Visita a Cantine Antonio Caggiano, dove grandi vini, ospitalità e arte sono di casa

Pubblicato in: Giro di vite

Cantine Antonio Caggiano
Contrada Sala, 4, 83030 Taurasi (AV)
Tel.: 0827.74723 – info@cantinecaggiano.it

Enologo: Giuseppe Caggiano e Luigi Moio

Giorno di chiusura: Lunedì
Martedì/Venerdì 10.00/13.00 – 16.00/18.30
Sabato/Domenica 10.30/13.00 – 17.15/18.30
Agriturismo Salae Domini – Visite e degustazioni su prenotazione

di Ambrogio Vallo

Visitare Cantine Antonio Caggiano a Taurasi, nel cuore dell’Irpinia, è una esperienza da fare. Per chi ama il vino di qualità, una cantina tradizionale, l’arte ed il buon cibo, questo è il posto giusto. Incuriosito dagli appassionati racconti delle esperienze di amici e colleghi sommelier decido di andarci, con Umberto, un caro amico. E così, dalla rumorosa provincia di Napoli, in un caldo pomeriggio di luglio, ci dirigiamo in quell’oasi di pace che è Taurasi.
Il paesaggio cambia ad ogni chilometro, fino a ritrovarci tra le colline orlate di verdi filari d’uva. Siamo nel cuore dell’Irpina operosa che sa di vino. Arrivati alla cantina, all’ingresso ci viene detto di accomodarci in una deliziosa veranda in legno con sedute e tavolo ricavati dalle botti. Mentre attendiamo Giuseppe Caggiano, per tutti Pino, attuale titolare dell’azienda, vediamo avvicinarsi un anziano signore che ci sorride.

Lo riconosciamo subito: è Antonio Caggiano, il fondatore dell’omonima cantina! Un giovane ultraottantenne. “Benvenuti” – dice-, e ci fa accomodare nelle sale al piano terra con un’ospitalità di altri tempi. Alle pareti decine di dipinti e fotografie e piccole sculture poggiate qua e là. “Mi è sempre piaciuta l’arte – confessa il fondatore- e negli anni mi sono dedicato ai dipinti, alle sculture e alla fotografia”. Ci racconta dei suoi viaggi in tutto il mondo alla ricerca continua del bello. Un impiego a Milano, il diploma da geometra e nel cuore sempre la sua Taurasi. Così, agli inizi degli anni novanta, decide di tornare a casa e di dedicarsi al mondo del vino.

Fonda la sua azienda dal nulla, con tanta fatica e determinazione facendo sue le parole del padre, saggio contadino: “Se non hai niente, con niente lo devi fare”!

Poi la collaborazione con l’allora giovane enologo Luigi Moio, con il quale nasce anche una grande amicizia che dura tutt’ora.
Tanta voglia di produrre i vini che maggiormente rappresentavano (e rappresentano) la sua terra: Il Taurasi, Il Greco di Tufo, il Fiano di Avellino e la Falanghina.

Intanto arriva Pino, attuale titolare, salutiamo papà Antonio e iniziamo la visita alle cantine. Giuseppe, architetto prestato all’enologia, ci introduce in un dedalo di gallerie sotterranee in pietra e legno con botti e bottiglie a riposare. “Attualmente produciamo circa centonovantamila bottiglie l’anno – ci dice Pino – di cui il trentacinque per cento è destinato al mercato estero: America del nord, Cina, Giappone e tanti stati europei”. Con grande preparazione il titolare ci descrive le diverse fasi di produzione dei vini, il sapiente uso delle barriques, i tanti mesi di sosta (trentasei) sui lieviti del loro metodo classico.

L’attuale produzione comprende, per i vini rossi il Tauri – Irpinia Agianico Doc, il Salae Domini – Irpinia Campi Taurasini Doc, il Rosa Salae – Campania Rosato Igt ed, in fine, il pluripremiato Taurasi Docg – Vigna Macchia dei Goti. I vini bianchi prodotti sono, invece: il Béchar – Fiano Di Avellino Docg, il Devon – Greco Di Tufo Docg, Fiagre – Campania Bianco Igt, il FalanghinaCampania Igt ed un nuovo arrivato che farà parlare tanto di sé, ovvero il Vigna Isca – Fiano Di Avellino Docg Riserva. Doveroso ricordare anche i due spumanti metodo classico (come detto, ben 36 mesi sui lieviti) prodotti dalla cantina: il Briole’ – Irpinia Fiano Spumante, anche in versione Rosè. Il percorso continua lungo questi suggestivi passaggi sotterranei. Scorgiamo alle pareti, oltre alle tante foto di papà Antonio, anche un vastissimo numero di cavatappi provenienti da tutto il mondo, opera di Pino che da anni li colleziona con cura.  Si fa ora di pranzo e veniamo invitati dal titolare a fermarci al loro Agriturismo Salae Domini per provare i loro vini in abbinamento ai piatti locali. Veniamo accolti da Angelo Melillo, dottore in agraria ed in enologia che si occupa delle degustazioni a tavola dei vini della cantina.

Immersi tra le vigne dell’azienda, seduti ad un tavolo con una meravigliosa vista sulla vallata circostante, ci vengono portati dei buonissimi piatti della tradizione irpina ai quali vengono sapientemente abbinati i vini di proprietà.

Il modo migliore per concludere una bella mattinata all’insegna della cultura vitivinicola, della storia locale, dell’arte e della grande ospitalità delle due generazioni che animano la preziosa Cantina Antonio Caggiano. Tappa obbligatoria per chi vuole iniziare a conoscere l’anima vera dell’Irpinia ed i suoi grandi vini.

Cantine Antonio Caggiano

Contrada Sala, 4, 83030 Taurasi (AV)

Tel.: 0827.74723

Enologo: Giuseppe Caggiano e Luigi Moio

Giorno di chiusura: Lunedì

Martedi/Venerdi 10.00/13.00 – 16.00/18.30

Sabato/Domenica 10.30/13.00 – 17.15/18.30

Agriturismo Salae Domini – Visite e degustazioni su prenotazione

 


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