Vito Mollica. Invito a cena al Palagio di Firenze: il libro curato da Aldo Fiordelli

Pubblicato in: I libri da mangiare

di Giancarlo Maffi

Arriva un Coup de Fil, come dicono i cugini con il drapeau blu piuttosto che verde. “Si presenta un libro oggi a Firenze. Ci fai sopra due righe?”. Per fortuna si tratta di cibo e non di Umberto Eco o dell’avvocato Bernardini De Pace. Tra l’altro ho sempre avuto un dubbio. Mi si nota di più a me, se faccio una recensione con i contro cavoli, o si nota di più l’autore? Pensateci, è perfido ma è spesso vero.

Comunque non è il mio caso perché cercherò di non annoiarvi con venti righe il più possibile leggere.

Dunque, Aldo Fiordelli, penna fiorentina trafilata in bronzo, giornalista professionista che oggi scrive per il Corriere nazionale e domani, Allah ce ne scampi, magari dirigerà Il Tempo, e autore in capo in Toscana per la Guida dell’Espresso, ha prodotto, giocando prudenzialmente in casa, un bell’oggetto da non tenere sul comò a prendere polvere ma ben in vista sul tavolo di cucina. Parla di Vito Mollica, chef del ristorante Palagio che risplende all’interno della Residenza, perché così va chiamata, fiorentina del Four Seasons.

Il libro è bello, con alcune fotografie da applausi entusiasti.

I due grandi dell’Enoteca Feolde e Pinchiorri, al Vito gli hanno anche scritto due righe molto carine e sensibili con accenno alla magnificenza del luogo.

Il Fiordelli non la fa troppo lunga nella forbita ricostruzione storica delle proprietà catastali, pagg. da 6 a 21, poi si entra a piene mani in un’altra storia, quella dello chef. Bello il racconto con qualche spassoso aneddoto.

A 16 anni Vito Mollica è già al Principe di Piemonte di Viareggio. La cosa mette i brividi, a leggerla oggi, ma il nostre ne uscirà fortunatamente senza scorie di amianto nel DNA professionale. Poi Londra, Milano, il Gruppo Jolly, di nuovo Londra, poi l’Albereta e finalmente il Four Seasons, a Milano. E poi, e poi…da pag. 72 alla fine, 193, è tutto un inseguirsi di piatti, foto, ricette, ma lievi, solo raccontate, e questo di Fiordelli mi è piaciuto parecchio. Sembra dire “Fratelli – l’immagine è lì – il piatto fatevelo da voi se ne avete voglia e capacità!”.

 

Acquistate e regalate per Natale, ma anche per Pasqua, questa bella opera, già in libreria per 48 giusti euri.

Fiordelli non lo sa ma mi sono autorizzato da solo: se vi presentate al Palagio con il volume sotto braccio e fate il mio nome a Vito, il gentilissimo chef vi offrirà un pensiero e forse anche un’idea di Champagne. :-)

P.S.: Nel testo si legge che il risotto fu insegnato a Mollica da Sergio Mei del Four Seasons di Milano. Un sardo che insegna il risotto a un lucano: rob de matt!!!

Un saluto

Giancarlo Maffi

Vito Mollica

Invito a cena al Palagio di Firenze

Trenta Editore

www.trentaeditore.it

 


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