Discovery Food a Frascati: vini con cibi da provare almeno una volta nella vita
di Ilaria Pipola
Una piacevole serata, mercoledì 7 marzo, presso il ristorante Il Cybo, vicino Frascati, zona dei castelli romani, che ha visto protagonista “Discovery Food”, un percorso di degustazione dei vini laziali dell’Azienda Vinicola Villa Gianna, abbinati a prodotti di alta qualità di Longino&Cardenal. Ad accogliere gli ospiti la titolare del locale Hortensia Martinez. Il menù è stato creato dal giovane chef emergente, Dario Tornatore, napoletano di origine, approdato da poco a Roma, dopo un’esperienza di diversi anni presso ristoranti stellati a Londra, che, aiutato in cucina dal suo sous chef Alessio Puccio, ha proposto piatti con “cibi da provare almeno una volta nella vita”. Le sue ricette sono state gustate dagli ospiti e dai giornalisti enogastronomici presenti, all’inizio incuriositi da queste “novità”, ma poi soddisfatti della loro riuscita.
In menù prodotti provenienti da diverse parti del mondo, che non capita di assaggiare tutti i giorni.
Iniziamo dall’entrè
FINGER DI PASTINACA, CHIPS E VELLUTATA
Radice di origine antica, coltivata dagli antichi Greci e Romani, dal gusto che ricorda vagamente le carote, la pastinaca è più zuccherina con uno sfondo di radice, che ammicca alla rapa.
Abbinata a CIRCEO BIANCO DOP NOBILE VITE, vino ottenuto da un equilibrato uvaggio di Trebbiano, Chardonnay e Malvasia Puntinata; fruttato armonico, dal colore giallo paglierino intenso.
Passiamo all’antipasto
GATEAU DI PATATE CON FILETTI DI ACCIUGHE DEL MAR CANTABRICO NARDIN
Un soffice gateau con acciughe Nardin (Oceano Atlantico) vengono lavorate con un lungo ed elaborato procedimento totalmente artigianale e tradizionale.
Abbinata a VIGNA DEL BORGO CHARDONNAY
IGT Lazio, dal colore giallo paglierino dorato esprime profumi eleganti, che ricordano la fioritura primaverile del biancospino, prugne gialle e frutta a polpa bianca
La prima portata è quella che ha incuriosito più delle altre
GNOCCHETTI DI PATATE VIOLA CON GUANCE DI BACCALA’ GIRALDO E STRACCI DI PETTO D’ANATRA LAFITTE
Un incontro tra tre prodotti di alta qualità, una patata peruviana con un sapore ed una consistenza terrosa e cremosa, un baccalà pescato ad amo nei freddi mari del nord ed in combinazione ad un petto d’anatra proveniente da piccole fattorie delle lande francesi.
Abbinato a VIGNA DEL BORGO SAUVIGNON
IGT Lazio, di colore giallo paglierino intenso esprime profumi, che ricordano la fioritura primaverile degli alberi da frutto, la mandorla amara e foglia di pomodoro.
Come seconda portata
POLLO RUSPANTE NERO ‘LABEL ROUGE’ BORGOGNA RIPIENO
Pollo di Bresse AOC (Appellation d’Origine Controlee), un sapore gradevole leggermente aromatico con una polpa gustosa ed una pelle sottile. Tra la carne e la pelle del petto un ripieno di funghi, mentre nella coscia disossata un ripieno di scarole, capperi, olive, pinoli ed uva passa. In aggiunta un toast di fegatini di pollo con trombette della morte croccanti.
Abbinato a CIRCEO INNATO DOC, vino ottenuto da uve mature con un equilibrato uvaggio di Trebbiano, Chardonnay e Malvasia Puntinata, si presenta al naso intenso di frutta esotica, papaia, banana e melone bianco, con sfumature di fiori gialli.
Per finire il dessert
CREME FRAICHE D’ISIGNY CAKE
Dalla consistenza morbida e densa, la creme non è stucchevole, grazie ad una leggera acidità, che la rende rinfrescante al palato.
Abbinata a MALVASIA IGT ELOGIO MEDITERRANEO, e’ un vino unico, piacevole, dal colore cristallino, giallo dorato, dal profumo intenso e persistente, ampio ed etereo, con note salmastre e sentori di buccia d’arancia candita, miele, vaniglia, albicocca.
Un evento interessante, a cui ho avuto, in piccola parte, il piacere di collaborare per quanto riguarda l’organizzazione della stampa, insieme a tutto lo staff del ristorante Il Cybo, che continuerà una volta al mese a proporre menù particolari, abbinati dai vini di diverse aziende italiane.
Il Cybo
Via Tuscolana 123/125 Frascati
Tel 06.94016008
9 Commenti
I commenti sono chiusi.
Sono consapevole di aver perso una gran bella serata, ma grazie al bellissimo racconto di Ilaria si evince che bisogna assolutamente provare la cucina del “Cybo”, sempre più avanti ragazzi!!!
DOVEVO ESSERCI ANCHE IO..CHE PECCATO …GUARDANDO I PIATTI SERVITI CON BUON VINO……..UNA MERAVIGLIA!!!! L’ACQUOLINA IN BOCCA!!!! COMPLIMENTI SPERO DI ESSERCI ALLA PROSSIMA!!!
Molto curioso…più da Gambero però che Slow come filosofia…( non è una critica, ma solo un’opinione che mi sto facendo ascoltando gente che c’è stata e leggendo)
Piatti stupendi…forza Dario, fai vedere quello vali!!! ;-))
Ma solo perché si chiama Tornatore? In tal caso sarebbe quello buono
A parte che i Tornatore sono tutti buoni, magari “diversamente operosi”, ma in quel poco che fanno…ci profondono tutto l’impegno di cui sono capaci!!! Ma soprattutto per la materia prima che utilizza…quella pastinaca e quel pollo ruspante non hanno una faccia nuova ;-)))
Già, a parte gli scherzi, mi ha colpito il fatto che in napoletano pastenaca significa carota. Mi colpisce sempre il viaggio linquistico di una parola
Uno chef giovane, curioso, pieno di inventiva e creatività… grande Dario!! …e non perchè si chiama Tornatore!
…ecco, brava Maria…ma sappi che il Pigna ce l’ha con me e non con Dario!!! ;-))))))))