Ciro Oliva fa boom con il nuovo menu e Concettina ai Tre Santi rimesso a nuovo
di Barbara Guerra
Energico, estroverso, visionario e allegro: a ventiquattro anni Ciro Oliva è il motore gastronomico della Sanità, quartiere difficile, ma con punte di eccellenze nell’artigianato e, appunto, nel cibo. In giro un vortice di taralli sugna e pepe, il mercato rionale della frutta e verdura, il fiocco di neve di Poppella, un paio di bar che fanno caffè da sballo e subito, a taglio con via Foria, la pasticceria di Mario Di Costanzo.
Dopo l’estate si sono aperte le porte della pizzeria Concettina Ai tre Santi fresca di un moderno restyling. Più comoda e luminosa.
Ciro e il suo staff ben rodati nell’accoglienza e nelle preparazioni. Ben fatte le pizze classiche Margherita e Marinara con un impasto riconoscibile e aromatico che ben si fonde con gli ingredienti della farcitura. Osserviamo scelte nette nella selezione degli ingredienti; se già eravamo abituati all’ottima qualità, oggi notiamo una virata ancora più decisa verso il fresco, anche riguardo al pomodoro.
Una colazione di lavoro durante la quale viene proposta qualche novità che andrà a comporre il menu autunnale come il ripieno con broccoli, patate e pancetta di maiale nero. Non mancano le classiche pizze che hanno fatto già il successo di Concettina ai Tre Santi, su tutte pizza fritta con ricciola.
Il lato dolce è affidato al pasticcere Mario Di Costanzo che si diverte utilizzando gli ingredienti della pizza, pomodoro in testa. Presenta delle buone praline ed un bellissimo dessert tecnicamente ben fatto ma eccessivamente dolce, una merenda più che un fine pasto.
Pizzeria che ha i piedi nel quartiere e lo sguardo che va lontano, pop più che popolare. Questo è il posto dove passare a ritirare una pizza sospesa a beneficio di chi non può permettersela ed è il luogo dove fare una degustazione in dieci diversi assaggi, piccoli bocconi che compongono un pasto a base di pizza ricco di personalità e dalla forte identità di territorio e di stagione. Troviamo la memoria d’infanzia di Ciro e quella di un intero popolo; uno spaccato autentico di napoletanità, con tutti i suoi contrasti.
Ciro Oliva – Concettina ai tre Santi
via Arena alla Sanità 7 Bis – Napoli
Tel. 081 290037
8 Commenti
I commenti sono chiusi.
Ci sono stato qualche settimana fa …….. onestamente non capisco tutta questa osannazione che sto trovando ultimamente in giro sui blog……..e mangio le pizze di tutti i famosi napoletani in genere…… sarà che forse è il piu giovane in carriera……..sarà che è in un quartiere MOLTO difficile ………. mahhh sono perplesso.
Avrei voluto terminare qui il mio commento ma non posso non soffermarmi sul commento relativo allo “staff ben rodato”.
Non sono l’unico ad aver riscontrato un bel po di disorganizzazione …… pensavo fosse solo un caso o un incidente di percorso aver dovuto aspettare la nostra seconda pizza quasi a distanza di mezz’ora dopo aver chiesto svariate volte ai diversi camerieri…… preoccupati e attenti si …….ma inefficaci
Sarà forse la giovane età… In caso gli auguro di migliorare sempre di più
@Marco, buongiorno omonimo, dunque lei, dopo aver degustato la prima pizza, nel giro di mezz’ora, chiede “svariate volte a diversi camerieri”, lumi sulla seconda…credo che a locale pieno sia comprensibile un po’ d’attesa e non si possa parlare di disorganizzazione, ma la mia visone da nord potrebbe, dico potrebbe, essere offuscata dalla nebbia
Oggi le pizzerie hanno un ufficio stampa che ne cura le PR. Quando sei bravo riesci a far parlare di se… come in questo caso.
A volte la bravura si ritrova nella pizza altre volte meno. Io giro molto e spesso l’hype generato da social e blog come questo non trova riscontro.
Nn so in che pizzeria siete stati ma noi frequentiamo questa pizzeria spesso, non conosco i proprietari lo premetto. Con noi sono sempre stati gentili quando ci hanno fatto aspettare perché c era folla c è sempre stato offerto sempre qualcosa per ingannare il tempo. La pizza é la più buona di Napoli a mio avviso
Si infatti mi fu risposto alla fine …….che c’erano alcune “degustazioni” in sala …… mahh
magari la prossima volta che vado in una pizzeria (qualsiasi essa sia) chiedo prima conferma.
devo anche dire però che di solito tutte le pizzerie sono PIENE e non mi era mai capitata una attesa cosi lunga tra 2 pizze nonostante i diversi solleciti.
Pensavo si trattasse di un caso ma poi confrontandomi con altri amici mi è stata confermata la stessa impressione …. non voglio aprire una “questione” ….. saremo stati di sicuro sfortunati…..
mi resta in ogni caso il dubbio nel continuare a non capire questa particolare generale enfasi da ignorante della materia che si affida solo al suo palato e alle sue preferenze…..
se qualcuno pensa che io sia un pizzaiolo della concorrenza …..si sbaglia di grosso …. purtroppo questa cosa la sto riscontrando spesso……. nel “caos” del web………se si fanno critiche subito si pensa alla concorrenza … sleale ..
e no …….. ci siamo anche noi consumatori finali che ci “permettiamo” di fare le nostre riflessioni e che magari quando entriamo in una pizzeria veniamo trattati come “persone normali” …quindi….. omonime ….
Tutto fumo,ho mangiato una pizza mediocre.Non ne vale assolutamente l’attesa.Titolari scorretti.
Questo pizzaiolo l’ho conosciuto attraverso i numerosi post e articoli che, in questi ultimi anni, sono stati scritti per lui. Una glorificazione mediatica che lo ha “piazzato” in “pochissimo tempo” nell’OLIMPO dei miglior pizzaioli del globo.
Poi ho visto, in TV, i “quattro ristoranti” di Alessandro Borghese e ho conosciuto un personaggio diverso da come lo raccontavano sui food blog: un pizzaiolo arrogante e presuntuoso nei confronti dei suoi colleghi
napoletani.
La glorificazione mediatica aveva gonfiato l’IO del pizzaiolo osannato e incensato ripetutamente.
Io seguo la FILOSOFIA di Marco Contursi che non farebbe mai una fila …per una pizza. Anche perché, per fortuna, si trovano ottime pizze senza fare la fila.
Invito tutti a sviluppare un proprio PENSIERO CRITICO.
Leggiamo i food blog, le classifiche, ecc… ma non lasciamoci influenzare.
…entro nei commenti solo per precisare che dal mio punto di vista le pizze di uno stesso tavolo devono arrivare INSIEME.
Su questo non esistono deroghe !