di Enrico Malgi
Pioggia, pioggia ed ancora tanta pioggia si è violentemente abbattuta su Napoli, sul Maschio Angioino, sugli amanti del vino e sugli stessi stands dei partecipanti a Vitigno Italia 17° Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani. Ma questo per fortuna non ha fermato la kermesse partenopea che si è svolta regolarmente nei giorni 14 e 15 maggio connotata di masterclass e di manifestazioni, effettuate rigorosamente al coperto naturalmente lasciando così fuori la maledetta pioggia.
Due di esse in particolare hanno attirato la mia attenzione: la degustazione di due eccellenti Champagne millesimati 2015, un bianco e un rosé, della più famosa ed iconica maison francese Moet&Chandon di Epernay nata nel 1743 e che riesce a vendere ogni anno più di venti milioni di bottiglie, e quella degli ottimi vini dell’azienda toscana Carpineto.
Incominciamo con le due bottiglie di Champagne, la cui masterclass è stata magistralmente condotta da Tommaso Luongo, Presidente AIS Campania, Franco De Luca, referente della stessa AIS Campania, e da Luciano Pignataro.
Grand Vintage Blanc Extra Brut 2015. Una miscela di Pinot nero al 44%, Chardonnay al 32% e saldo di Pinot Meunier.
Alla vista si presenta nel calice un solare e brillante colore giallo paglierino carico. Mousse e perlage fanno comunella, integrandosi e collaborando vicendevolmente. Bouquet portatore di allegri, gioiosi e divertenti profumi che vanno a stuzzicare le narici narrando una storia fatta di ottime fragranze agrumate, caratteristici sospiri floreali e golosi spunti vegetali. In appresso risaltano anche chiose di crosta di pane, di sapidità e di burro fuso. In bocca penetra un sorso gradevolmente petillant, secco, fresco, elegante, morbido, piacevole, raffinato, fine, composito, cremoso, armonico, verticale, minerale, fruttato e dal tipico sapore di torroncino alla mandorla, come ha giustamente sottolineato Franco De Luca. Scatto finale appagante Durerà ancora integro per molti anni.
Grand Vintage Extra Rosé Brut 2015. Composizione di Pinot nero al 44%, Chardonnay al 35% e saldo di Pinot Meunier.
Veste cromatica segnata da una tonalità di colore rosa corallino. Spuma vaporosa e sinuosa. Bollicine impertinenti, fini ed impavide. Al naso salgono straboccanti e poliedrici effluvi di amarena, prugna, pesca gialla, melagrana, arancia sanguinello, piccole drupe del sottobosco (lamponi, fragoline e ribes), nocciola, rabarbaro, mughetto, zagara, timo, menta, biscotti fatti in casa, brioche, cannella e/o sentori di tostato. Sorso effervescente, secco, rinfrescante, esplosivo, languido, succoso, glicerico, minerale, speziato, affabulatore ed arrotondato. Rimembranze tattili accattivanti, goliardiche, sospirose, golose, suadenti e seducenti. Silhouette elegante, raffinata, deliziosa, leggiadra, slanciata e voluttuosa. Retroaroma sublimemente epicureo. Ampia la longevità.
Due grandi e classici Champagne, che hanno fatto la storia delle bollicine francesi, connotati da un stile perfetto. Numerosi gli ottimi Champagne che insistono sul territorio francese, ma questi di Moet&Chandon rappresentano la massima espressione delle bollicine, come fossero un vestito di Chanel o un profumo di Guerlain.
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