Brunello di Montalcino 1979 doc Poggio Salvi


Brunello di Montalcino Poggio Salvi

Brunello di Montalcino Poggio Salvi

Nel 1979 Montalcino era ben lontana dall’essere quel luogo di culto del vino che sarebbe diventata a partire dall’inizio degli anni ’90. Ed era l’anno in cui Pierluigi Tagliabue acquistò questa antica tenuta per avviare la ristrutturazione del vigneto e dell’azienda.
Insomma, siamo in piena Pre-istoria, con gli inverni freddi freddi, le vendemmie tradizionali.
Provare questo Brunello che Marco Reitano ha abbinato al capriolo di Heinz Beck significa tornare ad una beva antica in cui l’uva esprime veramente il suo potenziale con naturalezza perché coltivata nel posto giusto e vocato, siamo sul versante Sud del Paese quando questo tipo di esposizione era decisiva prima del cambio climatico degli ultimi quindici anni.
Colore quasi mattone con riflessi rubini, naso ricco di tabacco, sottobosco, note di cenere, ciliegia sotto spirito. Il palato regge perfettamente la beva esprimendo pulizia assoluta e freschezza vibrante e scattante. Il tempo ha levigato bene i tannini regalando un equilibrio complessivo alla beva.
Insomma, un gran bel vino. Che si beve con soddisfazione pensando al fatto che a distanza di tanto tempo l’azienda è rimasta sostanzialmente fedele a questa impostazione tradizionale evitando concentrazioni e note vanigliate che omologano i vini tanto quanto le antiche puzze del vino del contadini.