Viticoltori De Conciliis
Località Querce, 1
84060 Prignano Cilento (Sa)
Tel. 0974 831090
Fax 0974 831334
info@viticoltorideconciliis.it
www.viticoltorideconciliis.it
Ettari vitati: 20
Enologo: Bruno De Conciliis
Agronomo: Paola De Conciliis
Allevamento e densità di impianto: Guyot. 4.500 piante per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: Calcareo-argilloso
Produzione Kg/pianta: 1.5 Kg
Esposizione vigne: Tutte le direzioni
Epoca di impianto delle vigne: La più vecchia nel 1950. La più giovane nel 2010
Altezza media: 250 metri
Lavorazione del terreno: Rappatura, trinciatura e fresatura
Conduzione: Biologica
Lieviti: Indigeni
Mercati di riferimento: Campania, Lazio, Usa, Giappone, Australia ed Europa
Bottiglie totali prodotte: 250.000
Percentuali di uve acquistate: 10%
Uve coltivate: aglianico, fiano, primitivo, barbera, malvasia e aglianicone
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LA STORIA
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La storia della moderna viticoltura cilentana risale ad appena una ventina di anni fa. Uno dei protagonisti della sua rinascita è senza dubbio Bruno De Conciliis, a cui va il merito di aver fatto scoprire l’eccellenza dei vini territoriali fuori dal Cilento. Appassionato di jazz, grande comunicatore e connotato da un temperamento aperto e generoso, Bruno ha ereditato l’amore viscerale per il Cilento dal padre Alessandro, a cui è subentrato nella conduzione aziendale, dopo la sua dipartita, insieme con il fratello Luigi e la sorella Paola col marito Giovanni Canu. Bruno, giovanissimo, aveva già maturato molteplici esperienze professionali quando fece la prima vendemmia nel 1996. Sino a quel momento l’attività prevalente dell’azienda era l’avicoltura. Bruno rappresenta proprio il prototipo del bravo vigneron della nuova era: instancabile, frenetico, preparato, curioso di apprendere, sempre disponibile alla collaborazione e prodigo di disinteressati consigli verso i suoi colleghi cilentani. Il suo costante impegno lo indirizza verso la ricerca di propositivi cambiamenti e di continue sperimentazioni, come quella portata avanti sul vitigno aglianicone, di cui se ne erano perse le tracce e che adesso, grazie anche al suo contributo, se ne sta registrando la riscoperta ed il rilancio.
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LE VIGNE
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Le vigne sono ben collocate in quattro corpi separati: tre sulle dolci e suggestive colline che incoronano la marinaresca Agropoli e precisamente nei comuni di Prignano, Torchiara e della stessa Agropoli, ad un’altezza media di circa duecentocinquanta metri.
Mentre un quarto lotto è posizionato nel comune di Morigerati, a ridosso del confine con la Basilicata, a circa ottocento metri di altezza, dove si alleva con metodo biodinamico soltanto il fiano, che l’anno scorso ha fatto finalmente la sua prima apparizione con poche bottiglie, mentre quest’anno si è preferito non vendemmiarlo e quindi se ne riparlerà l’anno prossimo.
La vigna più vecchia risale al 1950, mentre la più giovane è stata impiantata appena quattro anni fa. Tutte insieme godono di un perfetto habitat per la coltivazione della vite: poco distante dal mare e con le uve che crescono su un terreno calcareo-argilloso tipico del Cilento. Il metodo di coltivazione delle vigne di Agropoli e dintorni è quello biologico e si fa uso soltanto di lieviti indigeni, per salvaguardare la specificità dei vini. Le specie varietali impiantate sono le due classiche territoriali: aglianico e fiano, con qualche leggera concessione verso piccole coltivazioni di altri vitigni alloctoni.
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I VINI
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Donnaluna Igp Paestum Fiano
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 50.000
Prezzo: 12,00 euro in enoteca
Classico fiano cilentano, contrassegnato da un vivido colore paglierino, con riflessi luminosi. Prevalgono note fruttate e floreali di agrumi, pesche, gelsomino, ginestra e biancospino. L’impatto del sorso in bocca è subito rinfrescante e polposo. E poi il gusto prosegue donando intense sensazioni sapide, minerali, eleganti e morbide. Finale godibilmente persistente.
Donnaluna Igp Paestum Aglianico
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 70.000
Prezzo. 12,00 euro in enoteca
Segnato da uno splendente colore rubino, con lampi violacei. Il profilo olfattivo è piacevole e coinvolgente. Gli spunti profumati evidenziano un corollario fruttato, ricco di aromi di prugna, visciole e boisé e/o di fiori appassiti, di macchia mediterranea e di spezie a go-go. In bocca si percepiscono tannini già parzialmente addomesticati, pregevoli note fresche, seducenti e balsamiche e poi ritornano ancora a riproporsi sensazioni fruttate e floreali. Lungo ed appagante il retrogusto.
