Qualche anno fa, dopo un periodo di critica e rottura nei confronti di un sistema troppo lontano dalla loro visione del vino e dell’agricoltura, un gruppo di vignaioli naturali ha deciso di tornare a Vinitaly, per portare il suo messaggio all’interno del più importante evento italiano legato al vino.
Era il 2012, e da questa decisione nascevano il VIVIT e l’associazione VI.TE – VIGNAIOLI E TERRITORI, responsabile della selezione dei vignaioli coinvolti, anno dopo anno, in questa nuova avventura.
Dalla piccola area marginale al primo piano degli edifici amministrativi della fiera, passando per l’ “acquario” o “riserva indiana” – come venne definita da più di qualcuno per via dei pannelli di plexiglass che delimitavano l’area -, fino all’affollata porzione del padiglione 8 nel 2018: l’attenzione del pubblico per il ViViT è stata un continuo crescendo, che l’ha resa di fatto la zona più frequentata dell’intera manifestazione.
La ragione, unica e semplicissima, è da trovarsi nell’idea che ha portato a riunirsi, in pochi metri quadrati, nomi tra i più importanti dell’eccellenza enologica italiana e non solo, alternati a piccolissimi produttori e nuovi talenti: vignaiolo, vino e territorio sono profondamente interconnessi, e non possono essere snaturati dall’utilizzo eccessivo di prodotti chimici o altre tecniche invasive.
Dopo sette edizioni di ViViT, l’associazione Vi.Te – Vignaioli e Territori, composta da oltre 150 vignaioli provenienti da tutta Italia, ma anche da Francia, Slovenia e Austria, ha sentito il bisogno di un passo ulteriore.
Il 17/12/2018 è stato quindi firmato un contratto a lungo termine di collaborazione con Veronafiere Spa, società organizzatrice di VINITALY, che consentirà un profondo rinnovamento e un’evoluzione nella promozione del mondo enologico legato alla produzione sostenibile e artigianale.
Ad Aprile 2019, i vignaioli di Vi.Te – Vignaioli e Territori si presenteranno a Vinitaly nel nuovo spazio “VI.TE”, caratterizzato dal logo e dai colori della stessa associazione, e situato all’interno del neonato padiglione “ORGANIC HALL”.
Elemento fondamentale dell’accordo è l’incarico, assegnato da Veronafiere a Vi.Te – Vignaioli e Territori, per lo sviluppo di CONVEGNI e MASTERCLASS legati all’agricoltura e alla produzione enologica, che si svolgeranno all’interno di Vinitaly tra il 7 e il 10 aprile 2019, e che proporranno uno sguardo diverso sul rapporto tra vino, produzione e territorio d’origine.
Grandi la soddisfazione e le aspettative da parte di entrambi i soggetti coinvolti in questo progetto, che apre nuove prospettive di approfondimento culturale, produttivo e commerciale per il tutto panorama enologico italiano e internazionale.
È da tempo che si osserva un’esplosione di interesse da parte dei consumatori per una produzione agricola ed eno-gastronomica più sana, rispettosa dell’ambiente e legata al territorio d’origine. In parallelo, però, cresce anche la confusione e la disinformazione su cosa voglia dire “biologico”, “naturale”, “sostenibile”, e via dicendo: tanti gli
attori coinvolti e altissimi gli interessi.
L’occasione, quindi, di portare maggiore chiarezza e conoscenza su queste tematiche ad un pubblico internazionale di giornalisti e operatori del settore come quello di Vinitaly, sarà finalmente concretizzata e sviluppata da chi le vive quotidianamente attraverso il proprio lavoro e la propria esperienza.
I vignaioli di Vi.Te – Vignaioli e Territori, nel frattempo, sono già al lavoro.
Per rispondere al meglio alle molte richieste da parte di altri vignaioli di entrare a far parte del gruppo, l’associazione ha infatti sviluppato diversi passaggi che portano ad una reale conoscenza del lavoro e dell’idea di chi si avvicina, fino ad una visita in ciascuna azienda da parte di chi è già membro dell’associazione, per conoscersi di persona e toccare con mano ciò che rischierebbe di restare semplicemente un racconto.
Sempre di più, infatti, sembra che nel mondo del vino siano gli eventi e le manifestazioni a “legittimare” una non ben definita “naturalità” (e ancora sostenibilità, artigianalità, salubrità, ecc.) per il semplice fatto che un’azienda vi partecipi. Senza dubbio si può trattare di un buon punto di partenza, data la serietà di molti organizzatori, ma che per evitare di alimentare altra confusione dovrebbe tradursi in un messaggio estremamente più definito e strutturato.
Il compito principale di Vi.Te oggi è quello di proseguire questo percorso di sviluppo e promozione della conoscenza e della cultura che si genera nel personale rapporto con la terra e il vino.
Diversità, consapevolezza e presenza: ecco cos’è il vignaiolo naturale.
La strada è ancora lunga, ma la possibilità di un dialogo e di un confronto costante tra così tanti soggetti che condividono esperienza e conoscenze, idee e opinioni, si traduce al tempo stesso in una solida base e in un’instancabile spinta di crescita per tutto il gruppo di Vi.Te – Vignaioli e Territori.
Confermato infine anche l’evento su invito AREAVITE19, destinato principalmente a buyers e importatori esteri, giornalisti e ad un limitatissimo numero di operatori del settore.
Banchi d’assaggio “libero”, specialità alimentari preparate da artigiani del gusto e occasioni d’incontro in un ambiente piacevole e rilassante a due passi dalla fiera, che quest’anno si svilupperanno su due giornate, dal primo pomeriggio di domenica 7 alla sera di lunedì 8 aprile, con l’attesa festa dei vignaioli di Vi.Te.
Ci vediamo a Vinitaly, nel nuovo spazio Vi.Te, dal 7 al 10 aprile 2019
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