di Enrico Malgi
Tempo di imbottigliamento dei vini delle nuove annate da parte dei produttori e, quindi, è d’uopo assaggiarne alcuni già pronti.
Ecco qua quattro etichette appena uscite sul mercato dei Viticoltori Verrone di Agropoli di papà Antonio e del figlio Paolo.
Cuore Puro Bianco Paestum Igp 2022. Blend di Fiano al 70% e saldo di Falanghina. Raccolta delle uve ad inizio di settembre. Maturazione in acciaio per quattro mesi ed analogo periodo di affinamento in vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro. Bottiglie prodotte numero 2.500.
Nel calice traspare un luminoso colore giallo paglierino già abbastanza carico. Piglio olfattivo portatore di plastici e pluralistici profumi, i quali vanno subito lancia in resta all’attacco delle narici ostentando in successione gradevoli aromi di pera spadona, pesca bianca, mela annurca, clementina, melone bianco, fico cilentano, mandorla, banana, ananas, nocciola, ginestra, biancospino, muschio, eucalipto e sospiri speziati. In bocca penetra un sorso caratterialmente fresco
e morbido, scorrevole ed elegante, rotondo e sapido, delizioso ed aggraziato, seducente ed incisivo, sfaccettato ed ammaliante. Contatto tattile intrigante, palpitante, reattivo e dinamico. Buona la serbevolezza. Affondo finale decisamente appagante. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e latticini freschi.
Le Mille Bolle Vino Spumante Bianco Extra Dry 2023. Metodo Martinotti. Falanghina al 100% vendemmiata a fine agosto. Tre mesi in autoclave e poi altri tre mesi in bottiglia. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro. Bottiglie prodotte numero 3.000.
Alla vista appare un brillante e grazioso colore giallo paglierino. Cappello di schiuma morbido e vaporoso.
Perlage molto attivo, che mostra impettito ascensionali bollicine numerose e minute. In appresso un
sontuoso bouquet svela al naso gioiose e coinvolgenti fragranze di agrumi, pesca bianca, mela renetta, pera kaiser, piccole bacche del sottobosco, frutta esotica, gelsomino, giglio, lavanda, erbe aromatiche e confortanti profumi speziati. In bocca esordisce un sorso che scivola via in modo lieve, gioviale e sbarazzino, nel mentre si rivela abbastanza secco, effervescente, rinfrescante, leggero, pulito, sapido, morbido, accattivante, delizioso, aggraziato, sfizioso e suadente. Silhouette stilizzata, elegante, sinuosa e slanciata. Retroaroma edonistico. Perfetto su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Isca Rosa Paestum Rosato Igp 2023. Aglianico in purezza. Uve raccolte a fine agosto. Maturazione per quattro mesi in acciaio e poi elevazione in boccia per tre mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro. Bottiglie prodotte numero 3.000.
Veste cromatica sublimata da un fulgido colore rosato salmonato. La screziata timbrica aromatica è implementata da capillari e multiple essenze di amarena, melagrana, pompelmo rosa, fragola, mora, cassis, geranio, sambuco, timo, mirto, chiodi di garofano, zenzero e cannella. Approccio palatale educato, gradevole, aggraziato, gentile, soave e vezzoso, per un sorso che sa trasmettere freschezza, scorrevolezza, linearità, ariosità, delicatezza e leggiadrìa. Impronta tattile comunicativa, affusolata, arrotondata carezzevole, fruttata e stuzzicante. Chiusura su toni decisamente godibili. Da provare su una bella zuppa di pesce e pizza margherita.
Don Antonio Cilento Aglianico Dop 2023. Soltanto Aglianico. Vendemmia effettuata a fine settembre. Affinamento per sei mesi in anfora e poi elevazione in vetro per tre mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro. Bottiglie prodotte numero 3.000. Si tratta di una nuova etichetta dedicata da Paolo Verrone a papà Antonio, fondatore dell’azienda e per fortuna ancora saldamente in sella.
Livrea tinta da uno scintillante e vivido colore rosso rubino. Crogiolo ampiamente affastellato da una moltitudine di profumi, che salgono al naso per essere scansionati. Si comincia con solide percezioni di un ottimo distillato di frutta fresca, che evocano la ciliegia, la prugna, i lamponi, i mirtilli, il ribes e
le more, che si uniscono in matrimonio poi con elargizioni floreali e vegetali di viola, iris, rosa damascena e macchia mediterranea ed anche con calibrati sussurri speziati. L’impatto del sorso sulla lingua si distingue per l’ottima spalla acida, per i tannini molto masticabili ed affusolati, per l’eleganza del tratto gustativo, per la delicata morbidezza e la non eccessiva alcolicità, pur essendo un vino molto giovane. Insomma è un Aglianico sicuramente diverso da come siamo abituati a considerarlo, soprattutto pensando alla sua varietale e proverbiale aggressività tannica, secondo soltanto all’inarrivabile Sagrantino. Si vede che l’affinamento in anfora gli è molto giovato.
