più calde note di frutta più matura, buona struttura ed equilibrio.
I vini provenienti invece da climi più freddi sono risultati più freschi, caratterizzati da un profilo olfattivo tendente ai fiori bianchi, alla frutta a polpa bianca e al balsamico.
Interessante è stato notare come in molti di questi vini l’apporto della barrique abbia arricchito il profilo organolettico con note di acacia e frutta esotica.
La degustazione è stata accompagnata dall’ottima cena dello chef Raffaele Vitale con un’accurata selezione di piatti tipici della cucina tradizionale del territorio.
Il tutto curato da Luigi Sasso, il sommelier responsabile di sala di Casa del Nonno 13.
*Presidente Assoenologi Campania