di Phyllis De Stavola
La California da degustare
Appena atterrati all’aeroporto di San Francisco in California decidiamo di pregustare subito il sapore della Wine Country, situata a 50 miglia a nord, ammirando al tempo stesso la vista sulla Baia. Memori di quanto scrive Jay McInerney in ‘I piaceri della cantina’ nel capitolo sulla New wave di Chardonnay californiani che definisce “eleganti, agili, snelli e nervosi”, quest’ultimo aggettivo in riferimento all’acidità che definisce lo “scheletro sul quale viene drappeggiata la carne zuccherina del vino”, prendiamo posto al Wine Bar ‘Wines of California’ sul molo Pier 39 e ordiniamo due Chardonnay: un Handsight Chardonnay Napa Valley e un Wente Morning Fog Chardonnay 2010 Livermore San Francisco Bay.
Una preparazione ‘soft’. Il primo, prodotto in 1232 casse l’anno, è un vino ‘facile da bere’ che, con i suoi sentori di frutta a polpa gialla (mela) e note floreali, incarna i tratti tipici dei vini a denominazione Los Carneros nella Napa Valley. In bocca colpisce per la sua freschezza, un’acidità pungente che persiste sul finale. Consigliato in abbinamento ai frutti di mare e al formaggio.
Il secondo è prodotto da Wente Vineyards, un’azienda vinicola a conduzione familiare fondata nel 1883 oggi alla quinta generazione con 3000 acri (corrispondenti a circa 1214 ettari) estesi su Livermore Valley, San Francisco Bay e Arroyo Seco a denominazione Monterey. L’azienda è stata nominata ‘American Winery of the Year’ nel 2011 dal Wine Enthusiast Magazine. Si caratterizza per profumi di frutta a polpa gialla (mela verde e frutta esotica) con note di cannella e vaniglia derivanti dalla maturazione in barrique di rovere francese per sette mesi. In bocca è fresco, equilibrato e abbastanza persistente. Il nome ‘morning fog’ si riferisce alla presenza quotidiana estiva dei banchi di nebbia sospinti dai venti del Pacifico verso le colline dell’East Bay. Un fenomeno climatico che contraddistingue le denominazioni Livermore e San Franisco Bay. I piatti proposti però non sono all’altezza dei vini e del panorama. Il piatto di punta ‘Crab Louis Salad’, polpa di granchio servita su un letto di lattuga tagliata a strisce con olive greche Kalamata, cuori di carciofi e salsa Louis anestetizza il gusto con l’imposizione e l’eccesso del ‘Louis dressing’ (condimento tipico californiano a base di maionese, salsa di peperoncino, cipollotti verdi, peperone verde, succo di limone, pepe).
Lasciata San Francisco, imbocchiamo il Bay Bridge, poi I-80, e ci dirigiamo verso il più mite e caldo Nord in direzione Napa Valley, a circa un’ora d’automobile.
Giunti nella Wine Country, il paesaggio agreste che di dispiega sotto i nostri occhi da una delle colline di quest’area soleggiata e ad elevata vocazione vitivinicola della California è strabiliante. Una terra benedetta con temperature miti tutto l’anno che oscillano infatti da 3°C/12°C (min/max) nel mese di gennaio a 12°C/28°C in piena estate a luglio.
Vini rossi e bianchi che parlano francese – eccezion fatta per lo Zinfandel e il Riesling – quelli prodotti nella Wine Country nella valle di Napa e nella contea di Sonoma: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Pinot Noir, Syrah, Petit Verdot, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Pinot Gris, Viognier. Non mancano le varietà di Barbera, Sangiovese, Primitivo proposti con etichette dai romantici nomi italianeggianti ‘Bellissimo’, ‘Ti amo’, …
Con le sue numerose e imponenti ‘property’ o ‘estate’, la Wine Country pullula di aziende vinicole che coltivano le uve poi utilizzate nella produzione dei vini, cosiddetti ‘estate-grown’ (da uve coltivate nella tenuta) e ‘estate-bottled’ (imbottigliati nella tenuta).