Bacioilcielo Igp Paestum Bianco
Uve: fiano e malvasia
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 8.000
Prezzo: 9.00 euro in enoteca
Bel colore limpidamente paglierino. Connotazioni aromatiche fruttate, floreali, erbacee e sapide. Gusto leggero, giovane, con uno sfumato timbro salmastro- agrumato. E poi ancora venature minerali e iodate. Finale morbido, invitante e rinfrescante.
Bacioilcielo Igp Paestum Rosso
Uve: aglianico, barbera e primitivo
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 18.000
Prezzo: 9,00 euro in enoteca
Il bicchiere si tinge di un colore rubino sfumato, quasi stinto. Bouquet elegante, fruttato di rosso, floreale di viola e connotato da sentori erbacei, sapidi e terrosi. In bocca il sorso entra morbido, spigliato, fresco e beverino, senza mostrare i muscoli e la potenza dell’aglianico. Finale dai toni puliti e maturi.
Perella Igp Paestum Fiano
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 1.500
Prezzo: 16,00 euro in enoteca
Il colore che si scorge nel bicchiere è intrigantemente giallo dorato. L’uso moderato del legno sperimenta odorose e piacevoli sensazioni speziate, di frutti esotici e di macchia mediterranea, con appena un filino di ossidazione. L’impatto del vino in bocca è tonico, ampio, equilibrato e fruttato. Stupisce poi la sua perfezione stilistica che lo accomuna quasi ad un rosso di vaglia, che si concretizza con un retrogusto polposo, strutturato e pervasivo.
Antece Cilento Dop Fiano
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 1.000
Prezzo: 20,00 euro in enoteca
L’altra faccia del fiano cilentano, così raro e speciale, che è prodotto soltanto in determinate annate per pochi intimi. Il cromatismo è lucentemente dorato. Naso dal corredo floreale, fruttato e vegetale del territorio. Sul palato il sorso si espande interamente ed esibisce uno sviluppo evolutivo suadente, suggestivo, fresco, speziato e sapido. Chiusura lunga, succosa, tonificante e leggermente amarognola e volutamente, piacevolmente e lievemente ossidata.
Naima Igt Paestum Aglianico
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 7.000
Prezzo: 35,00 euro in enoteca
Il Naima rappresenta il Cilento enoico. E’ il vino che ha conquistato le pagine di tutte le più importanti riviste specializzate e che ha conquistato i più grandi premi nazionali. Il colore nel bicchiere è sintomatico ed espressivo: rosso granato, con riflessi purpurei. Ampiezza olfattiva ricca di frutta matura che scansiona la prugna, l’amarena ed il lampone, insieme con godibili percezioni floreali, di macchia mediterranea, di tostato, di goudron e di spezie. Bocca calda, asciutta, austera, ragionevolmente tannica, voluminosa, dinamica e strutturata, ma anche fresca e morbida. Finale imperioso ed interminabile di un vino monumentale.
Selim Vino Spumante Brut
Uve: aglianico e fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 40.000
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Metodo Charmat per uno spumante giovane e fresco tipicamente cilentano, a cominciare dalle locali uve impiegate di aglianico e di fiano, che ben si prestano alla bisogna. Agli occhi si presenta con un bel colore giallo carico, con un perlage abbastanza fine e persistente. Naso di rara complessità che rimembra agrumi, pesche, canditi, fiori di campo e timo. In bocca il sorso è affusolato, cremoso, sapido, minerale, elegante ed appagante. Finale ristoratore.
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CONCLUSIONI
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Bruno De Conciliis è un personaggio straordinario, che ben rappresenta la sua terra d’origine; è poco incline ai complimenti e rifugge dai compromessi. Possiede un carattere pragmatico, risoluto, e soprattutto gioviale e scherzoso, senza mai ostentare alcuna forma di orgoglio, tanto da trovarsi bene con tutti. Questa sua inclinazione l’ha portato a farsi amare ed apprezzare da tutto il mondo vitivinicolo. A giusta ragione potrebbe considerarsi il “padre fondatore” della moderna viticoltura del Cilento, come in effetti lo è. Con la sua esperienza ed il suo incessante lavoro ha tracciato un solco sicuro che gli altri viticoltori cilentani, per un processo di pura emulazione, l’hanno seguito ed accettato. I vini che produce Bruno riflettono prepotentemente il territorio cilentano, perché hanno una loro riconoscibilità e tracciabilità e non rincorrono modelli esterofili. Essi rappresentano un vero marchio di fabbrica, tanto è vero che l’assonanza De Conciliis – Cilento è un binomio inscindibile!
Enrico Malgi
Foto di Enrico Malgi
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