di Sara Marte
Abbiamo cominciato la degustazione guidata da Nicoletta Gargiulo e Luciano Pignataro, presente Luciano D’Aponte della Regione Campania, partendo da Bellizzi (Salerno) con il Lambiccato dolce 2008 di Longo. E’ un moscato che ha dalla sua tutta la riconoscibilità del vitigno da cui proviene.Si presenta subito con tutta la freschezza della frutta. Io percepisco una profumatissima pesca, segue il sidro di mela.In sottofondo una leggera nota agrumata lo ravviva. Ancora la mela annurca predomina al palato. Risulta piacevole, ammiccante, giustamente dolce nella sua alcolicità delicata che si esprime in una freschezza che ad ogni sorso consente di apprezzarne l’antica tecnica dei lambicchi.
Si passa poi al Porta dell’olmo 2007 di Corte Normanna. Qui siamo alla presenza di un passito di Guardia Sanframondi. Di colore oro antico, mostra subito la sua buona struttura. All’olfatto emerge la frutta secca come la castagna e la mandorla ed ancora fiori gialli freschi. Al gusto è morbido, rotondo pur mantenendo una certa acidità. Emerge infine una discreta mineralità e, sul fondo, la frutta esotica ad esaltarne ancora la pienezza. Un piacere semplice.
Continuiamo con lo Jacolis 2005 di Aia dei Colombi. Siamo ancora a Guardia Sanframondi e di nuovo una Falanghina. Al naso le spezie sono dominanti a discapito di una mineralità giusto accennata. Forte la presenza della frutta secca questa volta tostata tra cui si fa largo, evidente, il miele di castagno. Al palato è pieno, morbido dolce ma non stucchevole. Risulta essere un vino importante, masticabile quasi. Davvero buono.
Si ritorna poi a una Malvasia, con quella della cantina I Pentri di Castelvenere ed il suo Iss 2007. Stavolta il vitigno è accompagnato da Fiano al 50 %. E’ un passito dal gusto molto classico, di grande qualità. Di colore ambrato, si esprime con la frutta tra cui la pera, i datteri e l’arancia candita. Sento note di nocciola ed in fondo erbe aromatiche. Al gusto si apre poi con struttura e alcolicità mostrando spezie inattese come la vaniglia.
Di moscato in moscato ecco quello di Masseria Parisi, Zingarella Moscato di Basilice 2006. Di colore oro intenso abbiamo ancora una volta un moscato riconoscibile. Questo è assolutamente un punto di forza . Al naso si propongono la pesca, l’albicocca .Note di macchia mediterranea seguono profumati ricordi di pasticceria . Risulta al gusto giustamente dolce, sapido, corposo ed insieme elegante.
Dal bianco al rosso esplode il Fastignano 2003 della Cantina Papa di Falciano del Massico. L’annata è evidente già dal colore granata che tende quasi all’aranciato. Io percepisco un ricordo di ciliegia sotto spirito e poi si esprime forte con il legno della maturazione attraverso spezie calde come la cannella passando poi alle bacche di ginepro ed al pepe. Non propriamente dolce, un po’ ruvido nella struttura gustativa è una vera originale sorpresa.
Il rosso è ancora declinato attraverso il Barbera Passito 2007 di Ruggeri di Castelvenere. Girandolo nel bicchiere lo colora quasi di rosso e gira denso e compatto. Piccoli frutti rossi si affacciano dal bicchiere, fiori, la violetta tra tutti ed ancora le spezie dolci.Al palato è subito dolce, caldo, carico ed espressivo. E’ denso e fortemente gradevole.
Il percorso si conclude con il Lentum Passito di Primitivo 2007 della cantina Regina Viaurum di Falciano del Massico. Al naso si apre subito con spezie dolci di cannella, tostatura di caffè ed ancora il cacao. Passa poi per note balsamiche molto interessanti ed arriva al mirto. Al palato è pieno, ricco dolce ed alcolico. Di buona struttura risulta essere estremamente interessante e piacevole.
Credo proprio siano delle ottime “scuse” per prolungare il piacere della tavola.
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