Bianco di Corte 2004 Fiano Basilicata igt


PATERNOSTER
Uva: fiano
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

La Basilicata non è convinta dei suoi bianchi, quasi un tabù comune a tante proibizioni dettate nel mondo dalle varie religioni. Peccato perché le condizioni di partenza sono esattamente quelle dell’Irpinia: freddo, escursioni termiche, vigneti in alta collina e terreno vulcanico. La dimostrazione è negli ottimi risultati di tutti quanti ci hanno in qualche modo provato, soprattutto piantando il fiano. Il Bianco di Corte di Vito Paternoster è allora per molti una lieta sorpresa, per me una certezza, la conferma delle grandi potenzialità del Vulture sul bianco. La vendemmia 2004 conferma la buona predisposizione di questo millesimoper gran parte dei vini ai quali è stato dato il tempo necessario per elevarsi e ricomporsi in vetro dopo una stagione molto difficile. Un naso intenso, ricco di frutta, una bocca piena e pulita, la parziale fermentazione in barrique aggiunge complessità e morbidezza al vitigno, sono le caratteristiche di un bicchiere da non perdere e da spendere su mozzarella di bufala, caciocavalli silani freschi, zuppe contadine e piatti di pesce abbastanza strutturati. Nonostante il legno e il tempo trascorso, questo bianco resta abbastanza fresco e ci convince anche di una sua longevità da sperimentare. E allora, produttori lucani,cosa aspettate? Forza con il Fiano e il vostro moscato che, vinificato in secco, è uno dei più bei vini italiani.

Sede a Barile. Via Nazionale, 23
Tel. 0972.770224, fax 0972.770658
Sito: http://www.paternostervini.com
Enologo: Leonardo Palumbo
Bottiglie prodotte: 150.000
Ettari: 10 di proprietà e 10 in affitto