Siamo al primo gradino del percorso, per cui è sicuro che migliorerà col tempo. Affondo finale molto persistente ed epicureo. Per le sue intrinseche caratteristiche organolettiche questo vino si dimostra certamente polivalente, per cui va bene sui canonici piatti di terra, ma anche su quelli di mare
si comporta benissimo. Personalmente l’ho testato su un piatto di pasta e fagioli e formaggi non troppo stagionati e non ha affatto sfigurato.
Sempre molto affidabile e di grande spessore qualitativo la produzione vitivinicola dell’azienda Verrone. Da rimarcare che recentemente si è registrato il cambio della consulenza enologica aziendale, laddove ad Alfonso Rotolo, che ha fatto comunque in tempo a portare a compimento l’annata 2023, è subentrato Vincenzo Falace.
Verrone Viticoltori
Agropoli (Sa) – Località Cannetiello
Tel e Fax 089 236306 – Cell. 335 6310320
info@verroneviticoltori.it – www.verroneviticoltori.it
Enologo attuale subentrante: Vincenzo Falace
Ettari vitati: 16 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Falanghina e Fiano.
Scheda del 28 giugno 2020
di Enrico Malgi
Perdonatemi l’aforisma ovvio e banale: “Se la montagna non va da Maometto, allora è Maometto che va alla montagna”. Nel senso che, pur essendo passato in parte il pericolo del covid-19, non ho potuto visitare ancora tutte le aziende vitivinicole cilentane come sono solito fare in questo periodo dell’anno. Ed allora ecco che periodicamente con alcuni titolari ci incontriamo presso un locale cilentano per degustare le nuove annate.
Questa volta è toccato a Paolo Verrone insieme con suo padre Antonio dell’omonimaa azienda agropolese a farmi assaggiare i vini presso alla La Chioccia d’Oro di Giovanni e Rosa Positano di Vallo della Lucania. Si tratta di tre etichette di nuovi millesimi territoriali: un bianco, un rosato ed un rosso, degustati insieme ad amici e che ha accompagnato un delizioso e superlativo pranzo.
Vigna Girapoggio Cilento Fiano Dop 2019. Fiano in purezza lavorato per quattro mesi in acciaio e poi affinato in vetro ancora per quattro mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 12,00 euro.
Colore giallo paglierino carico. Al naso profumi di frutta come il fico, la mela, la pesca, l’albicocca, il mandarino. C’è anche la mandorla. Note floreali di gelsomino, ginestra e biancospino. Note vegetali di macchia mediterranea. Sorso fresco, morbido, elegante. Palato fine, polposo, tonico. Finale appagante e rinfrescante. Su una mozzarella pestana ed un piatto di vermicelli alle vongole.
Isca Rosa Rosato Paestum Igp 2019. Aglianico al 100%. Sette i mesi di maturazione in acciaio, prima del passaggio in boccia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Dall’anno scorso il rosato aziendale ha questa nuova definizione al posto di quella di “Girapoggio”. Le uve, com’è riportato sulla controetichetta, sono allevate in un ridotto segmento della grande vigna di tredici ettari a corpo unico collocata in collina alla località Cannetiello di Agropoli.
Rosato melogranato il colore nel bicchiere. Al naso profumi di ribes, mirtilli, more e lamponi, note di fragole, chinotto, melagrana, agrumi, geranio e sambuco. In bocca fa il suo ingresso un sorso fresco, sapido, succoso e suadente. Gusto prezioso, limpido, lineare, gentile e gradevole. Chiusura lunga e soddisfacente. Tagliere di salumi e pesce in guazzetto.
Vigna Girapoggio Aglianico Paestum Igp 2018. Soltanto Aglianico maturato ed affinato complessivamente per quattordici mesi, metà in acciaio e metà in bottiglia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale sempre di 12,00 euro.
Colore rubino. Spettro aromatico di grande impatto olfattivodi fruttato e di floreale che ricorda ciliegia, prugna, sottobosco, viola e rosa. Respiri mediterranei sapidi e marini. Sorso vibrante, goloso, affilato, rotondo. Allure sensuale e terrosa. Gusto morbido, schietto e dinamico. Da sposare alla classica cucina terragna cilentana.
Ancora una volta i vini di Verrone, confezionati soltanto con i tipici vitigni locali di Aglianico e Fiano e curati dall’enologo cilentano Alfonso Rotolo, denotano grande fruibilità ed una cifra stilistica di assoluto valore e qualità. Senza dimenticare poi il vantaggioso prezzo di acquisto delle singole bottiglie.
Sede ad Agropoli (Sa) – Località Cannetiello
Tel e Fax 089 236306 – Cell. 335 6310320
info@verroneviticoltori.it – www.verroneviticoltori.it
Enologo: Alfonso Rotolo
Ettari vitati: 16 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico e Fiano.
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