Claris 2006 Fiano di Avellino docg


TERRA DEI RE

Uva: fiano di Avellino
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

L’intimità di territorio tra il Vulture e l’Irpinia è confermata, oltre che dall’avere in comune l’Aglianico come vitigno principe, anche dalla progressiva affermazione del Fiano. In questo caso, però, l’azienda di Rionero seguita da Sergio Paternoster, non ha piantato l’uva in Basilicata ma ha preferito selezionarla nell’areale della docg sotto consiglio di Luciano Ercolino e vinificare nella splendida cantina costruita sulla strada che da Rionero porta a Monticchio e da cui si gode davvero un panorama mozzafiato, una terrazza sul vulcano spento. Il primo bianco delle famiglie De Sio, Leone e Rabasco è dunque il Fiano che gode di ottime referenze d’annata perché la 2006 ha avuto sicuramente una buona marcia in più per chi ha saputo aspettare senza angoscia la piena maturazione delle uve, in questo caso coltivate con il tipico sistema a raggiera irpino. Giallo paglierino carico, il Claris ha buoni sentori floreali, intensi e persistenti, mentre in bocca conferma la caratteristica di esuberante freschezza, buona struttura, mneralità e l’alcol a 13 gradi. Un vino di equilibrio, insomma, molto classico nella sua esecuzione realizzata in acciaio e con l’elevamento in corso in vetro che durerà ancora un mesetto, sicché sarà in commercio nel mese di maggio. Insieme al Pacus e al Nocte, il Fiano completa la gamma delle novità presentate al Vinitaly di Terra dei Re, conosciuta nei primi anni di vita grazie al Divinis e al Vultur, entrambi Aglianico del Vulture in purezza. Una realtà bene impostata, nata dalla voglia di investire nuovamente nell’agricoltura, in un territorio ricco di bellissime aziende circondate dai castelli che ha visto la nascità di nuove realtà nasce in pochi anni: cantine grandi, ben impostate, espressione di un lavoro di lunga durata che ha le sue radici profonde nella storia del territorio. Il Fiano è in questo momento la docg che maggiormente ha catalizzato l’interesse produttivo di aziende presenti fuori dall’areale docg, un successo davvero inarrestabile di questa uva, che ormai si sta diffondendo anche in Puglia con la vinficazione in purezza mentre nella tradizione era sempre stato presente con una piccola percentuale, tra il 5 e il 10 per cento, per profumare il Bombino.

Sede a Rionero in Vulture. Via Monticchio SS 167 km 2,700. Tel. e fax 0972.725116. www.terradeire.com Enologo: Sergio Paternoster. Ettari: 11 di proprietà. Bottiglie: 180.000. Vitigni: aglianico, pinot nero, fiano.