Certo l’organizzazione nella Wine Country è irreprensibile, un eccellente esempio di marketing territoriale, dalla segnaletica, alle opportunità di ‘wine tour’ in mini-van provvisti di ‘winery map’ (cartina con indicazioni delle aziende vinicole), alle possibilità di cene gourmet con presentazioni di piatti preparati da chef rinomati nelle estate spesso dei veri e propri Resort, di ‘tasting room’ che di sera diventano wine-bar, ristoranti che offrono ‘locally grown, first class food’, inviti ad iscriversi a ‘Wine Club’ che danno diritto ai parcheggi migliori, a tariffe scontate sulle ordinazioni, a prenotazioni prioritarie, e addirittura wine-tour con il Wine Train, ovvero un treno-ristorante dai vagoni vintage.
I produttori californiani si avvalgono dell’esperienza acquisita e dalla consulenza degli enologi per la scelta delle varietà in base alle caratteristiche di ogni ‘terroir’ contraddistinto da un suo specifico terreno e microclima e riconosciute dal Governo attraverso l’attribuzione della denominazione comunemente definita AVA (American Viticultural Area). Il termine d’origine francese ‘terroir’ come ammettono gli stessi californiani, in fin dei conti è anche la sintesi di 200 milioni di anni di storia di geologia compressi nel bicchiere. Ed ogni AVA è dunque un tassello, – con una sua propria geomorfologia – del puzzle dell’immagine più grande che rappresenta la regione.
Le aziende dalla storia più consolidata sono ricche di esperienze internazionali e di legami con la tradizione e tra produttori. Heitz Wine Cellar, ad esempio, nota in particolare per il ‘Martha’s Vineyard Cabernet Sauvignon’ classificato dal Wine Spectator tra il 12 top wine del XX secolo, è un’azienda vitivinicola fondata nel 1964 quando Joe e Alice Heitz acquistarono la tenuta di 160 acri (oltre 64 ettari) sulle colline di St. Helena che includeva una cantina in pietra costruita nel 1898, e che oggi rappresenta l’immagine ufficiale dell’azienda. Opus One, joint venture, nata nel 1979 ad Oakville, dall’unione del Barone Philippe de Rothschild della Château Mouton Rothschild e Robert Mondavi della Robert Mondavi Winery, due figure che introdussero molte innovazioni che influenzarono profondamente sia le tecniche di vinificazione dei vitivinicoltori californiani sia il concept stesso del vino nell’abbinamento con il cibo e nel rapporto con le arti. In generale i vini della wine country sono cari, e quelli prodotti da aziende come queste lo sono in modo particolare. Nella Wine Country vi è molto di europeo, la Francia senza dubbio, ma anche l’Italia. Un esempio per tutti, Antica Napa Valley è un’azienda che fonde in un blend l’Italia e la California. La storia dell’azienda californiana inizia negli anni sessanta quando il Marchese Piero Antinori visitò lo stato del Golden Gate. Venti anni dopo, a metà degli anni ottanta la famiglia Antimori costruì, in partnership con l’inglese Whitbred e la francese Bollinger Champagne, una ‘wine estate’ di 1200 acri (circa 485 ettari). Nel 1993 acquistò le quote dei partner diventando unico socio e nel 1998 ingrandì la tenuta acquistando altri 24 acri di vigneto adiacenti alla proprietà. Il nome ‘Antica’, attribuito nel 2001, unisce le parole Anti-nori e Ca-lifornia riferendosi al contempo alla storia antica della famiglia Antinori produttori di vino dal XIV secolo. In vigna, prevalentemente Cabernet Sauvignon e Chardonnay, ma vi troviamo i vitigni tipici dell’AVA Atlas Peak.
