di Annatina Franzese
Non in città, ma nemmeno troppo in provincia, Salvatore Susta ribalta i connotati della sua storica pizzeria per trasformare il locale di famiglia in un bistrot tutto nuovo. Appena fuori dall’area vesuviana, a poche centinaia di metri dall’uscita della SP1, dunque facilmente raggiungibile, dallo scorso novembre Sustable ha sostituito la “Vera pizza fiocco”.
Senza necessariamente scomodare le inutili propensioni esterofile richiamate dal nome, la tavola di Susta nel suo nuovo format, ha come unico obiettivo quello di sposare la tradizione partenopea al concetto moderno di bistrot per promuovere un’offerta semplice, immediata e di facile fruizione.
Un progetto fortemente voluto da Salvatore e da sua figlia Sara che, insieme, hanno perfettamente combinato l’esperienza del primo con la voglia di novità della seconda.
Un ambiente accogliente, dall’arredamento lineare e essenziale, dove l’attenzione si concentra immediatamente e senza distrarsi sull’offerta gastronomica proposta. Un menù frutto della collaborazione con Giuseppe Daddio, fondatore insieme al pastry chef Aniello Di Caprio dell’Accademia Dolce e Salato, che parte dal condimento, essenziale di qualunque portata, per poi svilupparsi in diverse varianti. Al bistrot Sustable fulcro centrale è il “sugo, indistintamente declinato alla pizza, al crostone o ad un insalatone.
Una volta accomodati a tavola, il giusto inizio di cena è sancito dal crostone “Onda di mare”. La fetta di pane, a metà tra bruschetta e crostone, farcita con fior di latte di Agerola, burrata, rucola, polpo, pomodorini rossi e gialli è l’ideale antipasto per la stagione che stiamo vivendo. Un tripudio di sapori ad ogni morso, piacevolmente fresca nonostante la consistenza della burrata, in grado di presentarsi al gusto leggera ed equilibrata.
A seguire, il must del menù: gnocchi ripieni di mozzarella conditi con baccala, pomodorini, olive caiazzane ed origano. Servita in un tianiello, portato in tavola stretto da un canovaccio così come comanda l’antica tradizione contadina, questo piatto rispecchia palesemente il mood Susta, teso a rispolverare l’ormai desueto e sano piacere dello stare a tavola con convivialità e gioia.
Al rilassante“Convivio”, vista l’importanza della filosofia che anima il locale, è dedicata una intera sezione del menù che prevede la possibilità di scegliere tra tre tianielli (fagioli e cipolla, baccalà e scarpetta) da condividere tra tutti i commensali presenti alla stessa tavola. Per garantire un’offerta ampia e sposare i gusti della clientela, il condimento di ogni tianiello può accompagnare a scelta la zuppa, gli spaghetti e gli gnocchi.
Posto che, se non provo non credo, ho assaggiato due dei tre tienielli in carta (baccalà e scarpetta), abbinando il condimento per uno con gli gnocchi e per l’altro con gli spaghetti.
Pur poco simpatizzando per quello che è il simbolo della tradizione vesuviana, devo dire che degli gnocchi con il baccalà ho scostumatamente chiesto il bis.
Quando si fa sosta da Susta, non si può non assaggiare lo gnocco ripieno.
Per proseguire, rispetto a “Scarpetta”, vi dico solo che in nomen omen. Dopo lo spaghetto ai tre pomodori, non potrete terminare senza la scarpetta finale.
I dolci, punta di diamante del menù, nascono dalla passione per la pasticceria di Salvatore Susta e mettono in scena tutta la sua esperienza in materia di senza glutine. La proposta è notevole ed ogni dolce, può essere consumato in monoporzione al cucchiaio, direttamente dal frigo alla tavola.
Volutamente concentrata sulla Campania la carta vini e birre; una chiara volontà del patron di valorizzare il territorio di appartenenza.
Sustable a Volla
Via Filichito, 102
Aperto la sera, chiuso la domenica
Tel. 081 773 1613
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