World Pizza Day: ecco i pizzaioli italiani più influenti che conteranno sempre di più nel 2023

Pubblicato in: La Pizza e basta

Padoan, Bonci e Coccia

Chi sono i pizzaioli più influenti del momento? Sul piano della comunicazione ci sono pochi dubbi. Ovviamente non signfica che sono i più bravi, anche se stanno tutti nelle prime posizioni di 50 Top Pizza. Per influenti intendiamo capaci di essere un punto di riferimento per la categoria e per i media.

Francesco Martucci

Un uomo solo al comando da quattro anni nella classifica 50Top Pizza, prima al mondo. La sua filosofia è molto precisa: una sola pizzeria e stare sempre presente al bancone per ammaccare. Una scelta testarda che ne disegna la figura del vero artigiano della pizza, un riferimento per tanti giovani. Grande innovazione sul modello di pizzeria, sui contenuti della pizza, sulle carte dei vini e delle birre oltre che del servizio. Non sbaglia un colpo.

 

Gabriele Bonci

Nessuno a Roma e in Italia è stato più influente di lui non solo nella capacità di entrare nelle lievitazioni, ma anche per una radicale filosofia di rispetto dell’ambiente e della salute dei clienti. Non c’è ragazzo a Roma e in Italia che sulla pizza al taglio non abbia lui come ispirazione. La sua storia su Netflix è quella che ha colpito di più perchè vera e non finta.

 

Errico Porzio

E’ stato il suo anno e il 2023 è pronto a bissare. Attivo e ben consigliato sui social dove è diventato un beniamino di tutti, soprattutto dei giovanissimi. Ogni sua apertura vede un grande successo annunciato. Propone una pizza tradizionale inserita in un contesto di pizze storiche e tanto basta.

 

Gino Sorbillo

Per i media e per il pubblico comune è sempre il pizzaiolo più conosciuto d’Italia. Gino gestisce la sua popolarità con generosità, proponendo sempre e solo pizze tradizionali, l’essenza di via Tribunali.

 

Ivano Veccia

Dalla sua portaerei di Qvinto, la pizzeria più grande di Roma, dimostra di essere sempre più influente. Soprattutto il suo merito è saper fare rete con i suoi compaesani ischitani, Lorenzo Sirabella e Nino Di Costannzo diventando il punto di inconro tra il fine dining e la pizza senza però rinunciare alla sua identità travestendosi da cuoco come fa qualcuno.

 

Lorenzo Sirabella

Mantenendo un profilo basso, è riuscito a diventare un punto di riferimento per il mondo pizza a Milano nonostante le numerose aperture. La differenza è che lui è pizzaiolo di una sola pizzeria e lo si trova costantemente a Dry, il suo luogo di lavoro.

 

Simone Padoan

Sta alla pizza italiana come Marchesi alla cucina. Un grande innovatore silenzioso e serio, capace di dettare uno stile nuovo puntando sulla qualità delle materie prime. Il suo grande merito è non aver ceduto alle lusinghe e alle proposte restando saldo nella sua pizzeria, esempio di artigiano puro e insuperabile.

Jacopo Mercurio

Il nuovo profeta della pizza alla romana su cui ha puntato con decisione e senza mediazione. Anche lui da buon artigiano sempre al bancone della sua pizzeria, poche chiacchiere e tanta buona qualità. Un riferimento per chi cerca questo stile.

Pier Daniele Seu

Un grande artigiano della pizza, tra i più bravi a scovare gli abbinamenti giusti da chef sulle pizze d’autore

 

SARA’ L’ANNO DI…..

Ciro Salvo

In previsione una quarta pizzeria, stavolta a Napoli, una bomboniera dove sarà possibile prenotare. Ciro, persona silenziosa e oltremodo pignola, rappresenta una delle punte di diamante della pizza napoletana tradizonale. Le sue aperture a Roma e a Londra sono un gioiello di come si possa replicare il lavoro artigianale ad altissimo livello senza perdere identità.

 

Francesco Capece

Il piccolo folletto dei monti Picentini lascia la famiglia a San Cipriano Picentino dove ha ben lavorato per andare a Milano e sposare un progetto che sicuramente lo porterà alla ribalta di questa meravigliosa città sempre aperta alle novità. Lo fa con Mario Ventura, imprenditore giovanissimo ma con le idee molto chiare.

Diego Vitagliano

Quarta apertura a Roma e una quinta dietro l’angolo. Dopo il successo di Doha consolida la sua immagine, anche grazie alla sapiente regia di Nerina Di Nunzio.

 

I giovani maestri che contano

Davide Civitiello

Del mestiere di pizzaiolo ha preso il meglio mantenendo l’umiltà e insegnando la pizza napoletana in tutto il mondo. Stimato da tutti, oggi ha un riferimento a Piazza dei Martiri, nel cuore di Napoli.

 

Marco Quintili

Cinque pizzerie, tutte di successo. Quello che oggi si chiama stakeholder, rispettato da tanti pizzaioli.

Vincenzo Fotia

Riferimento calabrese dell’Accademia Pizza doc, è leader indiscusso del mondo pizza in questa splendida regione.

Raffaele Bonetta

Fra la pizzeria e l’insegnamento ha scelto, per il momento, il secondo. Uomo di riferimento di Perrella Distrbuzioni e insegnante a Pizza doc è stimato da tutti per la sua ossessione sulle lievitazioni. Se avesse una sua sua pizzeria darebbe filo da torcere a tutti.

 

Salvatore Lioniello

Anche lui un riferimento per tanti ragazzi. Bravissimo negli impasti, molto seguito sui social, i suoi corsi su Accademia Pizza doc fanno sempre il pienone per la gioia di Antonio Giaccoli

 

Il maestro di sempre

Enzo Coccia

Grande innovatore della pizza napoletana, riferimento del Dipartimento di Agraria a Portici. Il suo cambiamento è stato di lungo corso entrando nella storia.

 

La storia

Salvatore Grasso

Un plurisettantenne con l’entusiasmo di un giovane. Attivo sui social, presidente delle Pizzerie Centenarie a Napoli.

Francesco e Salvatore Salvo

Da sempre un riferimento napoletano e italiano per serietà, pignoleria nella ricerca di materie prime.

 

Ps: Ça va sans dire che tra quelli che contano in questo mondo ci sono i presidenti dlle due principali associazioni, Antonio Pace dell’Avpn e Sergio Miccu dell’Apn. Ma nessuno dei due ha una pizzeria, tema a cui è circoscritto questo post.

 


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