Arianna Greco: il vino diventa arte!


Arianna Greco

di Ilaria Pipola

Interessante, innovativa ed intrigante, soprattutto per gli amanti dei vini, è l’Arte Enoica, nata dalla talentuosa mano della pittrice, salentina, Arianna Greco, 32 anni, Odontoiatra, ma con una grande passione: la pittura. L’artista da qualche mese attira l’attenzione della stampa enogastronomica, creando curiosità con le sue opere, originali e moderne, che hanno come protagonista il vino, ma non come soggetto, come prodotto usato per dipingere. Il pennello delinea soprattutto ritratti di donne nude, che rappresentano, secondo la pittrice, l’apice della bellezza, diventando più sensuali con il colore “passionale” del vino. Arianna ha partecipato già ha diverse esposizioni e concorsi, oltre ad interessarsi di varie associazioni d’arte.

E’ socio Fondatore, Vice Presidente, Segretario  e Tesoriere dell’Associazione “Diversarte”, che si occupa dei ragazzi diversamente abili, appassionati di arte.  A luglio è diventata Ambasciatrice del Museo di Pulcinella di Acerra (NA).  
Ha partecipato anche al  Vinitaly 2012,
con un suo quadro esposto presso lo stand Azienda Monaci di Severino Garofano e definito dai media “Novità del Vinitaly”. 

Le opere di Arianna Greco

Paradossalmente la pittrice non è appassionata di vino, ma del colore del vino, che trova sensuale, ma soprattutto interessante per il cambiamento che subisce nel corso degli anni. Infatti come la cromaticità cambia nelle bottiglie anche su tela acquista nuove sfumature, che vanno dal rosso porpora al rosso aranciato, dal giallo dorato al giallo ambrato, dal rosa tenue al color mattone, rendendo il quadro vivo. Caratteristica singolare delle sue opere è il profumo vini che emanano i vini usati, un profumo che inebria chi lo guarda e che rende ancora più intrigante la tela.

COME MI VUOI - Barolo 1976

 

La Venere Ubriaca

 

amore e psiche-Nero di Troia

Il vino preferito da Arianna per dipingere è a bacca rossa, ovviamente per l’effetto cromatico: spazia dal  Barbera, al Negroamaro, all’Aglianico, al Primitivo di Manduria, al Dolcetto delle Langhe, dal Nero di Troia al Pinot Grigio. Ma anche i vini a bacca bianca sono graditi dalla pittrice, come accettore cromatico e per la creazione dell’effetto luce. Dipingere un quadro con il vino ha tempi molto stretti, due o tre giorni massimo a causa dell’ossidazione che darebbero origini alle famose variazioni cromatiche. Altra sperimentazione in atto dall’eclettica artista è quella di utilizzare la foglia oro o la foglia rame, rivestendo la tela con fogli di testi molto antichi, uscendo dai canoni della pittura tradizionale. Insomma una novità che sta “ubriacando” l’interesse di molti, vista come un’idea originale, fuori dalle righe, ma sicuramente vincente.  

12 Commenti

    1. “Dipende” solo nel momento in cui son scritte cose non vere oppure offensive. E non è il caso di questo articolo che, comunque, nessuno la costringe a leggere e condividere.

  1. direi che non è proprio una novità..ho già visto parecchie persone dipingere con il vino…basta girare su internet…..

    1. cara Lucia hai proprio ragione!! Il fatto che anche altri lo facciano non impedisce di scriverci su, ma bisogna dire che non c’è niente di innovativo come scritto nell’articolo sopra. Anche io dipingo e mi piace sperimentare qualsiasi tecnica,e anche io ho scoperto questa bellissima tecnica ( che peraltro è antica come Bacco ^_^) grazie ad una collettiva che aveva come tema la vendemmia. Ho fatto un giro in inernet e ho visto che a Torgiano tutti gli anni fanno una sagra che chunque lo voglia può utilizzare il vino come meglio crede e ci sono TANTISSIMI artisti che usano il vino per dipingere….E guarda caso anche io ed altri artisti usiamo la foglia oro, quindi non è per niente una sperimentazione….e guarda caso anche io metto degli aforismi, dei pezzi di poesia che fanno da cornice ai miei dipint di-vini………….ma non è che questa Arianna è venuta alla mia mostra??? :))))…….Con affetto Arianna…. non ho niente contro di te..però non ci arroghiamo diritti che nn sono i nostri!! …..PS: la mia collettiva è avvenuta nel dicembre 2011!!

      1. ciao Pompea,oramai non è più necessario andare di persona alle mostre per prendere spunti..Internet offre di tutto..si,quella di Torgiano è da tanti anni che viene fatta,ed è una gran festa…sono stata,e vedere tutta questa gente che dipinge è uno spettacolo!!una piccola Montmarte!!!Il
        il primo che conobbi di pittore che usava il vino si chiamava Barbera,un nome un destino!!!

  2. Cara Pompea, non son venuta ahimè, alla tua Mostra….ma, mi chiedo, se uno stilista disegna delle scarpe con tacchi , gli altri non devono farlo? o se Botero raffigurava donne grasse, altri non possono farlo? Al mondo non ci sono novità ma credo che se si parla di qualcosa piuttosto che di qualcos altro o di qualcuno piuttosto che di qualche altro è perchè ci sono eccellenze e banalità.

    1. Arianna..nessuno di quegli artisti che usano il vino(almeno per quello che ho visto io) dipinge in maniera identica.. tutti hanno un loro personale modo di esprimersi,… non credo sia il caso di parlare di eccellenze o banalità , è solo questione di tattica pubblicitaria e di voglia di arrivare…..

      1. ben vengano sia la pubblicità sia la voglia di arrivare, altrimenti saremmo sempre tutti allo stesso livello. Ne approfitto per invitarvi alla mia Personale 21 e 22 Settembe presso Palazzo Salimbeni a Firenze dove esporrò anche l’opera dipinte con il vino per la famiglia Ferragamo. Ad maiora…

  3. Le tue opere, Arianna, sono splendide! io le ho viste dal vivo, così come son stata alla Mostra di cui sopra…e non c’è paragone!è proprio vero che la banalità va distinta dalle eccellenze! Non ti curar di loro ma guarda e passa…

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