Cantine Soloperto
Uva: negroamaro
Fascia di prezzo: 13,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35
Le Cantine Soloperto di Manduria hanno una storia importante da raccontare e possiedono tutti i numeri, intesi non solo in termini di produzione vinicola, per poter essere annoverate tra le migliori aziende pugliesi. Nel 1969 Giovanni Soloperto iniziò per primo ad imbottigliare il Primitivo, quando ancora non esisteva alcuna denominazione ed il vino era venduto ancora sfuso e, soprattutto, il mosto era impiegato principalmente per il taglio di quei vini anemici francesi e del nord Italia. Da allora ne è passato del tempo e le cose sono migliorate tantissimo, tanto è vero che il Primitivo ha trovato la sua identità e la sua collocazione.
Accanto al primitivo, di pari passo un’altra specie varietale pugliese ha avuto un’escalation nel corso degli anni: il negroamaro. Ed è appunto ad una bottiglia prodotta con questo vitigno che voglio dedicare questo post. Si tratta del Vintìa Negroamaro Salento Igp 2011, che è risultato vincitore da parte della giuria internazionale all’ultima edizione di Radici del Sud.
Fermentazione in acciaio, maturazione in barriques per nove mesi ed elevazione in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo.
Colore rubino carico, con lampi purpurei ai lati. Lo spettro aromatico è intenso e coinvolgente, in cui primeggiano un cotè di frutta rossa del sottobosco come mirtilli, ribes e lamponi e/o di prugna e di marasca, sentori floreali e vegetali ed impronte speziate, tostate e mentolate e poi il rovere ed il frutto si integrano a meraviglia. Al palato è affidato in degustazione un impianto strutturale, sensuale, fruttato, fresco, morbido, affusolato, dinamico e terroso e/o elegante nel tratto e connotato poi da una polpa tenera e voluminosa. Aristocratico e modulato il tannino appena accennato, con un’estrazione finissima. Retrogusto persistente. Un ottimo negroamaro senz’altro, interpretato con spirito classico e canonico, che si muove in sintonia con gli schemi varietali e per questo sa raccontare meravigliosamente il terroir. Da abbinare a piatti di pasta, carne rossa e bianca e a formaggi non troppo stagionati. Prezzo intrigante. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Manduria (Ta) – Via Statale, 7
Tel. 099 9794286 – Fax 099 9734205
soloperto@soloperto.it – www.soloperto.it
Enologo: Massimo Tripaldi
Ettari vitati: 50
Bottiglie prodotte: 2.000.000
Vitigni: negroanaro, primitivo, malvasia nera, bianco d’Alessano, verdeca e chardonnay