Franco Ziliani ha lanciato una campagna contro l’etilometro assolutamente condivisibile in occasione del Vinitaly ormai alle porte.
Un po’ l’italica vocazione a farsi male da soli
Un po’ la subalternità culturale ai modelli proibizionisti anglosassoni dove il vino non è un alimento culturale quotidiano
Un po’ l’assurda equiparazione tra chi beve due bicchieri di vino a cena e chi si impasticca dopo essersi spugnato di superalcolici a stomaco vuoto
Fatto sta che è partita una stupida campagna proibizionista, l’ennesima di questi tempi dove si pensa a proibire e non a creare, nel paese la cui cultura alimentare si identifica con il vino, oltre che con l’olio e il grano, da quasi trenta secoli.
Una campagna assurda contro la punta di diamante dell’agroalimentare italiana sostenuta dalle multinazionali delle bibite gasate.
L’idea lanciata da Franco trova il nostro pieno appoggio e sarà la prima che promuoveremo come Vino Igp.
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