di Ugo Marchionne
LONDON, The Empire. Il business della cucina giapponese e del sushi in particolare è divenuto uno degli investimenti e dei trend di maggior successo in ogni angolo del mondo. Dall’Inghilterra agli Stati Uniti, passando per l’Australia e per il Canada gli asset del sushi si sono rivelati i più proficui dal punto di vista della resa e del successo di pubblico. Proprio nel cuore della City pero si è sviluppata la principale catena di ristoranti fast dining legata alla cucina giapponese ed al sushi: YO SUSHI! Questo brand ha di fatto creato la moda del kaiten sushi, il sushi nei singoli piattini che passano di fronte al cliente su un nastro trasportatore, un po’ come i bagagli in aereoporto. YO SUSHI non è un fast food, né tantomeno un ristorante all you can eat, anzi, i suoi prezzi sono elevatissimi, ma non è neanche un ristorante gourmet. YO SUSHI é un concept di cucina giapponese da mangiare velocemente, anche in stazione o in aereoporto, o mentre si è in un grande centro commerciale a far shopping, senza però rinunciare ad una buona qualità delle materie prime, un ottima selezione di piatti e proposte e la facilità di far scegliere al cliente ciò che vuole quando vuole.
Si comincia con i vegetali. Harusame Aubergine Salad. Melanzana leggermente scottata e condita con un dressing giapponese molto particolare, l’ Harusame per l’appunto. Aceto di riso, zucchero, aglio, zenzero, salsa di soia e olio di sesamo. Queste sono le componenti di un condimento vivace e vibrante. Decisamente insolito. La componente Harusame riesce a donare alla melanzana un quid in più, una dimensione sospesa tra il dolce e il salato, tra lo speziato e il piccante. Eggplant cotta a puntino, morbida, scioglievole, so tender and moist. Unica nota dolente? La temperatura di servizio. Un piatto così non andrebbe fatto girare ad libitum su un nastro trasportatore, ma andrebbe servito sempre caldo e fragrante di fronte al cliente. Un piatto certamente peculiare che trae origine direttamente dalla tradizione kaiseki, della cucina imperiale. Meriterebbe ben altri palcoscenici, ma da YO Sushi, temperatura a parte fa davvero una gran bella figura. Un consiglio, ordinatelo dal menù, vi arriverà sempre fresh to order.
Di vegetariano in vegetariano si passa alla Pumpkin Katsu. Cotoletta alla gaipponese di zucca, impanata nel Panko e quindi fritta. Fragrante, sapida, insomma buona.
Veleggiando nel menu si comincia a fare sul serio. Tartare di salmone, le sue uova Ikura, dressing al coriandolo e olio di sesamo. Ben eseguita, piccantezza giusta. buon compromesso ed equilibrio di sapori. Certo sa un tantino di deja vu, ma siamo pur sempre nella catena di sushi numero uno del mondo. Gli si perdona facilmente le scelte che tendono al banale.
Ancora, Beef Tataki, tataki di manzo e dressing al coriandolo. Semplicemente divertente. Non costituisce sicuramente la prima scelta per i palati degli englishmen ma credetemi, in buona sostanza questo piatto è quanto di meglio potete trovare da YO Sushi.
Si prosegue nel reame del Wagyu: Beef Nigiri. Semplici, immediati, buon metro di giudizio per il riso e per il filetto. Riso purtroppo industriale, da catena di montaggio, senza alcuna verve. Carne invece robusta, succulenta, arricchita da un dot di aioli speziato e leggermente agliato. Buona la compattezza del pezzo ed abbastanza cedevole. Una promozione piena con un bel sei in pagella tondo tondo non gliela leva nessuno.
Eccezionale lo Spicy Teriyaki Beef. Jalapeno, peperoncini rossi, salsa teriyaki, aglio a lamelle. Sapori forti per un piatto deciso. Val bene le sterline che servono per poterlo degustare essendo un piatto premium. Piace proprio a tutti, best seller tra le proposte di YO Sushi e capisco bene anche il motivo: piacevolissimo sia se lo si mangi caldo sia che lo si mangi freddo.
I Roll che sicuramente vale la pena assaggiare sono i Chicken Katsu Roll o Spicy Chicken Roll. Cotoletta piccante di pollo, verdure, erba cipollina e cetriolini. Un breathtaking uramaki. Un uramaki mozzafiato. Croccante, piccante, sapido, in poche parole tutto quello che serve per essere un buon roll. Do not get me wrong, il roll rimane industriale al cento per cento, da catena di montaggio, ma in ensamble le componenti interagiscono molto bene fra di loro, segnando uno score davvero notevole.
Ad un livello superiore si assesta con gran merito il Buta No Kakuni. Stracotto di maiale e Daikon, una radice giapponese. Se vogliamo, la genovese interpretata dalla tradizione gastronomica del sol levante. Grande concentrazione di sapori. Giusta la nota salina della soia e ottimo il grado di tenerezza e scioglievolezza della carne. Il gusto del daikon ricorda vagamente quello di un ananas maturo. Dolce e acidulo, perfetto complemento di un piatto ben eseguito e strutturato. Good Job!
Conoscerete sicuramente Doraemon, il gatto robot protagonista dei manga giapponesi, ecco il dolce giapponese dal quale il suo creatore ha tratto ispirazione. Dorayaki. Neutro, sembra un tamago invece no. Sospeso tra un flan ed un pancake, si presenta semplicemente in tutta la sua essenza. Morbido, gentile e dolce. Un ottimo fine pasto.
Non potevo non concludere con qualcosa di tipicamente inglese. Ecco il Fish no Chip Roll. Interpretazione sushi del Fish and Chips. Cipolla, yuzu furikake, cetriolo e maionese al wasabi. Tradizionalmente croccante il pesce internamente, un trancio di seabass, a noi italiani noto come spigola, ma elevato ad una dimensione differente grazie alle note agrumate e piccanti. Il Fish and Chips fusion, in versione anglo asiatica, come non lo avete mai visto. Il gioco sul nome dipende dal fatto che No in giapponese significa e, congiunzione. Questo roll al contrario si presenta come un roll NO CHIPS, senza patatine!
E da ultimissimo, di street food in street food passo, dopo averle viste in fondo alla carta ai takoyaki. Palline di impasto fritte con un cuore di tentacolo di polpo. Morbidissime. Forse troppo pesanti per via di una dose generosa di maionese dolce Kewpie come topping, ma va bene cosi. Il junk food va rispettato.
YO Sushi rappresenta senza ombra di dubbio il colosso mondiale del Sushi in versionekaiten, con il nastro trasportatore e fast food. Si trova ovunque ed il motivo del suo successo lo si comprende facilmente. Facile, veloce e pratico. Un Sushi easy che permette a chiunque la pratica del grabbing a quick bite, del mangiare un boccone velocemente, quando vuole e come vuole. Insomma, un format di grande successo. Provatelo anche voi se vi capitasse di trovarvi oltre manica, in Asia o negli Stati Uniti. Rimarreste piacevolmente sorpresi. Granted one hundred percent!
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