Vigneti del Salento
Uva: malvasia nera
Fascia di prezzo: 14,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35
La malvasia nera che si coltiva in Puglia, e che è utilizzata principalmente a supporto del negroamaro nella composizione del Salice Salentino, sempre più spesso negli ultimi tempi viene vinificata in purezza. Singolare il destino di alcune specie varietali che sembrano condannate a fare da “spalla” e, di conseguenza, a non poter rifulgere di luce propria perché ritenute inadatte. Poi all’improvviso si scopre che vanno benissimo se adoperate in interezza, perché ottengono lusinghieri risultati. Per fare due esempi emblematici che riguarda il Meridione, oltre alla già citata malvasia nera, è successo al piedirosso, impiegato soprattutto nel classico blend campano insieme con l’aglianico prima di camminare da solo, ed al frappato usato per tanti anni unicamente come componente del Cerasuolo di Vittoria insieme al nero d’Avola.
Per tornare alla malvasia nera, recentemente ho avuto l’occasione di testare l’etichetta Zolla Malvasia Nera Salento Igp 2013 dell’azienda Vigneti del Salento, che fa parte del Gruppo Farnese Vini. Questa bottiglia è stata in grado di conquistare la prima posizione nella categoria del Gruppo Misto Vini Rossi del Sud a Radici del Sud 2015, come decretato dalla giuria internazionale, migliorando così la seconda piazza dell’anno precedente, sempre a giudizio degli esperti internazionali.
Fermentazione in acciaio, maturazione in barriques di rovere di secondo passaggio per sei-otto mesi ed ulteriore affinamento in vetro prima della commercializzazione. Alcolicità che raggiunge i tredici gradi e mezzo.
Colore rosso rubino, intensi profumi fruttati del sottobosco evidenziando soprattutto aromi di ribes, di more e di mirtilli, che poi vanno ad innestarsi su toni olfattivi di prugna, di ciliegia, di chiodi di garofano, di vaniglia e di balsamo. Sorso fresco, elegante, morbido, sapido, vibrante, arioso e dinamico. Tannini vellutat di finissima trama, che svelano un profilo slanciato e profondo e che stimolano la beva. Retrogusto appagante e persistente. Davvero un ottimo vino, connotato da un altrettanto ottimo prezzo e da abbinare a paste al sugo, carni arrosto, formaggi semistagionati e/o ad una ricca zuppa di pesce tipo il cacciucco livornese. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Farnese Vini
Tel. 085 9067388 – Fax 085 9067389
segreteria@farnesevini.com – www.farnesevini.com
Enologi: Filippo Baccalaro e Teodosio D’Apolito
Bottiglie prodotte: 100.000 – Vitigni: malvasia nera, primitivo e negroamaro
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