Arancine siciliane, in Campania sono amare
di Marco Contursi
Ma perché chi in Campania propone specialità siciliane lo fa sempre in modo cosi mediocre? Questo mi sono chiesto dopo l’ennesimo tentativo, andato male di mangiare arancini e panelle in terra campana. Un locale in cui riponevo grandi speranza visto che offriva una panoramica completa sullo street food siculo, compreso gli assai rari iris
Che io sia particolarmente legato alla Sicilia e ai suoi sapori è cosa nota, come pure che vi abbia trascorso diverse estati dai 21 ai 27 anni, vacanze fatte di sole, mare e buona tavola. Per me l’arancino del cuore è quello catanese, a forma di pigna e con la carne a pezzi e non macinata. Quello Insuperabile quello di Savia per capirci. E quindi quando leggo di una rosticceria in Campania che fa cucina siciliana mi ci fiondo speranzoso ma finora solo delusioni.
Tante le esperienze andate male: si va dall’arancino riscaldato al microonde, a quello fritto in olio esausto, passando per uno fatto con riso scottissimo e con macinato assai dubbio. Napoli, Salerno e le relative province, non fanno eccezione. Provati almeno 6 locali, che si professano templi dello street food siciliano e i risultati sono stati sempre disastrosi.
Inaccettabile, l’usanza di riscaldare il fritto nel microonde, cosa che purtroppo capita anche in tante rosticcerie che fanno esclusivamente specialità campane, frittatine in primis. Il microonde rende molle ogni frittura, facendole perdere la fragranza peculiare di un alimento appena uscito dall’olio bollente.
Cercare di lucrare, sfruttando l’immagine di una gastronomia ricca e gustosa come quella siciliana, proponendo invece solo una brutta copia è una offesa ad una intera regione che vanta materie prime eccezionali e tradizione antica. La stessa cosa di quando fuori regione servono pizze che lo sono solo di nome. Il guaio è che chi non ha mai mangiato queste specialità e le prova da questi rosticcieri dell’ultima ora, si fa una idea sbagliatissima sul loro effettivo valore.
Migliora di poco sul versante dolce, dove a onor del vero, qualche buona cassata in Campania l’ho mangiata o perché giunta direttamente dall’Isola o perché fatta come si deve. Ma arancine buone mai, o quasi. C’era tanti anni fa un rosticciere a Gragnano, figlio di madre di Misterbianco che ne faceva di stupende ma poi ha chiuso. Occhi dunque aperti, non basta una coppola e un paio di poster della bella trinacria a fare un arancino doc. E ricordiamo che Catania e Palermo sono ad un’ora di volo da Napoli…
P.s. si accettano segnalazioni, con la speranza che non siano i posti da me già provati e cassati senza appello.
7 Commenti
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Forse è meglio accontentarsi di “palle di riso”autoctone”Cert meno barocche di quelle siciliane ma anch’esse hanno un loro perchè.A Roma invece ci sono diverse e,talune,rosticcerie d’impronta Sicula,che propongono,invece,prodotti che nulla hanno da invidiare a quelli originali.
Ma perche non te li fai in casa ?
Complimenti per la precisione.Giustamente riferendoti a Catania hai parlato di arancino.Guai invece (trovandosi a Palermo )non declinarlo al femminile.PS.Si accettano segnalazioni di prodotti eccellenti su Roma.Grazie anticipate da FM.
Enzo non me li faccio a casa perchè non li so fare, ma mi girano i cosiddetti se in una rosticceria lo pago 3 euro e fa schifo.
Francesco grazie per i complimenti, io preferisco la versione catanese con carne a pezzi (e non macinata) e la forma allungata.Ma probabilmente è solo un fatto affettivo.A breve sarò a Roma, attendiamo segnalazioni… :-)
A Benevento Luciano c’è un piccolo negozio gestito da un palermitano. Ecco li fa delle arancine favolose! U’ Spinuzzu si chiama e lo trovi a via piermarini n46
Hai già fatto un giro al vomero? Tra via scarlatti (tratto pedonale), via luca giordano (lato mare) e via bernini (lato funicolare) ci sono almeno 3 rosticcerie/pasticcerie siciliane. Una è buona, le altre due sono nella media. Personalmente ho un ottimo ricordo degli arancini che si mangiano sul traghetto per Messina. Sarà stata l’aria di mare, sarà stata l’atmosfera di vacanza, ma a me sono piaciuti assai.
Concordo su quelli del traghetto che sono mediamente molto buoni,mentre in uno di quelli da lei citato l’arancino mi è stato riscaldato nel microonde, rendendolo assai penoso.Anche il ripieno comunque era assai poca cosa.