di Enrico Malgi
Nel 1997 i fratelli Giuseppe ed Arsenio Pica hanno attivato l’azienda Tempere di Sant’Arsenio, un piccolo comune salernitano del Vallo di Diano al confine con la Basilicata. Un areale che non possiede una storia ed una cultura vitivinicola particolarmente rilevante alle spalle ma che, anche se in modo empirico e minimalista, ha sempre prodotto buoni vini territoriali adatti soprattutto per soddisfare i bisogni familiari.
I fratelli Pica invece, col contributo anche del giovane Filippo figlio di Giuseppe, con il loro operare hanno cercato di invertire la rotta, dedicandosi con buoni risultati alla coltivazione su due ettari e mezzo vitati di Aglianico in monopole (in attesa che crescano le barbatelle di Greco e Fiano piantate da poco tempo), mettendo così in commercio attualmente circa 7.000 bottiglie che vanno a ruba. Intanto al precedente enologo Carmine Valentino è subentrato Alessandro Leoni.
Due le piccole vigne accorpate in località Tempe (ecco spiegato il nome dell’etichetta) collocate sulle colline del confinante comune di San Pietro al Tanagro e lambite dall’omonimo fiume e dal torrente Lacevo, laddove si è venuto a creare un perfetto microclima.
Per l’occasione ho degustato due millesimi: il 2011 (che avevo già assaggiato tre anni fa) ed il 2014.
Tempere Aglianico Campania Igt Selezione 2011. Soltanto Aglianico di Taurasi. Dopo la fermentazione in acciaio il vino è transitato in tonneaux di rovere francese per tre anni, prima di essere imbottigliato. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale della bottiglia 15,00-18,00 euro.
Colore rosso granato intenso e luccicante. Profumi calibrati ed incisivi di tanta buona frutta rossa piccola e media, intrecciati a vaporosi sussurri di macchia mediterranea e a svolazzi di terziaria bontà. Sorso espressivo e ben modulato, che mette in rilievo una carica tannica bene affusolata e permissiva. Ottima acidità e seducente sviluppo palatale. Vino che dopo otto anni ha raggiunto il suo perfetto equilibrio, come avevo vaticinato nella mia precedente scheda del 29/09/2016:
Colore rubino scuro, con riflessi purpurei. Il bouquet esprime connotazioni odorose tipicamente varietali: rimembranze di frutta e fiori rossi, seguite da sussurri terziari tostati, balsamici e mentolati ed associati poi ad aromi speziati di vaniglia, di noce moscata, di chiodi di garofano e di pepe nero e da sbuffi d’incidenza minerale. E’ in bocca, tuttavia, che il vino fa la differenza, con un sorso etereo, non molto caldo, abbastanza fresco e connotato da una singolare trama tannica morbida, fine ed aristocratica. Espansione palatale seducente, equilibrata, materica, strutturata e scattante. Spinta finale persistente e godibile. Vino comunque ancora in fase di evoluzione, ma sicuramente già avvolgente e scorrevole. Da preferire su piatti di carne arrosto e formaggi a pasta dura. Prosit!
Millesimo 2014. Processo di vinificazione e di maturazione identico al millesimo 2011. Gradazione alcolica di tredici e mezzo.
Colore rosso rubino abbastanza carico. L’ottimo bouquet elargisce al collusivo naso raffinate ed immancabili essenze varietali che rappresentano il marchio di fabbrica dell’Aglianico: amarena, prugna, ribes, mirtilli, more, violetta e spezie orientali in primis. Poi dal variegato crogiolo si possono aspirare anche doviziosi profumi di muschio, menta, tabacco, liquirizia, china, cuoio, anice, caffè e corteccia di eucalipto. Timbro terroso. Sulla lingua plana un sorso potente e generoso, profondo e sensuale e caratterizzato da una trama tannica ricamata di notevole finezza. Bocca tesa, espansiva, esuberante, rotonda, centrata e densa di polpa. Slancio finale appagante e persistente. Ne avrà ancora per molti anni. Carne arrosto e pecorino laticauda.
Azienda Tempere
Via San Sebastiano, 7 – Sant’Arsenio (Sa)
Tel. 0975 396202 – Fax 0975 399821
info@vino-tempere.it – www.vino-tempere.it
Enologo: Alessandro Leoni
Ettari vitati: 2,5 – Bottiglie prodotte: 7.000 – Vitigno: Aglianico
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