Poco più di 27 anni, chef del ristorante del T Hotel di Cagliari, la solare Ylenia Parente sbanca la prima edizione del Campionato di Pasta fatta a mano.
Tenutasi nell’ambito della terza edizione del DMED – Salone della Dieta Mediterranea Paestum (Sa) all’interno degli spazi del NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio di Capaccio Paestum (Sa), la prima edizione italiana dell’evento dedicato alla pasta fresca fatta a mano ha visto una donna come sua regina incontrastata.
La giovane chef sarda si è imposta su tutti gli altri concorrenti professionisti con il piatto “Seppia e piselli”, ovvero culurgiones tondo a base di nero di seppia e zafferano, ripieno di seppia cotta a bassa temperatura e fegatini centrali, su una crema di piselli, salsa di scalogno al nero di seppia, polvere di pomodoro e pelle di seppia essiccata e soffiata.
Anche i premi speciali per il “Miglior Impasto” e per miglior equilibrio nutrizionale “Dieta Mediterranea” sono andati alla sarda Ylenia Parente, premi rispettivamente consegnati da Emanuele Pizzuti del Molino Pizzuti e da Gennaro Velardo di Italia Ortofrutta. Per la giovane vincitrice del Campionato della Pasta fatta mano c’è anche una masterclass gratuita messa a disposizione da InCibum, scuola di alta formazione. A premiare la vincitrice del primo Campionato della Pasta fatta a mano ci ha pensato Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus.
“Sono felice di aver vinto il Campionato e di essermi messa in gioco con i sapori e le tradizioni della mia terra” ha affermato la chef Parente. La vincitrice assoluta del primo Campionato della Pasta fatta a mano si è aggiudicata il “Pettorello”, opera in ceramica realizzata dall’artista Sasà Sorrentino, che mette assieme il matterello, strumento indispensabile per tirare la pasta, e la pettola, striscia impasto da cui poi vengono realizzati tutti i tipi di pasta a mano.
Tanti i concorrenti che si sono messi in gioco e sono arrivati a Paestum da ogni parte d’Italia. Chef, cuochi, cesarine, uomini e donne di laboratori di pasta provenienti dal Veneto alla Sicilia, dalla Sardegna alla Puglia passando per l’Umbria e le Marche.
Al secondo posto si è classificato l’umbro Michele Raspanti con il piatto “Made in Italy…Paestum 1.0” a base di tortelli con sfoglia tricolore a base di rapa rossa e spinaci, ripieni di panna veg, pasta di nocciola I.G.P e condito con tartufo estivo fresco, cigna fresca, nocciole tostate e pane croccante. Sul gradino più basso del podio, invece, ci è salito il napoletano Domenico Pastena, famoso nel capoluogo partenopeo con il suo PasteNà, con il piatto “Porro Pork” a base di ravioli ripieni di stracotto di maiale e porro, condito con crumble di porro, polvere di porro, salsa al pomodoro e zenzero, olio al porro e misticanza di erbette.
Il premio per il piatto che ha rappresentato meglio la tradizione italiana è stato aggiudicato dal messinese Onofrio Triolo con il piatto “Profumi di Sicilia” a base di maccheroni al ferretto condito con cipolla, capperi, uvetta sultanina, pinoli, pesce spada, sfumato con vino bianco e poi pomodorini gialli, pelati, finocchietto selvatico, alici sott’olio, mandorle pan grattato e ovviamente olio EVO. Il premio gli è stato consegnato da Arianna Agnesi della Fondazione Vincenzo Agnesi, impegnata nella promozione e valorizzazione delle paste italiane.
A presiedere la giuria è stato il giornalista Luciano Pignataro, soddisfatto dalla qualità dei piatti presentati dai concorrenti. “Il concorso è stata una brillante iniziativa perchè ha raccolto professionisti da tutta Italia che si sono messi in gioco ed è stato un grande successo – commenta il presidente di giuria Luciano Pignataro – La tradizione della pasta fresca unisce la Penisola dal Nord al Sud e abbiamo avuto la dimostrazione della straordinaria ricchezza e biodiversità alimentare del nostro bellissimo Paese”. Assieme a lui, hanno giudicato i piatti in gara: il giornalista Leonardo Ciccarelli; le nutrizioniste Monica Marro, Anna Gloria Caliendo, Renata Bracale; gli chef stellati Christian Torsiello, Fabio Pesticcio, Marco Cefalo. La parte tecnica è stata guidata dallo chef Gregori Nalon con il supporto di Gabriella Auricchio e Alessia Petrosino.
“Siamo orgogliosi di questa prima edizione del Campionato e siamo convinti che possa essere un amplificatore per la promozione della Dieta Mediterranea attraverso uno dei suoi alimenti più tipici ed identitari: la pasta” ha affermato Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus.
Il progetto “Campionato della Pasta fatta a mano” è realizzato da BTL Prod srl, società di comunicazione, in coproduzione con il Consorzio Edamus, consorzio di aziende del settore food e agroindustriale che punta allo sviluppo e soprattutto alla visibilità nazionale ed internazionale dei consorziati.
“Una sfida nuova, entusiasmante e coinvolgente che ha messo al suo centro la pasta fresca – ha affermato il direttivo della BTL Prod C’è un interesse diffuso ed una richiesta di interventi proveniente da ogni regione d’Italia. Siamo già a lavoro per la prossima edizione e magari per qualche spin-off durante l’anno”.
Partner del primo Campionato della Pasta fatta a mano sono: la Fondazione Vincenzo Agnesi, ente dedicato alla valorizzazione delle paste alimentari italiane; Molino Pizzuti, storica realtà del Meridione che lavora nel campo delle farine con particolare attenzione al ritorno dell’utilizzo di grani antichi; InCibum, scuola di alta formazione gastronomica; le attrezzature tecniche di Angelo Po messe a disposizione dal distributore Paolozza; le pentole, le padelle e gli strumenti di Zwilling Ballarini; le attrezzature per la ristorazione di De Luca Hotellerie; il supporto di FG Graphic.
Oltre alla categoria Professionisti, spazio verrà dato anche alla categoria degli Amanti della Pasta. A questa categoria parteciperanno tutti coloro che per passione e/o desiderio vogliano mettersi in gioco nella realizzazione di un piatto a base di pasta fresca fatta a mano.
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