Zitti Restauranta La Valletta
Merchant Street, 198
Tel. +356 7969 5034
sempre aperto dalle 10 all 22,30. Venerdì e sabato sino alle 2 di notte
di Bruno Macrì
Fine settembre-ottobre è il periodo ideale per andare a Malta. Vi consiglio di starci almeno una settimana per godere appieno delle bellezze dell’isola maggiore e delle due minori, Gozo e Comino.
Io ho preso una stanza nel cuore di La Valletta, affascinante cittadina Patrimonio Unesco.
Il mezzo migliore per spostarsi è sicuramente il bus, grazie ad un servizio pubblico capillare ed efficientissimo. Gozo, invece, è raggiungibile da Valletta in appena 45 minuti con un Fast Ferry (aliscafo). Da Gozo ci sono barche che in pochi minuti vi portano nella celebre Blue Lagoon della minuscola Comino, isoletta disabitata.
Mangiare non è stato assolutamente un problema, dalla colazione alla cena. In particolare Valletta è ricchissima di ristoranti, bar e locali, che animano il dedalo di viuzze e scalinate del centro storico. Per orientarmi, prima di scegliere, studiavo con attenzione i menù esposti all’esterno. Ho mangiato generalmente bene, spendendo il giusto.
Tra i tantissimi locali italiani, ho apprezzato molto il Zitti, tanto da tornarci per due cene consecutive. Il locale, si trova lungo la Merchant’s Street, una delle arterie principali del centro: ha uno spazio esterno coperto da ombrelloni e due sale interne, all’incirca credo possa ospitare 70 coperti.
Cena dl 23settembre2023
Appena seduto mi portano il menù con i nomi dei piatti in italiano e ingredienti in inglese e la carta vini. Quest’ultima contiene soprattutto vini maltesi, italiani e francesi. Inizio con un calice di bianco (chardonnay) di Marsovin un’azienda maltese i cui vigneti ho visitato liberamente nel pomeriggio a Gozo accanto a Ramla Bay, una bellissima spiaggia di finissima sabbia rossa. Insieme al vino arriva il benvenuto, un cestino con pezzi di focaccia calda condita con olio (Firriato, Sicilia) e origano: semplice e buono. Dal menù scelgo due piatti. Inizio con le “Alici Ripiene” di ricotta, posate su ‘Zucchine alla Scapece’. Le alici sono croccanti e asciutte, le zucchine semplicemente superlative raramente mangiate di migliori.
Proseguo con “La triglia scottata con melanzane a funghetto e guazzetto di provola” sulla quale cambio vino e scelgo un rosato (blend di Ġellewża, Grenache e Shiraz) sempre di Marsovin, l’abbinamento funziona a meraviglia. Il piatto è chiaramente ispirato da un cult di Cannavacciuolo, ma qui la melanzana è trattata in maniera diversa e la colatura di provola è sostituita da una sorta di fonduta.
Il piatto è comunque godibilissimo, sia alla vista che al palato: c’è un’armonia ed equilibrio di sapori, la cottura della triglia è perfetta. La materia prima è eccellente. Da un simpatico irlandese vicino di tavolo mi lascio convincere per il “Tiramisù Zitti Style” accompagnato da un calice di Moscato offerto dalla casa. Il tiramisù è un lingotto formato dall’accoppiamento di due savoiardi, ricoperto di una leggera glassa di cioccolato bianco e accompagnato da una crema al mascarpone. Conto finale 54,90 euro, ottimo rapporto qualità-prezzo.
Cena del 26 settembre 2023
Per l’ultima cena torno da Zitti. Mi sistemo al solito tavolo all’esterno sotto gli ombrelloni, vengo accolto calorosamente da Dorian, uno dei due soci che gestiscono il ristorante. Nel frattempo inizia a piovere, prima piano poi in maniera insistente. Allora, mi trasferiscono all’interno ad un tavolo proprio davanti la piccola cucina a vista. L’interno ha due sale, una a livello strada dove campeggia una bellissima affettatrice Berkel, l’altra interrata.
Complessivamente lo spazio interno è molto piacevole: ben arredato con scaffalature con vini alle pareti ed un bel banco bar. Il servizio ai tavoli è tutto al femminile, Dorian mi affida ad una bellissima ragazza di colore. Intanto, chiedo un calice di vino rosso (Ġellewża Merlot) del solito Marsovin, morbido e avvolgente, il migliore dei tre vini assaggiati tra ieri ed oggi.
Il primo piatto che scelgo dalla carta è la “Parmigiana”, servita su una salsa di datterino semi-dried, crema di mozzarella e pesto di basilico leggero. Un piatto “di casa”, molto ben eseguito nella sua estrema semplicità. Intanto, ho la fortuna di vedere tutti i piatti che escono dalla minuscola cucina posta alle mie spalle.
E, soprattutto, mi da l’opportunità di vedere all’opera il giovane chef. Ne approfitto per scambiare due chiacchiere con lui. Si chiama Modestino ‘Tino’ Pescatore, trentenne avellinese, assunto da circa tre mesi nel ristorante maltese. Tino mi chiama per farmi assistere in diretta alla preparazione della mia seconda scelta, “Il baccalà” cotto in salsa teriyaki, posato su una salsa alla puttanesca e accompagnato da una scarola ripassata in padella con olive e capperi. La consistenza e la sapidità del baccalà sono perfette. La salsa e la scarola rendono ancora più piacevole il tutto. Anche questo piatto mi riporta a casa.
Per i dolci lo chef mi dice di affidarmi a lui e mi porta prima una sfera di gelato alla vaniglia ricoperto di cioccolato su cui lui versa personalmente una ganasche di cioccolato caldo. Poi mi offre un tris di pastiera, caprese e cassata. Tutto molto buono, peccato non poterci abbinare qualche buon passito.
Prezzo finale, inclusi tre calici di vino 56,20 euro.
Zitti Restauranta LaValletta
Merchant Street, 198
Tel. +356 7969 5034
sempre aperto dalle 10 all 22,30. Venerdì e sabatosino alle 2 di notte
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