Abbinamento vino e carciofi
di Antonella Amodio
I carciofi, ortaggi gustosi e versatili, vedono diversi impieghi in cucina, come condimento per le paste, per arricchire i secondi piatti e/o come piatto singolo di verdura, proposti crudi, fritti, al tegame, al forno, ecc.
Il loro sapore particolare è facilmente valorizzato dall’accostamento con altri ingredienti, mentre l’abbinamento con il vino rende l’impresa più difficile, ma non impossibile.
Il motivo di tale criticità sta nell’elevato contenuto di tannini presenti nell’ortaggio, che accostato ad alcuni vini aumenta il senso di astringenza al palato.
In particolare, il carciofo contiene una sostanza, la cynarina, che gli conferisce un sapore dolciastro, quasi metallico (o per così dire “ferroso”), che mal si sposa con una vena alcolica elevata ma, al contrario, ha bisogno di morbidezza e freschezza per essere smorzata.
Questa sostanza acida organica presente nei carciofi altera le percezioni gustative, esasperando la sensazione di dolcezza o di amarezza al palato; pertanto, l’accostamento ad un vino dotato di tannini, per esempio, non farà altro che compromettere ulteriormente la piacevolezza del gusto.
Per questo motivo, l’abbinamento tra carciofi e vino è stato giudicato a lungo un’assurdità, spingendo spesso a consigliare l’acqua come bevanda più adatta alla degustazione dei piatti.
Ma nulla è impossibile, perché con alcuni vini bianchi, soprattutto se di buona struttura, con note olfattive di erbe aromatiche o erbacee in generale, il matrimonio si può fare!
Così come con alcuni vini rossi, dove la caratteristica principale sia la presenza di tannini solo lievemente percettibili (ad esempio alcune versioni di piedirosso, giusto per rimanere in Campania).
Con lo spumante in generale, si va sul sicuro.
Bisogna comunque sempre valutare con attenzione gli ingredienti che accompagnano il carciofo nella preparazione del piatto, perché modificano l’equilibrio gustativo e possono dunque condizionare la scelta del vino.
Inoltre è da tenere conto anche della modalità di preparazione, eccezione fatta per i carciofi crudi, dove purtroppo nessun abbinamento resiste.
Ecco alcuni vini, provati e degustati in associazione con questo ortaggio, che trovano un buon connubio.
Ballarino Bianco Campania Falanghina Tenute Bianchino
Nel territorio del Falerno, questa falanghina risente della vicinanza del mare con i profumi ozonici e marini addolciti da note di gelsomino. Fresca al gusto, salina e di buon corpo. Un vino molto gastronomico. Da provare sulla quiche ai carciofi.
Falanghina Campi Flegrei Cantine Farro
Ottenuta con viti di falanghina a piede franco, allevate a spalliera, rimane sempre una bella certezza berlo. Olfatto di frutta gialla e note floreali anticipano il sorso fresco dove è evidente una nuance di erbe aromatiche. Ampio, fresco e di ottima bevibilità. Si sposa bene con i carciofi in umido.
Summa Catalanesca del Monte Somma Cantina Olivella
Alle pendici del Monte Somma nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, l’uva catalanesca è quanto di più tipico ci sia. Ampio spettro aromatico con richiami alla ginestra e all’albicocca. In seconda battuta si evidenziano richiami vegetali e tocchi agrumati. Fresco, con buon corpo e sapido. Con la frittata di carciofi trova un giusto accordo.
Fiano Asterias Tempa di Zoè
Frutta bianca, resina, timo e lavanda sono i profumi di questo vino che sa di mare e di sole. Verticale, sapido, armonico e con una lunga chiusura che rimanda ai fiori di camomilla. I classici carciofi trifolati sono l’ideale accostamento.
Ischia Doc Spumante Tommasone Vini
Forestera e biancolella per questo spumante metodo classico che rimane 24 mesi sui lieviti. Perlage fine e persistente, poi crosta di pane, agrumi, bergamotto e macchia mediterranea. Sorso fresco, lungo e appagante. Ottimo abbinato ai carciofi fritti.
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