di Marina Alaimo
Fare una descrizione seriale degli assaggi dei vini presentati ad una anteprima mi piace sempre meno. E poi saranno già in tanti a farlo. Preferisco soffermarmi sulle persone che hanno saputo dare un carattere personale all’evento e, ovviamente, ai propri vini. Questa Anteprima Bardolino 2012 veste i colori della leggerezza e dell’intraprendenza in misura totalmente vincente e convincente. Nessun rigore, se non in sala stampa per le degustazioni.
La nuova annata il Consorzio Bardolino e Chiaretto ha deciso di presentarla in maniera del tutto conviviale e divertente. Caratteristiche che ben interpretano il carattere dei vini: easy, leggiadro e compagnone. Dall’annata 2012 il disciplinare di produzione prevede l’aumento della presenza di corvina all’80%, particolare che conferma l’intenzione di puntare sempre più ad una produzione di qualità e dal timbro territoriale ben identificabile. I volti che meglio identificano questa edizione sono certamente quelli dei giovani che si affacciano con entusiasmo nel mondo della produzione vinicola. Sono soprattutto quelli delle sorelle Claudia e Giulia Benazzoli, rispettivamente di 30 e 25 anni, e quello di Alessio Bigagnoli, 34 anni.
Appartengono a realtà molto diverse. Le prime due provengono da una famiglia agiata, la cui attività nel settore è ben consolidata. In famiglia, a Pastrengo, si produce vino sfuso dal 1975 sotto il marchio Benazzoli. Le ragazze però hanno sentito forte la necessità di puntare alla qualità e identità dei propri vini e di imbottigliarli in personalmente con una etichetta che parlasse di loro. Claudia è enologa e si occupa del marketing con l’estero, Giulia è un tecnico agrario e si occupa del marketing con l’Italia. Sono molto decise ed intraprendenti ed insieme stanno raccogliendo un certo successo. I vini sono molto interessanti, puntano alla leggerezza ed alla territorialità. Lo spumante chiaretto è fragrante, con bei profumi di fragoline e appena speziati, bella freschezza e sapidità al palato. Il Chiaretto 2012 ha profumi intriganti di rosa e buccia d’arancia con accenti minerali di gesso, sorso agile e succoso, di spinta freschezza e sapidità salina . Il Bardolino 2012 punta all’ immediatezza, al naso esprime sottili note di erbe officinali, bel tocco floreale di violetta e frutto di ciliegia croccante. In bocca è leggiadro, croccante e veloce.
Alessio Bigagnoli deve far coincidere faticosamente la sua passione per la vitivinicoltura con i conti poco favorevoli. Le risorse economiche consentono ben poco, ma il grande entusiasmo gli ha permesso di vincere il concorso Chateau Garage 2012 di Genova alla Fiera Terroir Vino. I 4000 mt di vigneto a Calmasino di Bardolino sono in comodato d’uso e le uve le vinifica personalmente presso la cantina di amici. Praticamente di suo non ha niente, se non la competenza personale, la grande passione, ed il vino nelle pochissime bottiglie a marchio Bigagnoli ,le cui etichette optical cercano attenzione ed esprimono tutta la freschezza del giovane produttore. Per essere una prima vendemmia i risultati sono decisamente entusiasmanti. Altro volto interessante nella esposizione delle 60 aziende nella splendida cornice della dogana di Lazise sul Lago di Garda è quello di Albino Piona e del suo Corvina Veneto Campo Massimo 2009 da corvina in purezza.
Non punta all’immediatezza, ma ad un carattere deciso, che non teme i tempi lunghi, senza perdere l’idea della leggerezza. Esprime una buona intensità di profumi incentrati sui frutti rossi di sottobosco, ha un bel tocco minerale con spezie ben integrate nei toni di pepe nero, poi rabarbaro e china. Bocca scattante, lunga sulla spinta salina e della freschezza. Timido e riservato Paolo Zanani dell’azienda La Prebenda, dal nome conferito in zona al quel 10% del ricavato dei propri terreni che la Curia riconosceva al clero.
La kermesse quest’anno ospita produttori della doc Terra dei Forti – Valdadige. Ha viso arso dal lavoro nei campi e le mani profondamente segnate con le quali ci presenta il suo Enantio Franco di Piede Terra dei Forti 2009, espressione rara da vigne che hanno più di cento anni, allevate a doppia pergola veronese nel comune di Brentino. Questo vitigno del bellunese spesso viene confuso con il lambrusco a foglia frastagliata e Paolo vuole dargli la giusta riconoscenza rimarcando la sua identità. Ha una bella trasparenza nel bicchiere, è intenso nei profumi del sottobosco, di iodio e pepe nero con sottili accenti di viola. Il sorso ha carattere austero, con tannini serrati e piacevoli, è agile nella spinta freschezza.
L’anima festosa di questa anteprima è stata sottolineata dai numerosi cocktails a base di Chiaretto Spumante presentati durante le serate all’insegna del divertimento. Piacevolissimo Chiarè, con spumante chiaretto 4/10, sciroppo di sambuco 1/10, soda 5/10, foglie di menta fresca e ghiaccio.
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