di Antonella Petitti
“Lo zafferano conforta allietando e rafforzando le membra ed il fegato sanando”
Scuola Medica Salernitana
Quando volti e storie si sostituiscono ai dati statistici sul ritorno giovanile alla terra, non si può che sorridere. Si tratta di farsi spettatori della migliore speranza per il futuro dell’Italia. Piccole produzioni di qualità e turismo ad esso connesso: la ricetta più semplice per una felicità sostenibile.
E stavolta a dar voce a questo laborioso e silenzioso esercito sono Francesco Beltrani e Gianluca Pagano, produttori emergenti che hanno dato vita allo “Zafferano del Cilento” nel 2013. Generazione di quarantenni con il sogno della terra in tasca, che vi si è avvicinata in un momento di difficoltà lavorativa e poi ne è rimasta folgorata.
“Abbiamo cominciato certamente con un po’ di inconsapevolezza“, racconta Pagano, “l’agricoltura è una cosa da professionisti. Stiamo facendo le nostre esperienze e siamo sempre più innamorati di questo lavoro. Ora la speranza è che possa diventare la nostra occupazione principale“.
Siamo a Gioi Cilento, a circa 850 metri s.l.m., in un appezzamento oggi impegnato solo per duemila metri, ma che al più presto sarà impegnato per almeno mezzo ettaro. Numeri piccolissimi se paragonati ad altre colture, ma non per il prezioso zafferano, spezia dalle qualità medicinali, aromatiche e coloranti.
Basti pensare che oggi la loro produzione media annua si attesta intorno ai 300 grammi, quest’anno dovrebbe salire a 400 e nel 2017 dovrebbe portarli all’ambito traguardo di un chilo e mezzo.
Un lavoro meticoloso, svolto completamente a mano per ottenere la massima qualità, attestata ampiamente dalle analisi che i due imprenditori ci tengono a mettere a disposizione attraverso il loro sito Internet.
Ma perchè lo zafferano? “L’idea ci è venuta semplicemente guardandoci attorno, il Parco Nazionale del Cilento – in alcune zone – è pieno di zafferano selvatico. E poi perchè è una spezia preziosa che, seppure viene dall’Asia, ha trovato in Italia un territorio accogliente che ne sostiene la qualità. Non abbiamo mai pensato di usare il selvatico, perchè è risaputo che è di qualità nettamente inferiore a quello usato per ottenere la famosa spezia“.
Se a produrne grandi quantità è principalmente l’Iran, non si può non sottolineare che l’Italia a livello europeo regala una qualità imbattibile, assieme alla Spagna. Lo zafferano del Cilento viene coltivato come coltura annuale, i bulbi vengono interrati a fine agosto, germogliano in settembre, regalano la migliore fioritura in una ventina di giorni che si concentrano tra fine ottobre ed inizio novembre.
In quei giorni, all’alba, quando il fiore non si è ancora aperto, viene raccolto e portato in laboratorio. Nella stessa giornata vengono separati gli stimmi dai fiori e poi essiccati in un tunnel elettrico per circa 8 ore a 35/40 gradi. Una volta pronti vengono man mano confezionati e distribuiti ad un prezzo che si attesta tra i 16 ed i 18 euro al grammo.
Un ciclo completamente manuale che non finisce qui, perchè quando le foglie della pianta sono completamente secche – in genere in giugno – i bulbi vengono espiantati uno ad uno, controllati e riposti in cassette di legno areate (eliminando i bulbi esauriti o danneggiati) fino a nuovo reimpianto.
Per acquistare lo Zafferano del Cilento direttamente in bottega:
THERMOPOLIUM WINE BAR – via Mazzini, 4 – 84056 Gioi (SA), Italia
RISTORANTE “U PARLATORIO” – Via San Pietro Celestino 66, – 84078 Vallo della Lucania (SA), Italia
CILENTO I SAPORI DELLA TERRA – Via Cermoleo 3, – 84040 Casal Velino (SA), Italia
IL SALUMAIO – via Madonna di Fatima, 110 – 84129 Salerno, Italia
Per contattare l’azienda:
Zafferano del Cilento – Gioi Cilento (Sa)
Tel. 329.8419449
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