La denominazione Napa Valley attribuita nel 1981, comprende 16 ‘sub-appellation’ tra cui: Atlas Peak, Diamond Mountain District, Oak Knoll District of Napa Valley, Oakville, St Helena, La contea di Sonoma ricomprende oggi 15 AVA, tra cui Alexander Valley, Carneros, Dry Creek Valley, Knights Valley, Russian River Valley, Sonoma Coast, Sonoma Mountain e Sonoma Valley. Ogni AVA si riferisce a terroir che presentano caratteristiche morfologiche molto diverse tra loro: pianura, collina, montagna, lago, zona costiera, foresta, ed è contraddistinta da un proprio microclima – da quello con temperature più fresche, o con decise escursioni termiche notte-giorno, con giornate calde e soleggiate e nebbia mattutina e da una differente composizione del terreno: da quello vulcanico a quello più argilloso, sabbioso, roccioso. Pertanto ciascun’area ha i suoi best varietals, i vitigni che vi si esprimono al meglio. L’AVA ‘Sonoma County’ è poi un catch-all, impiegata se le uve utilizzate provengono da oltre due aree viticole ad esclusione della Northern Sonoma.
Soggiorniamo a The Meritage Resort and Spa (www.themeritageresort.com) con pernottamento in camera con vista…ovviamente sui vigneti di proprietà, dotata di Tasting Room (Trinitas) e di una wine cave di 22,000 square feet (circa 6705 metri).
I must-do: almeno un ‘flight’ ovvero una degustazione nella ‘tasting room’ di una delle ‘winery’ e la visita ad almeno due ‘estate’, una a Napa e l’altra a Sonoma per un minimo di confronto di paesaggio e di stile. Le degustazioni – nel rispetto della ‘etiquette’ (cerimoniale del bon ton) – si svolgono presso quasi tutte le aziende, in media dalle 10am alle 5pm (meglio su prenotazione) e prevedono da 4 a 12 vini con un prezzo medio da $ 10 a $ 40 dollari. Spesso i vini sono associati agli ‘amuse-bouche’, termine d’origine francese che si riferisce alla stuzzicheria offerta in accompagnamento al vino in degustazione, spesso gustoso preludio al ‘dining’ (pranzo o cena) presso la medesima tenuta.
Da una parte scegliere tra le 300 aziende vinicole di Napa Valley e le 260 di Sonoma County non è facile, dall’altra i preziosi consigli del Concierge, un vero e proprio tourist adviser, colui che fornisce wine country map, guide alle winery, wine magazine. A domande precise seguono risposte circoscritte con indicazioni di prezzo, distanze, tempistica necessaria, itinerario migliore alleviando così in parte il senso di responsabilità. Bisogna scegliere un criterio di selezione. Giocosamente optiamo per due Castle Winery da confrontare e così prontamente con grande professionalità il nostro adviser scorre gli elenchi, tira fuori la letteratura di supporto e voilà: il Castello di Amorosa a Calistoga nella Napa Valley e Ledson Winery & Vineyard nella cittadina di Kenwood lungo la Sonoma Hwy.
Le cittadine di Napa e Sonoma distano tra loro circa 15 miglia (24 km). La valle di Napa si sviluppa verticalmente in lunghezza ed è attraversata da due strade quasi parallele: Silverado Trail e la Hwy 29, costeggiate da spettacolari, curate ed estese ‘estate’, ‘winery’, e ‘cellar’ molte delle quali dotate di ‘parking lot’, di ‘deli’, ‘wine bar’, ‘picnic area’, ‘tasting room’. Percorrendole giungiamo al Castello di Amorosa (www.castellodiamorosa.com), sede della winery a conduzione familiare impegnata nel ‘winemaking’ da oltre 120 anni e giunta alla quarta generazione, è stato costruito nel 1993 su ispirazione ad un castello della Toscana XII secolo. L’edificio è di per sé un’attrazione con le sue 107 stanze, 8 piani di cui 4 sotto terra, le cantine, il ponte levatoio, la bottaia in mattoncini dai soffitti a volta. Il Castello è immerso tra 30 acri (oltre 12 ettari) di vigneti in cui crescono le varietà di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon. D’ispirazione toscana è anche la produzione di vini Pinot Grigio, Pinot Bianco e del Super Tuscan Blend (La Castellana Super Tuscan Blend, Napa). Il Barone Reserve, Cabernet Sauvignon Napa Valley ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui per l’annata 2008 ($115) il punteggio 91/100 attribuito dall’International Wine Review.
Napa è più frequentata e commerciale, Sonoma meno caotica e non a caso è chiamata dai propri abitanti ‘Slow-noma’. Percorrendo le sue altrettante panoramiche strade imbocchiamo la Hwy 12 fino al Ledson Winery & Vineyard (www.ledson.com). Situato in un castello in stile francese della Normandia costruito nel 1989, un edificio elegante posto anch’esso tra ettari di vigneti e roseti curatissimi, la sede dell’azienda è aperta al pubblico per le degustazioni nelle Tasting-Room (15/20) e nelle salette per le degustazioni guidate private. Optiamo per un ‘flight’ (una degustazione-tipo) da 9 vini: 2 bianchi, 5 rossi e 2 vini dolci da dessert. Il sommelier che guida la degustazione e con il quale interloquiamo si sofferma in particolare su tre aspetti: ‘aroma’ (profumi), ‘palate’ (sensazioni gusto-olfattive) e ‘finish’ (persistenza aromatica).
Russian River Valley Sauvignon Blanc 2009. Medaglia d’oro 2011 North of the Gate Wine Competition.
Napa Valley Sauvignon Blanc 2009. Medaglia d’oro 2011 San Francisco Wine Competition.
Russian River Valley ‘Old Vine’ Zinfandel ‘Jolene’s Vineyard’ 2007 .
California ‘Gunsight’ Red Wine 2008. Medaglia d’oro 2012 San Diego International Wine Competition.
Sonoma Valley Estate Merlot 2006.
Alexander Valley Cabernet Sauvignon ‘Elegance’ 2007.
Lake County ‘Diamond Ridge’ Petite Sirah 2006.
Russian River Valley Riesling Demi Sec 2009.
Mendocino County Orange Muscat 2008.
Il bianco che abbiamo apprezzato maggiormente: Napa Valley Sauvignon Blanc 2009. Al naso e in bocca dominato dalla frutta a polpa gialla (pesca, melone, pera e frutta esotica in particolare ananas e guava) e con note di caprifoglio. Vino di media struttura con un equilibrio dato dalla freschezza ben controbilanciata dalle morbidezze con un finale lungo, intenso e fruttato.
Il rosso che ci ha estasiati: Russian River Valley ‘Old Vine’ Zinfandel ‘Jolene’s Vineyard’ 2007. Prodotto da una ‘old vine’ (vecchia vigna), al naso e in bocca colpisce per la frutta rossa matura (amarene, more) e per le note di spezie (vaniglia). Di corpo, caldo, con tannini ‘ammorbiditi’, un finale lungo e persistente.
Concludiamo con il glossario dei termini in inglese utilizzati nel presente articolo e in qualche modo un abbecedario utile al Wine lover (enofilo) globetrotter (giramondo) in visita nella Wine Country.
Glossario
Amuse-bouche – Stuzzicheria offerta in accompagnamento al vino in degustazione
Appellation – Denominazione
Aroma – Profumo
Cave / Cellar – Cantina
Deli – Negozio di gastronomia
Estate – Tenuta vitivinicola
Estate-bottled – (riferito al) Vino imbottigliato nella tenuta
Estate-grown – (riferito al) Vino prodotto da uve coltivate nella tenuta
Etiquette – Cerimoniale (bon ton)
Finish – Persistenza aromatica
Flight – Degustazione
Food and wine pairing – Abbinamento vino-cibo
Label – Etichetta
Old vine – Vigna storica
Palate – Sensazioni gusto-olfattive
Property – Tenuta vitivinicola
Reserve – Vino speciale
Single-varietal – Monovitigno
Single-vineyard – (riferito al) Vino prodotto con uve provenienti dallo stesso vigneto
Tasting-room – Sala degustazione
Varietal – Vitigno
Vineyard – Vigneto
Vineyard walking path – Sentiero tra i vigneti
Wine lover – enofilo
Winemaker – Produttore vinicolo
Winery – Azienda vinicola
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